In parole povere, potremmo definirla coma la nuova Passat CC. Ma il nome, quasi fantascientifico, indica che la Arteon si vuole allontanare con maggiore decisione dalla berlina di punta della Volkswagen . Volutamente, uno stile inedito e, soprattutto, l’impostazione da slanciata sportiva distinguono la nuova vettura del marchio di Wolfsburg dalla Passat da cui deriva.
L’Arteon è già in prevendita da qualche tempo, anche se le consegne inizieranno a partire da luglio. La formula è ormai collaudata, non solo dalla precedente Passat CC, ma anche da potenziali rivali quali la BMW Serie 4 Gran Coupé o l’Audi A5 Sportback. Ed è quella di proporre una berlina a quattro porte con uno stile da coupé e chiare ambizioni, non solo di carattere sportivo. In Italia arriva con due diversi tipi di allestimento: Elegance e Sport, con specifiche connotazioni.
La Sport monta per esempio ruote da 19” contro quelle da 18” della Elegance, con finiture della carrozzeria e prese d’aria diverse. La Elegance si riconosce anche per la carenatura cromata degli specchi retrovisori. Gli interni sono differenti, con la versione sportiva nella quale domina il nero, senza lo stesso grado di possibilità di personalizzazione concesso sulla Elegance. Su entrambe è di serie la strumentazione digitale con schermo da 12”3 che ormai da qualche tempo ha fatto la sua comparsa sulle vetture del gruppo.
Un particolare accento è stato posto sui sistemi di sicurezza, disponibili di serie e in opzione, cominciando dalla frenata d’emergenza e dal sistema che riconosce anche l’imminenza di un tamponamento, “preparando” l’auto ad assorbire nel modo migliore la forza d’impatto. Ossia pretensionando le cinture di sicurezza, chiudendo tetto e finestrini e frenando la vettura per evitare urti successivi a quello iniziale. Non mancano inoltre illuminazione dinamica con supporto GPS, cruise contro adattivo con riconoscimento dei limiti di velocità e della delimitazione delle corsie, Emergency Assist in grado di arrestare il mezzo spostandosi progressivamente a destra. Immancabile anche la massima connettività con tutti i tipi di smartphone.
I motori previsti sono tre turbodiesel di 2 litri da 150, 190 e 240 cavalli cui si affianca l’ambizioso 2.0 TSI a benzina da 280 cavalli per la versione più potente della gamma. In prova con la 2.0 BiTDI 4Motion da ben 240 cavalli si apprezzano anzitutto le finiture di bordo e l’ottimo livello di confort, suffragato dal notevole spazio a disposizione anche sui sedili dietro. Il bagagliaio, da parte sua, ha un volume minimo di 563 litri, che possono estendersi sino a 1557.
Su strada, il passo lungo e le generose dimensioni danno un’ottima stabilità nel veloce e in autostrada. La tenuta di strada è rassicurante, soprattutto con la regolazione dinamica dell’assetto legata al DCC, che è di serie sulle versioni più potenti. Il cambio è unicamente il DS G a doppia frizione con 7 marce e le palette al volante per l’uso in modalità manuale. Bene anche lo sterzo a servoassistenza elettrica. Il motore BiTDI è molto progressivo e generoso sino dai bassi regimi, in grado di far raggiungere i 245 km/h e accelerare da 0 a 100 km/h in 6”5. Per quanto riguarda il prezzo, si parte da un minimo di 46.500 euro per la 2.0 TDI da 150 cavalli.
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