L'attesa è finita, la Mercedes EQS è arrivata. La prima “vera” ammiraglia elettrica della Stella a tre punte. Talmente tecnologia e ingegnerizzata da essere provvista di ben 350 sensori. Alcuni preposti a monitorare il battito di ciglia del conducente. Il futuro per il marchio tedesco è appena cominciato, ma soprattutto è l'inizio della nuova era di EVA, ovvero il pianale modulare che in quel di Stoccarda hanno elaborato per dare libero sfogo alla loro voglia di elettrico. Piattaforma che nel giro di breve darà i natali pure alla EQE e ad un nuovo Suv.
Non teme i lunghi viaggi
Della EQS si è già detto molto. Il dato che sicuramente ha lasciato tutti (o quasi) basiti è l'autonomia dichiarata: 770 km. L'ansia da ricarica con un range di tale portata dovrebbe definitivamente sparire. Il valore, che fa riferimento al ciclo combinato omologato secondo lo standard WLTP, è relativo alla versione 450+ di EQS. Ovvero quella equipaggiata di un solo motore elettrico e dell'accumulatore più capace, da 107,8 kWh. In realtà di EQS c'è pure la versione 580 4MATIC che, come si evince dal nome è provvista di trazione integrale – perché i motori sono due – e c'è pure un altro pacco batterie da 90 kWh. Gli accumulatori così come i layout della trazione sono perfettamente interscambiabili, nel senso che la 450+ potrà essere provvista pure di batteria da 90 kWh.
Slanciata e aerodinamica
Ma prima di entrare nel dettaglio tecnico, è doveroso soffermarsi su quello estetico. L'ammiraglia tedesca supera abbondantemente i 5 metri di lunghezza (5,22 per l'esattezza), ma la linea così slanciata e il baricentro basso le hanno consentito di realizzare un nuovo record per la categoria: un Cx di appena 0,20. Il frontale definito dall'abituale black panel dei modelli EQ può essere corredato di gruppi ottici anteriori con tecnologia Digital Light con risoluzione di 2.6 milioni di pixel. La vista laterale si completa con cerchi da 19 a 22 pollici. L'efficienza aerodinamica va di pari passo con la riduzione del rumore. Non sono un derivato dello stile, ma di una serie di innovazioni tecniche che di fatto “isolano” l'ammiraglia EQS dal resto del mondo.
MBUX di ultima generazione
Per avere un sentore di cosa ci attende in futuro bisogna dare uno sguardo agli interni. Il maxi schermo da 144 cm, è in realtà formato da tre display distinti. Il primo, quello fronte guidatore, è adibito sostanzialmente alla strumentazione (12,3 pollici). Il secondo, al centro, fa riferimento all’apparato multimediale e ai comandi secondari (17,7 pollici Oled). E poi c’è il terzo dinanzi al passeggero (12,3 pollici Oled). In opzione è disponibile un Head-Up Display dalla diagonale record di 77 pollici, integrato pienamente con le specifiche della realtà aumentata. E se in tempo di pandemia la purificazione dell'aria è un mantra condiviso e necessario, la nuova EQS mette sul piatto il filtro HEPA (High Efficiency Particulate Air). Ha un livello di filtrazione tale da intrappolare anche l’anidride solforosa e gli ossidi di azoto e ha pure la certificazione “OFI CERT” ZG 250-1 per quanto concerne virus e batteri.
Tanta tecnologia che si traduce in tanto peso. E per contrastare i chili di troppo, oltre a soluzioni come le sospensioni pneumatiche, la nuova EQS è provvista di serie di retrotreno autosterzante. Di serie l'angolo di sterzata arriva sino a 4,5 gradi. Ma in alternativa, è possibile ordinare l’asse posteriore sterzante con un angolo di sterzata fino a dieci gradi. La cosa interessante, nel caso in un primo momento tale accessorio non venga ordinato, è che è possibile farlo successivamente. Ma non serve intervenire fisicamente per modificare l'asse, ma basta un aggiornamento via web (OTA, over the air) per cambiare le specifiche dell'assetto. Così la connettività non è solo funzionale alle attività legate all'infotainment o alla ricarica, ma in grado di mutare un aspetto tecnico dell'auto.
Tutto sotto controllo
Dicevamo poc'anzi degli accumulatori e, in ultima battuta della connettività. L’innovativo software di gestione della batteria, sviluppato internamente, consente aggiornamenti via etere (OTA). In questo modo il sistema di gestione dell’energia rimane aggiornato per tutto il ciclo di vita.
L’EQS può essere caricata fino a 200 kW nelle stazioni di ricarica rapida con corrente continua. Mentre dalle colonnine (o wallbox) in corrente alternata, può assorbire sino a 22 kW. Il sistema Mercedes me Charge da accesso ad una rete con 500.000 punti in 31 paesi, di cui oltre 200.000 in Europa. Con IONITY Unlimited, tutti i clienti europei Mercedes me Charge possono utilizzare gratuitamente la rete di ricarica rapida per un anno.
Ma una volta in ricarica quanto ci vuole? Se è plausibile avere accesso a colonnine che consentano alla batteria (da 107,8 kWh) di assorbire 200 kW, 38 minuiti dovrebbero essere sufficienti per una ricarica completa. In corrente alternata la potenza assorbita scende a 22 kW. Il modello 450+ sviluppa 245 kW di potenza, mentre la 580 4Matic arriva a quota 385. Nel prossimo futuro arriverà una variante sportiva AMG da 761 CV.
L'attenzione al risparmio energetico è dettata anche dal sistema di recupero di energia in frenata. Raggiunge un picco massimo di 290 kW sulla versione a quattro ruote motrici e di 186 kW sulla trazione posteriore. Chi siede al volante può impostare tre livelli di recupero di energia e le modalità della funzione di “veleggiamento” tramite le leve del cambio al volante.