Monaco di Baviera (Germania)
Non scopriamo certo oggi le intenzioni e I programmi di una realtà più che tangibile come è la Kia. Semmai ne abbiamo la conferma, specie dopo aver provato la nuova gamma della Optima, fermo restando che la 1.7 CRDI berlina è già sul mercato dallo scorso mese di aprile.
Ora non è più sola, come si evince dalla versione Sportswagon che monta la stessa motorizzazione, ossia un più che onesto 1.7 turbodiesel da 141 CV, che possono apparire pochi, specie rispetto a un peso di oltre 1600 chili, ma che in realtà permettono una dignitosa condotta di marcia, con una valida coppia motrice di 340 Nm a partire da 1750 giri/min.
Sull’autobahn Monaco-Stoccarda (quasi tutta senza limiti), abbiamo toccato i i 203 km/h promessi, mantenendo a lungo una velocità di crociera di 170 km/h nel massimo silenzio. La casa dichiara un consumo medio di 22,7 km/litro, ma anche a velocità molto più basse non siamo andati al di sopra dei 18-19 km/litro, valore comunque più che dignitoso.
Tutto è al proprio posto, dal cruscotto, del tutto “tedesco”, alla linea, anch’essa ispirata a qualche modello made in Germany, specie nella parte posteriore, ma anche di profilo. Insomma la Optima Sportswagon non fa dell’originalità la propria arma principale, preferendo la concretezza.
A un listino indicativo (con consegne da metà ottobre) che sarà superiore a quello della Sedan (la berlina) di circa 900-1500 euro. Insomma attorno ai 31.000 euro, più circa 2.000 necessari per cambio automatico, per un totale di 33.000 euro. Non molto, ma nemmeno pochissimo, anche se rispetto alla concorrenza europea il risparmio è riscontrabile. Kia Italia ha promesso una versione riccamente equipaggiata e davvero non manca nulla.
A livello pratico c’è un bagagliaio con una capacità minima di 552 litri e un abitacolo confortevole per cinque persone. Del resto, con una lunghezza superiore ai 4,8 metri c’è la base per ottenere un simile risultato. Non manca l’indispensabile voce “infotainement”, con Android, Apple Car play, possibilità di connessione tramite iphone, comandi vocali e un navigatore Tom Tom con schermo da 8” davvero efficiente, con la possibilità di visualizzare 30 mappe europee.
Tutti i servizi internet sono disponibili per 7 anni, come la garanzia di tutta l’automobile. Tra le dotazioni l’Advanced Smart Cruise Control , l’Emergency Braking, il Lane Keeping Assist System , l’High Beam Assist. Altra novità interessante, almeno in prospettiva, è quella rappresentata dalla Optima Phev ibrida Plug-in. Con i coreani che con questo modello vogliono far capire che possono entrare in un segmento premium con qualche ambizione. Ovviamente i numeri si mercato saranno più piccoli, in attesa della wagon, che arriverà nel corso del 2017.
Però intanto prendiamo atto che la Optima Phev percorre in modalità elettrica fino a 54 chilometri, mentre la velocità massima raggiungibile a emissioni zero è di 120 km/h. Per ricaricare le batterie (poste sotto al vano di carico posteriore) occorrono circa 5 ore, anche se le stesse si ricaricano parzialmente in frenata e in fase di decelerazione. La strumentazione vigila sull’operato di chi è al volante, indicando costantemente se si sta attuando una “guida verde” o scriteriata. La potenza complessiva è di 205 CV, ( il 2.0 litri a benzina eroga 156 CV) con un consumo medio dichiarato di 62,5 km/litro quando il motore elettrico è attivo, ovvero per 54 chilometri. Dopo, si torna a valori più “terrestri” e più amari per il portafoglio.
Per il resto vale quanto detto per la versione Sportswagon a livello di equipaggiamenti, in attesa di conoscere il listino. Ultima versione provata in terra tedesca la Optima GT, che sul nostro mercato farà numeri da “collezionista”. Incattivita, anche esteriormente, ha un 2.0 litri Turbo GDI da 245 CV, con una coppia di 350 Nm da 1350 giri/min. La casa dichiara 12,2 km/litro, un valore piuttosto ottimistico nella realtà quotidiana. In compenso le prestazioni ci sono, con una velocità di 240 km/h (berlina) e 232 km/h (Sportswagon) con uno 0-100 km/h in 7”4.