La seconda generazione della BMW M2 è un formidabile salto in avanti. Non a caso BMW paragona quest’auto alla sua antenata, la 2002 turbo del 1973 di cinquant’anni fa, la prima BMW al mondo a montare un propulsore turbo. I miglioramenti apportati in ogni aspetto sulla nuova M2 – in fatto di motore, di facilità di guida, comfort interno e anche design – sono talmente significativi che la vettura raggiunge veramente la perfezione. Rende completo un modello che prima appariva in un certo senso incompiuto.
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BMW M2, ha il motore delle sorelle maggiori
Nell’ordine, la nuova M2 ha guadagnato: una carrozzeria dal design provocatorio, spigoloso e aggressivo (può non piacere a tutti); il motore 6 cilindri biturbo 3 litri di derivazione M3/M4 biturbo, quindi con due compressori monoscroll (la vecchia M2 aveva invece un singolo turbo twinpower cioé azionato da due collettori separati); una testata riprogettata realizzata addirittura con stampaggio in 3D per ottimizzare i pesi; sospensioni M ridisegnate; ruote di un pollice in più di diametro (ora l’anteriore è 19” e posteriore da 20”); e poi perfezionamenti nell’elettronica dei vari software di controllo.
A questo va aggiunto il nuovo design degli interni con finiture di gran qualità. Non è un particolare secondario perché rende la M2 molto più prestigiosa.
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