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Renault, compatta elettrica dopo Zoe e citycar

L’idea di una Renault elettrica destinata al segmento compatto è un progetto al quale lavorare in prospettiva. Questione di tempi, quelli giusti, per essere competitivi. Si legge, soprattutto, con la necessità di un abbattimento dei costi per kilowatt/hora dei pacchi batterie. Eric Feunteun, direttore del programma di elettriche Renault, non ne fa mistero.

Il modello centrale, al momento, per il marchio in Europa, sul fronte elettrico, è e resta la Zoe. Al rinnovamento si lavora da tempo, con i muletti immortalati su strada nel tradizionale percorso di sviluppo.

NUOVA ZOE PER COMINCIARE

Il passo successivo a una generazione rivista che dovrebbe arrivare nel 2020, sarà l’estensione dell'elettrico nel segmento inferiore, una piccola citycar. Segmento A dove la collaborazione tecnica odierna tra Mercedes e l’Alleanza Renault-Nissan ha prodotto i progetti Twingo e smart forfour. Fronte da seguire per gli sviluppi elettrici possibili.

Intervistato da AutoExpress, Feunteun rinvia a una fase successiva l’introduzione di una berlina di segmento C, una sorta di Megane a batterie, per individuare la tipologia di prodotto in questione. La competitività passerà dalla capacità di realizzare un progetto dal prezzo accessibile, che non sconfini nel premium (in foto, il concept Renault Symbioz 2). Per riuscirci, sarà cruciale la riduzione (costante e progressiva) dei costi da sostenere per i pacchi batterie.

I VANTAGGI DI UN ELETTRICO SU MISURA

Il 2022 potrebbe essere l’orizzonte giusto per immaginare la presentazione di un’elettrica con tali caratteristiche, che nascerà su una piattaforma dedicata e condivisa tra i altri marchi dell'Alleanza. 

Se l’adozione di architetture “ibride”, nel senso della versatilità in materia di installazione di diverse motorizzazioni (termico, ibrido, elettrico) ha i propri pregi, anzitutto sul fronte della produzione, un’architettura dedicata alle elettriche consente di sfruttare appieno i vantaggi tecnici dei motogeneratori elettrici dagli ingombri nettamente inferiori, tanto da valere un segmento differenza, in tema di ingombri esterni in rapporto allo spazio disponibile a bordo.

Riuscire, con dimensioni da berlina compatta, a offrire uno spazio a bordo equiparabile a quello di un modello di segmento D.