C’è un momento preciso della notte, in cui tutto è più buio, ma paradossalmente più chiaro. È proprio in quell’attimo che le stelle e la luna diventano più splendenti e visibili a occhio nudo, un ideale contrasto tra oscurità e luce che i giapponesi definiscono in una parola: Yoru. E che in Suzuki hanno deciso di usare per definire questa edizione speciale della Vitara, un Suv che, come vedremo, i contrasti li adora.
Suzuki Vitara Yoru, come è fatta
La Suzuki Vitara Yoru diventa blu come la notte grazie alla livrea Blu Capri, tinta che si fa più scura grazie alle finiture in nero del paraurti, dei listelli verticali della griglia e dei fregi laterali del cofano, ma proprio come indica il termine Yoru, la tonalità fa risaltare il grigio argentato del tetto, delle calotte degli specchietti e degli scivoli che richiamano così la luna e le stelle. Estetica impreziosita da altri dettagli, come il kanji Yoru sui montanti delle portiere anteriori. Gioco degli opposti che continua anche nelle dimensioni. Con i suoi 4 metri e 17 di lunghezza 1 e 77 di larghezza e 1 e sessanta circa di altezza, la Suzuki Vitara ha dimensioni compatte a prova di città, ma spazio regolare e ben sfruttabile all’interno.
Spazio regolare e ben sfruttabile
Ci sono 375 litri di capacità di carico, in un vano arricchito da pratici ganci porta oggetti, una luce di cortesia e una presa a 12 volt. C’è un doppio fondo dove riporre la cappelliera, quando si abbassano i sedili - in configurazione 60-40 - per sfruttare tutto lo spazio a disposizione. Dietro si accede con facilità, due adulti si siedono abbastanza comodamente, i ganci isofix per i seggiolini sono facili da individuare, ma non sarebbe stato male avere le bocchette per il clima e una presa usb o a 12 volt. Peccati veniali, diciamo, perché commessi anche da altre sue competitor. Luce, ombra, stile, razionalità… I contrasti riprendo anche nella parte anteriore della Vitara. Si alternano materiali morbidi, come quelli della parte superiore della plancia, a plastiche più rigide come quelle della parte inferiore e dei pannelli porta. Sono sparsi tanti spazi porta oggetti, oltre le ampie tasche delle portiere, come il pratico vano per appoggiare lo smartphone o quello del bracciolo. Attenzione ai dettagli che si nota anche nelle alette parasole, entrambe hanno specchietto e luce di cortesia, e dall’orologio analogico con le scritte kanji sul quadrante. E sull’allestimento Yoru, che è un tributo al cielo, non poteva mancare il tetto panoramico elettrico StarView.
Le dotazioni al top della Suzuki Vitara
Compatta, dicevamo, ma le dotazioni di serie rendono la Vitara Yoru un’ammiraglia. Ci sono cruise control adattivo, avviso di superamento corsia con sterzo attivo, controllo angoli ciechi, riconoscimento dei segnali stradali e frenata automatica di emergenza con riconoscimento dei pedoni. Inoltre è ottima la risoluzione della telecamera posteriore. L’infotelematica si controlla dal display touch da sette pollici al centro della plancia, semplice e intuitivo. È diviso in quattro schermate per radio, navigatore, telefono e connettività con Apple Car play e Android auto. Al centro della schermata principale, c’è inoltre un’icona specifica per richiamare rapide scorciatoie.
Agile in città
Le misure sono giuste per la città. Compatta, la Suzuki Vitara si muove nel traffico in agilità e i suoi poco più di 4 metri abbinati alla buona visibilità anteriore e posteriore, non impegnano nelle manovre di parcheggio. La versione Yoru è equipaggiata con il 1.4 boosterjet mild hybrid a 48 volt e 129 cavalli abbinato a un cambio manuale a sei rapporti. La frizione ha il carico giusto e non affatica, mentre le marce si innestano in maniera precisa. Il comfort di marcia è buono e anche le sospensioni smorzano bene le irregolarità dell’asfalto e anzi. E non è nemmeno troppo assetata: nella nostra prova, in un percorso tra urbano ed extraurbano, con una guida normale e senza troppe attenzioni all'economy run, si è attestata sui 15 km/l.
La trazione integrale della Vitara con l'Allgrip Suzuki
Ma la Vitara non dimentica il suo DNA da avventuriera e fuoristrada. L’allestimento Yoru, di serie, ha la trazione integrale Allgrip, che trasferisce la motricità tra gli assi in maniera automatica, con quattro modalità di guida specifiche. In Auto, la Vitara è una trazione anteriore, con l’asse posteriore che interviene solo se la vettura rileva una perdita di aderenza. In sport cambia inoltre la risposta dell’acceleratore, che diventa più pronta, mentre in Snow, dedicata ai fondi scivolosi, è più dolce e graduale. Ma quando il gioco si fa veramente duro, premendo il tasto Lock, il giunto centrale si blocca e la trazione viene ripartita tra gli assi al 50% e grazie agli angoli di attacco, dosso e uscita rispettivamente di 18°, 17° e 28°, oltre al Hill Descent Control, la Vitara nello sterrato si toglie più di qualche soddisfazione.
Quanto costa la Suzuki Vitara Yoru
La Suzuki Vitara, salvo sconti e promozioni, ha un listino che parte da 24.900 euro. Questa edizione speciale Yoru, completa di tutto parte da 31.990 euro, ma anche in questo caso il prezzo è soggetto alle iniziative specifiche della Casa. La Vitara è un auto che da subito confidenza, che sa essere robusta e razionale senza rinunce in termini di comfort e tecnologia. E con la trazione integrale sa anche viaggiare in sicurezza e divertimento quando l’asfalto finisce.