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Il restyling di Dacia Spring cela la sostanza

Non si tratta certo di un cambiamento epocale, ma il restyling messo in campo da Dacia Spring è certamente significativo. Sia per i contenuti, sia per le variabili stilistiche. Indubbiamente la recente Dacia Duster ha fatto scuola, così la sezione fronte retro si correda di una coppia di fascioni che contengono il nuovo logo del brand (già presente sulla versione in uscita) e i gruppi ottici. Lo sportellino di ricarica rimane ovviamente sotto il simbolo Dacia, al centro della fanaleria. A bordo la digitalizzazione si evolve, allineandosi all'esperienza di nuova Duster, da cui prende in prestito tutta una serie di funzionalità che la rendono ancora più “familiare” nell'uso. Mentre sotto il cofano rimane fedele al modello attuale, sebbene ci siano state delle migliorie. Quel che è certo è che rimane fedele alla leggerezza, potendo vantare un peso inferiore alla tonnellata.

Powerbank targato Dacia

La rinnovata Spring mette a disposizione dei propri avventori la tecnologia V2L (Vehicle To Load). Di serie sulla variante più ricca, la Extreme. Tecnologia che conta di un adattatore che va inserito nella presa di ricarica frontale. A questo punto se avete un dispositivo elettrico da caricare, potete usare la Spring come una enorme powerbank. Una soluzione che i coreani hanno in dote da tempo, sicuramente utile ad aumentare la fruibilità del mezzo, che non è più soltanto un vettura utile per gli spostamenti. La batteria da 26,8 kWh dovrebbe assicurare più di 220 km di autonomia. La Spring è poi equipaggiata con un carica batteria di bordo da 7 kW, adatto per “digerire” la corrente alternata. È disponibile in opzione anche un caricabatterie in corrente continua da 30 kW per una ricarica rapida dal 20 all’80% in 45 minuti. Da sottolineare come la Spring finalmente si doti di un sistema di frenata rigenerativa che si attiva selezionando la modalità “B” con il nuovo comando del cambio.

Due potenze, due allestimenti, più sicurezza

Esattamente come il modello in uscita avrà due livelli di potenza, 45 e 65 cavalli. L'autonomia è la stessa per entrambe le varianti (vedi sopra), mentre gli allestimenti previsti sono due (per il mercato italiano): Expression ed Extreme (già presenti nel listino attuale). Al di là delle differenze di natura estetica, la presenza dei cerchi da 15 è di serie sulla seconda, mentre a bordo si presentano le variabili maggiori. Standard il quadro strumenti digitale da 7 pollici, ma sulla Expression la sezione multimediale si palesa usando il proprio smartphone e l'apposita app. Mentre sulla Extreme presenzia un display touch da 10 pollici che da accesso alle funzionalità del Media Nav. I tasti fisici non sono completamente spariti, essendo il clima regolabile ancora in modo “normale”. La connettività wireless di Apple CarPlay e Android Auto è parte del corredo di serie. Ovviamente gli aggiornamenti della piccola elettrica annoverano la nuova suite di sistemi di assistenza alla guida, adeguati secondo i nuovi standard normativi. Tra questi si segnala la presenza del riconoscimento della segnaletica stradale con avviso di superamento del limite di velocità, il rear parking assist, e l'assistenza al mantenimento di corsia (LKA). E i prezzi? La vettura sarà ordinabile da questa primavera, in arrivo in estate, e dovrebbe conservare il listino attuale, che parte da poco di 20mila euro.

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