Tra le voci del Recovery Plan, il cui testo è stato approvato dal Consiglio dei Ministri (e che adesso deve passare dai due rami del Parlamento), ci sono anche le auto elettriche e le colonnine di ricarica. L’obiettivo iniziale è quello di un investimento di 750 milioni di euro per realizzarne oltre 20mila punti. Il motivo? Se si vuole stare in linea con le direttive europee, entro il 2030 ci dovrebbero essere circa 6 milioni di veicoli elettrici. Servono quindi più colonnine di ricarica, oltre che più auto 100% green. Ma più in generale, parlando di mobilità sostenibile e delle intenzioni del premier Draghi, va specificato che il Governo ha assegnato a questo “progetto verde” quasi 60 milioni dei 222,1 miliardi di euro assicurati dal PNRR. Questa cifra verrà così suddiviso: 5,27 miliardi per economia circolare e agricoltura sostenibile; 23,78 miliardi per energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile; 15,22 miliardi per efficienza energetica e riqualificazione degli edifici; 15,06 miliardi per tutela del territorio e della risorsa idrica.
L’approvazione definitiva del Recovery Plan deve avvenire entro il 30 aprile, prima di essere inviato alla Commissione Europea che esprimerà il suo parere a giugno.
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Trasporto più sostenibile
Nel nostro caso, la cifra del Recovery Plan che ci interessa di più riguarda i 23,78 miliardi che verranno investiti per energia rinnovabile, idrogeno, rete e mobilità sostenibile. Una mobilità sostenibile, infatti, riguarda anche trasporti pubblici e locali meno inquinanti, ma anche migliori per la vita delle persone, quindi più veloci, con corse più frequenti. È per questo che l’idea è quella di realizzazione di 570 km di piste ciclabili urbane e metropolitane e circa 1.250 km di piste ciclabili turistiche, oltre a rinnovare il trasporto pubblico, la flotta di bus e treni e sviluppare una migliore rete infrastrutturale di ricarica elettrica pubblica.
Auto elettriche e colonnine di ricarica
Abbiamo detto di come l’investimento passi attraverso l’aumento di auto elettriche e colonnine di ricarica. Una mobilità basata su veicoli elettrici è al momento un miraggio, ma ci sono degli obiettivi prefissati da rispettare e per i quali si stima siano necessari 31.500 punti di ricarica rapida pubblici.
Lo sviluppo dell’idrogeno
Anche l’idrogeno riveste un ruolo piuttosto importante ed è per questo che dei 750 milioni di euro stanziati dal PNRR, 230 verranno investiti per la realizzazione di 40 stazioni di ricarica d’idrogeno per il trasporto stradale e 300 per la sperimentazione nel trasporto ferroviario.
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