Un passo alla volta l'intera gamma Subaru si rinnova. Questa volta è il turno di Forester, giunta alla sua quinta edizione. Sviluppata sul nuovo pianale della Casa delle Pleiadi, rimane fedele nello spirito ai capisaldi che l'hanno resa celebre anche in Italia: robusta, affidabile e squadrata. Poca enfasi allo stile per una vettura che mira certamente alla sostanza. Sostanza che si presenta pure sotto il cofano.
Unica presenza il 2 litri benzina aspirato con architettura boxer. I 150 cavalli di potenza massima possono contare su altrettanti 194 Nm di coppia motrice. Sin qui tutto sembrerebbe nella norma, se non fosse per la presenza di un intero apparo ibrido.
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Solo ibrida
Infatti la nuova Forester porta al debutto europeo il nuovo complesso e-Boxer. Un sistema in cui presenzia un piccolo motore elettrico da 10 kW, collocato tra propulsore endotermico e cambio automatico Lineartronic. Un cambio di tipo CVT utilizzabile pure in modalità manuale, grazie al fatto che l'elettronica renda “disponibili” sette rapporti virtuali. Ovviamente parte del gruppo e-Boxer è pure un pacco batterie agli ioni di litio da 0,6 kWh. Un lastra sottile posizionata nella parte inferiore del vano di carico. Una collocazione che priva il bagagliaio di un sottovano, ma che in realtà non limita il potenziale di carico della vettura.
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Di fatto, con questa configurazione, la nuova Subaru Forester può procedere pure in marcia elettrica. Siamo nell'ordine del chilometro e mezzo, marcando l'acceleratore come fosse velluto. L'intervento dell'elettrico serve per garantire una maggiore spinta all'endotermico, sgravandolo di numerosi “lavori”, con l'intento di ridurre consumi ed emissioni. Infatti non esiste un tasto per la sola marcia in elettrico, ma una spia sul quadro strumenti vi informa quando state andando solo con il motore da 10 kW.
È però evidente che la spinta del due litri in configurazione e-Boxer sia un po' fiacca a partire dai primi regimi. Il peso di nuova Forester rappresenta un limite tangibile, mentre il cambio Linertronic conferma parte dei difetti tipici dell'architettura a variazione continua. Dall'altra parte il vantaggio di possedere un pacco batterie così compatto, è quello di poter contare su di una ricarica sufficientemente rapida. Lungo una strada in discesa basterebbero poco meno di cinque minuti per tornare al 100% di efficienza, sfruttando quasi solamente l'effetto rigenerativo della frenata. Questa configurazione ibrida del due litri boxer arriva pure sul modello XV, che in futuro sarà ancora disponibile con il 1.6 benzina.
Comfort e spazio
Su strada è nuovamente il peso l'unico limite percettibile di Forester, ma solo se guida fuori dalle righe. Altrimenti si presenta come una vettura molto confortevole, dotata di un grande spazio a bordo, in particolar modo per i passeggeri della seconda fila, che possono contare su centimetri per le gambe “veri”.
Dove invece si conferma inarrestabile, in virtù del fatto che si tratti pur sempre di un Suv, è in fuoristrada. Qui la trazione integrale delle Pleiadi da il meglio di sé, gestita in modo puntuale dall'elettronica. L'altezza da terra di 220 mm è sufficiente per togliersi diversi soddisfazioni per gli appassionati del genere. Tenendo presente che l'auto è equipaggiata con delle normali coperture estive.
La nuova Forester arriverà sul mercato nazionale nel periodo novembre-dicembre, mentre la fascia di prezzi (non ancora dichiarati) dovrebbe aggirarsi in un range che va da 36.000 a 43.000 euro.