Nuova Toyota Yaris? Eccola. O meglio: ecco su quali basi tecniche svilupperà la propria offerta. L’utilitaria verrà presentata nei prossimi mesi, probabilmente già entro fine anno nella specifica destinata al mercato nipponico, nel 2020 è attesa in anteprima europea.
Yaris è progetto di segmento B, utilitaria quindi. “B” nella quale è declinata l’architettura modulare TNGA – Toyota New Global Architecture. Inizialmente lanciata con Prius, poi su C-HR e Corolla, su RAV4, solo per dire dei modelli noti in Europa. Diventa GA-B per dire della base destinata al segmento relativo.
Non sarà chiaramente limitata a nuova Toyota Yaris. Il marchio nipponico anticipa come sarà possibile sviluppare una modularità che passi per dimensioni e tecnica delle sospensioni: caratterizzerà più modelli e varianti di carrozzeria.
E sembra prospettare un ampliamento dell’offerta nel segmento B. Logico, quindi, pensare anche a un crossover urbano. Progetti tutti da verificare.
PASSO AMPIO SBALZI CORTI
L’architettura TNGA-B permette di adottare diverse lunghezze di passo, carreggiata e altezze da terra. Stilisticamente si apprezzerà per la possibilità di realizzare carrozzerie dagli sbalzi molto corti – un’anticipazione è arrivata dai muletti di Yaris avvistati in pista -. Ampiezza del passo che vuol dire più spazio a bordo, anche.
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La tecnica costruttiva, invece, dice dell’innovazione sui punti di saldatura, tecnologie avanzate dalle quali deriverà una rigidità del sottoscocca superiore, compatibile con le esigenze di contenimento dei costi e del peso.
Altri indizi utili, per indirizzare le attese sui futuri modelli Toyota urbani: i sedili saranno posizionati più in basso e arretrati verso il centro dell’auto, così da accentrare le masse intorno al baricentro.
Cambierà sostanzialmente anche la posizione del volante, verso angolazioni più favorevoli per la guida e la regolazione.
NOVITÀ MULTILINK
Importante la conferma di una duplice soluzione di sospensione posteriore: ponte torcente o multi-link, in funzione della tipologia di progetto e degli obiettivi da realizzare (dinamica di marcia, contenimento costi, spazio nel bagagliaio). L’avantreno, ovviamente MacPherson, adotterà ammortizzatori dai ridotti attriti interni e abbinati a diverse soluzioni di molle per caratterizzare l’assetto.