Inizia a muovere i primi passi operativi, in attesa dell'avvio delle vendite dal prossimo settembre, la joint venture tra Stellantis e Leapmotor.
I movimenti si registrano sul campo dell'approvvigionamento e distribuzione di parti di ricambio, nonché della fase strettamente produttiva dei modelli.
Citycar elettrica, poi due suv
Secondo un report realizzato dalla banca di investimenti Jeffries, citato dall'agenzia Reuters, a Tychy, presso l'impianto Stellantis, sono state assemblate le prime Leapmotor T03. La citycar verrà prodotta a pieni volumi da settembre, quando è prevista la commercializzazione su 9 mercati europei.
Una seconda linea, presso il sito polacco dove Fiat ha assemblato fino a pochi mesi fa la 500 Hybrid, darà vita al suv Leapmotor A12. Nel piano industriale della joint venture, sarà un C-suv quello che debutterà il prossimo anno. Prima di allora, spazio all'importazione dalla Cina del più grande Leapmotor C10.
L'importazione dovrebbe consentire margini superiori rispetto all'assemblaggio in Europa, una posizione da confermare alla luce dei dazi imposti (tra gli altri) a Leapmotor, del 21% oltre il 10% di base sulla produzione fuori dall'Europa. Nel 2026, Leapmotor commercializzerà una berlina elettrica di segmento C e a fine anno l'utilitaria. Appuntamento al 2027 per il B-suv a batterie.
Componenti Leapmotor in magazzino a Rivalta
Altro aspetto interessante del report firmato Jefferies è la stima del risparmio delle operazioni in Polonia rispetto a un assemblaggio condotto in Italia: mediamente tra i 400 e i 500 euro, il costo che grava su ciascun veicolo prodotto in Polonia; in Italia il dato si posizionerebbe a 1.000 euro per auto.
C'è poi un altro fronte della joint venture, rilanciato da MoparInsider. L'hub della componentistica di Rivalta avrebbe avviato l'immagazzinamento delle parti per i modelli elettrici Leapmotor e la prossima distribuzione.