Primo Test Alberto Sarasini 2015-06-01T06:00:15
Peugeot 208 restyling, test
Graz
Come spesso accade per diversi, recenti restyling, anche nel caso della rinnovata 208 si tratta di una vera e propria caccia al dettaglio, sul piano prettamente estetico: invece la sostanza si rinnova in diversi settori e “riattualizza” la compatta due volumi francese. A dire il vero, anche l’occhio ci guadagna, attraverso i piccoli dettagli del frontale moderatamente rinnovato combinati al netto ampliamento della capacità di personalizzazione dell’auto (anche con i pacchetti estetici pack Menthol White e Lime Yellow), cui si aggiungono il debutto di due inedite tinte opache standard (730 euro, solo 180 euro di supplemento rispetto alle metallizzate standard, record al ribasso per questo genere di finitura secondo Peugeot) oltre a un bell’arancione piuttosto aggressivo e coraggioso.
La gamma motori è anch’essa rivista, sia a benzina sia diesel. Nella prima famiglia, si aggiunge la versione Turbo del 1.2 tre cilindri, che così sale da 82 a 110 cv: il guadagno è consistente e l’erogazione molto più tangibile e presente già dai bassi regimi, a tutto vantaggio di una guida dinamica – le prestazioni sono vivaci, con scatto da fermo ai 100 km orari in 9”6 e punta massima di 190 km orari – ma al tempo stesso rilassante, che non richiede troppo ricorso al cambio. Il che è un doppio vantaggio, visto che il cinque marce manuale standard non offre innesti né rapidi né particolarmente fluidi. In opzione c’è un sei marce automatico (EAT6, prodotto dalla giapponese Aisin), veloce il giusto e molto più piacevole nell’impiego quotidiano senza incidere sui consumi. Che restano piacevolmente contenuti, con una media dichiarata di 22,2 km/l.
Indipendentemente dalle trasmissioni, il confort acustico è di buona qualità anche ad andatura autostradale, mentre la guida si conferma dinamica, reattiva grazie a precisione e maneggevolezza dell’auto. Che conserva il piccolo volantino di diametro molto ridotto, caratteristica anche della 308; in certe posizioni di guida la strumentazione (che resta sopra la porzione superiore della corona) è parzialmente coperta, ma una volta abituati il comando è piacevole anche nel quotidiano. Tra i diesel, sparisce il 1.4 ed arriva il 1.6 in versione base da 75 cv (ben 33,3 km/litro dichiarati), peraltro molto fluido e piacevole da guidare anche nel misto; ulteriori varianti di potenza sono quelle da 100 e 120 cv.
Sul piano tecnologico sono disponibili la frenata automatica in città fino a 30 km/h (Active City Brake) e la retrocamera di manovra, mentre nell’abitacolo lo schermo touch da 7” può includere navigazione e integrazione completa con smartphone. La nuova 208 è in distribuzione dall’11 giugno con prezzi a partire da 12.300 euro.