Attivare la leva del prezzo per creare un movimento di rapida diffusione dell’elettrico, più e prima ancora del costante e continuo incremento dell'autonomia di marcia, potrebbe essere una scelta premiante. E Volkswagen è indicata prossima a compiere tale passo, con una I.D. d'accesso che, dovesse mantenere le promesse riportate dall’agenzia Reuters e dall’agenzia Bloomberg, potrebbe giocare il ruolo di game-changer.
Meno di 20 mila euro per guidare una vera auto elettrica a batterie, se il piano ha la concretezza riportata dalla fonte interna al gruppo citata dalle due agenzie di stampa si verificherà il prossimo 16 novembre, data della riunione del board che dovrebbe deliberare il quinto modello I.D., visto che dal 2020 sappiamo già arriveranno la berlina compatta 5 porte, il suv I.D. Crozz, la berlina media prospettata da I.D. Vizzion Concept e, in una fase successiva, nel 2022, il van I.D. Buzz.
Circolano già anche i nomi dei prodotti di serie di tali show car, da I.D. Neo per la berlina due volumi a I.D. Aero per la tre volumi di segmento Passat. Ma a interessare maggiormente è il progetto dell’entry level su piattaforma MEB, quella delle elettriche del gruppo, in grado di garantire sinergie (leggi risparmi) tra i vari brand sotto l’ombrello Volkswagen.
Rendere competitivo l’elettrico prezzandolo come un Diesel, se per la berlina compatta si guarda alla soglia dei 23 mila euro, sempre secondo fonti d’agenzia, per il prodotto d'ingresso, più piccolo per dimensioni e con carrozzeria crossover, sul quale dovrà pronunciarsi il Consiglio di sorveglianza Volkswagen, si vocifera di un listino da 18 mila euro.
Come abbattere il fattore prezzo? Per un’architettura modulare unica, il passaggio logico (e necessario) potrebbe interessare il pacco batterie modukare: più autonomia, più kilowattora, vogliono dire un costo superiore.
Così, un’elettrica cittadina, priva dell’autonomia di marcia da 500 km che sarà sui modelli di punta, piuttosto con un adeguato range per la mobilità quotidiana (330 km quelli prospettati nella specifica base delle batterie destinate alla piattaforma MEB) ma competitiva sul prezzo di listino rappresenterebbe un colpo interessante. I volumi produttivi di tale modello si attesterebbero sui 200 mila esemplari l’anno.
Volkswagen, l'offensiva elettrica si chiama MEB
Consiglio di sorveglianza all’interno del quale ha un peso rilevante la componente della rappresentanza dei lavoratori, che dovrà esprimersi sui livelli occupazionali prospettati per gli stabilimenti oggi impegnati sulla produzione di auto con motore termico e destinati alla conversione e produzione della gamma elettrica I.D. Si tratta di Emden, Zwickau e Hannover, rispettivamente al centro delle discussioni per produrre la berlina media, la compatta e il van I.D. Buzz.