Ampere e Power, ovvero, da un lato lo sviluppo e produzione dei modelli elettrici (in un'integrazione totale con il software) del Gruppo Renault, dall'altro con la partnership siglata con Geely, per lo sviluppo ulteriore e la produzione dei motori a basse emissioni e trasmissioni per le auto termiche.
È la più importante tra le novità annunciate da Luca de Meo nel corso del Capital Market Day del Gruppo. Il nuovo assetto apre la terza fase della Renaulution, percorso avviato con l'arrivo del nuovo a.d. e, oggi, al passo della separazione di due business che saranno indipendenti tra loro.
Ampere, la simbiosi tra elettriche e software
Arriverà la quotazione in Borsa per la divisione Ampere, l'obiettivo è di lanciare un'offerta pubblica all'inizio del secondo semestre del 2023. Sarà una realtà nella quale il Gruppo Renault (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) avrà il controllo della maggioranza, sebbene altri partner contribuiranno finanziariamente e con know how. Qualcomm Technologies sarà tra le "grandi firme" del progetto Ampere, fornendo l'architettura elettronica Snapdragon Digital Chassis; altro partner dello sviluppo lato software sarà Google.
Si guarda all'auto elettrica come non sono un business separato dalla produzione di auto termiche e ibride, ma in un'integrazione software necessaria per avere progetti software defined. L'auto sarà incentrata sull'architettura elettronica, costantemente aggiornabile di nuove funzioni e servizi, superando le limitazioni di un'auto convenzionale e "hardware defined", ovvero, definita dalla sua architettura immodificabile.
Dalla divisione Ampere arriveranno, entro il 2030, sei modelli per il trasporto persone: sarà Renault 5 a rilanciare il percorso avviato dalla Megane elettrica, poi toccherà alla Renault 4, mentre nel 2023 è attesa la Scenic elettrica. Le stime sono di una produzione di 1 milione di elettriche a marchio Renault nel 2031.
Power, Geely produrrà i motori termici
Sul fronte Power, invece, il Gruppo Renault ha siglato un accordo quadro con Geely, da perfezionare nei prossimi mesi. Nascerà una joint venture partecipata al 50% dai due costruttori e sarà responsabile dello sviluppo, della ricerca e della produzione di motori termici, elettrificati ibridi e delle relative trasmissioni. Una produzione curata da Geely, intorno alla quale molto si è discusso per il know how interno all'Alleanza Renault-Nissan e l'accesso che avranno i cinesi a competenze nello specifico appartenenti a Nissan (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato).
I motori termici verranno realizzati su 17 siti produttivi, in 3 continenti e con forniture destinate a essere commercializzate in 130 Paesi. I primi marchi a beneficiare della produzione del ramo Power e, segnatamente, del progetto Horse tra Renault e Geely, saranno i brand delle due galassie: Renault, Dacia (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato), i veicoli commerciali Renault. Ancora, Geely Auto, Volvo , Lynk&Co, Proton.
De Meo: il motore termico resterà fondamentale
De Meo ha prospettato anche la possibilità di un'apertura verso costruttori terzi, di fornitura dei powertrain termici elettrificati. “Siamo felici d’aver concordato un piano per una collaborazione ambiziosa con Geely, affinché continui lo sviluppo delle tecnologie sul motore termico e ibrido, che resta una parte fondamentale per i decenni futuri della catena di approvvigionamento dell’automotive. Saremo in grado di offrire i migliori powertrain e soluzioni elettrificate a molteplici marchi di costruttori in tutto il mondo”, ha commentato Luca de Meo.
Ancora sul fronte delle sinergie, guardando alla prospettiva dei veicoli commerciali elettrici, Renault introdurrà - in una produzione realizzata con un altro costruttore - i FlexEVan: furgoni elettrici, software Defined e sui quali l'accento è posto sulla riduzione dei costi d'esercizio. Fino al 30% di risparmio per gli operatori delle flotte, merito della gestione ottimizzata sui dati raccolti in tempo reale.
Nel nuovo assetto che vede le divisioni Ampere e Power, confermati i rami del business Alpine, Dacia, Mobilize; sul fronte della mobilità elettrica, inoltre, il Gruppo ha annunciato la creazione di un'unità di business rivolta all'economia circolare, un ciclo chiuso che opera dall'estrazione delle materie prime al riciclo delle batterie esauste.