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Volkswagen T-Roc, primo contatto: 100% crossover

La Volkswagen T-Roc è una delle automobili più attese e concupite di questo autunno caldo alle porte e la riprova è arrivata dal successone ottenuto con l’edizione di lancio, denominata Edition 190, che ha “bruciato” in pochi giorni le 190 unità a disposizione nelle concessionarie. Un altro suv, quindi, arriva in gamma anche se in Volkswagen preferiscono parlare di crossover, lungo 4,23 metri e realizzato sul pianale MQB: un modello che si inserisce ovviamente sotto la Touareg e la Tiguan, anticipando il più compatto T-Cross che si vedrà tra un anno. Piace a molti, la T-Roc. O, almeno, intriga tanto e a fine ottobre sarà disponibile in tutta la gamma che prevede versioni a benzina (subito a disposizione il tre cilindri 1.0 TSI da 115 cv e il quattro cilindri 1.5 ACT da 150 cv) e diesel (la 2.0 TDI 2.0 4Motion da 150 cv, poi arriveranno anche il TDI 1.6 da 115 cv e il 2 litri nella variante da 190 cv).

I cambi: in un primo momento ci sarà solo il manuale a sei marce eccetto che per la T-Roc con il TDI 2.0 da 150 cv abbinabile al DS G 7M, trasmissione poi estesa anche ad altre motorizzazioni nel corso del 2018. Due gli allestimenti: Style che ha giá di serie display touch da 8” con Bluetooth e connettività Apple Car, frenata d’emergenza con riconoscimento pedoni, Adaptive Cruise Control e il più ricco Advanced. Quest’ultimo è completo di cerchi da 18”, clima automatico bizona, strumentazione digitale Active Info Display e fari a Led anche posteriori. I prezzi partono da 22.850 euro per la T-Roc 1.0 TSI da 115 cv Style.

La T-Roc europea viene costruita negli stabilimenti portoghesi di Setubal e l’abbiamo testata, non a caso, lungo le strade costiere nei dintorni di Lisbona. La versione guidata era la 2.0 TDI 150 cv 4Motion nell’allestimento Advanced (34.400 euro il prezzo di listino, non bassissimo), ricco di accessori come l’Active Display, comodo e di facile lettura. Molto essenziale in alcuni dettagli, e con una qualità dei materiali stranamente chep per essere una Volkswagen, la T-Roc ci ha fornito prime indicazioni utili sulla guida, piacevole e fluente grazie al cambio DSG ben abbinato alla cavalleria del turbodiesel, pronto e anche non troppo rumoroso.

La sua spinta, buona nel misto, regala trasferimenti rilassanti e una guida sufficientemente confortevole per un suv che proprio suv non è. Ma, piuttosto, una vettura da famiglia, dotata anche di un baule con una capacità base interessante: 445 litri. Da sottolineare, infine, la vasta offerta cromatica in fatto di carrozzeria: la scelta bicolore offre difatti 24 varianti di combinazioni e ben 80 possibilità di personalizzare la vostra T-Roc. Un’automobile che, secondo la Volkswagen, potrebbe portare molti clienti che oggi cercano una Golf a preferirle proprio un’alternativa come questa. Sarà così?