Barcellona. E’ una mischia furibonda quella in cui va a competere la Kona. Quella dei SUV compatti, il nuovo Eldorado del mercato. Hyundai punta molto sull’ultima nata, che spicca per il design ardito, ma propone anche una rigorosa attenzione agli interni. Un passo avanti per conquistare più prestigio, ma senza perdere il proverbiale rapporto qualità/prezzo, da sempre cavallo di battaglia del Marchio.
La Kona, prodotta nel quartier generale di Ulsan in Corea del Sud, è realizzata su una piattaforma tutta nuova e lanciata sul mercato a un prezzo di 14.950 euro, con una promozione di 3.500 sul listino. Non si tratta di una versione povera, ma di un avanzato 1.0 turbo benzina da 120 cavalli. Parte dunque con un modello ambizioso, un tre cilindri alternativo al diesel, accreditato di una percorrenza media di quasi 20 km/litro. L’allestimento iniziale è il Classic, poi ci sono Comfort, XPossibile e Style. Vengono soddisfatte, crescendo di livello, quasi tutte le esigenze, per infotaiment, sicurezza e assistenza alla guida (il pacchetto Smart Sense). Manca solo il cruise control adattivo.
Gli interni sono molto pragmatici, ovvero votati a un utilizzo facile. La qualità è nella fascia media della categoria, con alcuni picchi di qualità, soprattutto nella parte superiore. Pratico il display centrale, disponibile da 5”, 7” e 8” pollici a seconda delle versioni. Tutto leggibile e usufruibile. Il tocco di personalità è dato,dai numerosi dettagli, su plancia, portiere e sedili, che richiamano il colore esterno.
Ci sono 10 colori di carrozzeria, due del tetto (nero e grigio) per 28 combinazioni possibili. Le livree sono indovinate, alcune ardite, come il design esterno in generale. Che propone blocchi di “quattro occhi” davanti e dietro. Due gruppi ottici superiori e due inferiori, che non passano inosservati. Il look muscolare della Kona è stato concepito per far colpo. E, come detto, alla frivolezza abbina la sostanza.