Da Palermo
La nuova smart fortwo ha fin qui brillato per l’assenza del cambio automatico, che è sempre stato una prerogativa della vetturetta tedesca fin dal 1998.
Il gap, però, viene ora superato dall’
arrivo della trasmissione twinamic, che a partire dalla fine di marzo sarà disponibile
sulle fortwo 70, con motore aspirato da 71 cv, ma che nei mesi successivi verrà messa a disposizione
anche del motore turbo da 90 cv e delle forfour a quattro porte/ quattro posti. Il sovrapprezzo rispetto alle versioni con cambio manuale a 5 marce
è di 1030 euro.
Le precedenti edizioni delle smart automatiche avevano il pregio indiscusso di facilitare la guida cittadina, ma non brillavano affatto per fluidità di marcia e la velocità di cambiata era alquanto bassa. Ma montavano un cambio elettroattuato senza pretese di raffinatezza, che doveva essere soprattutto compatto ed economico da produrre.
Ora, invece, cambia tutto, perché
il nuovo automatico a 6 marce è a doppia frizione ed è addirittura prodotto (peraltro a Modugno, provincia di Bari)
dalla tedesca Getrag: nome notissimo anche in campo sportivo, che per Mercedes produce già il cambio della costosissima SLS, ma ha voce in capitolo anche nei “doppia frizione” offerti da Alfa, Renault e Ford.
Il guadagno è enorme, perché il twinamic
cambia rapporto in modo quasi impercettibile, mentre in passato non si poteva prescindere da un’andatura a strappi, a meno di non adeguare continuamente la pressione sull’acceleratore per minimizzare l’effetto.
E nell’uso manuale, pilotabile tramite il joystick (ma con scalata all’indietro) o
le leve al volante (di serie sugli allestimenti Sport Edition #1 e Prime, a richiesta per gli altri), si dimostra
piacevolmente rapido, rendendo la guida della smart
perfino divertente. Non altrettanto rosea è la situazione in modalità automatica, perché
l’adattività al tipo di guida non è eccezionale e spesso l’azione risulta un po’ ritardata, anche se, lo ribadiamo,
il guadagno rispetto al passato è epocale. I programmi di funzionamento sono due:
Eco e Sport e la differenza sta nel regime di cambiata, più basso nel primo caso, più elevato nel secondo.
Ovviamente il twinamic riporta la smart fortwo al
vertice assoluto di efficacia tra le supermini, andando a completare un quadro costituito da un
raggio di sterzata davvero minimo (6,95 metri tra marciapiedi, 7,30 tra i muri), da ingombri ridottissimi (2,69 metri in lunghezza, 1,66 in larghezza), da un’ottima visibilità in tutte le direzioni e da sospensioni che, da questa generazione,
digeriscono molto meglio porfido, binari e dossi rallentatori.
Per quanto riguarda prestazioni e consumi, la smart dichiara
gli stessi valori per fortwo 70 e fortwo 70 twinamic: 151 km/h di velocità massima, 15”1 nell’accelerazione da 0-100 e 24,4 km/litro nel ciclo combinato.
smart fortwo twinamic, finalmente automatica - le foto