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Aston Martin Valhalla, che ne penserà Newey?

Valkyrie fu un'idea pensata e progettata da Adrian Newey. Aston Martin Valhalla sarà il modello che "accoglierà" il geniale progettista in arrivo nel team di Formula 1 nel 2025.

Dopo 4 anni di sviluppo, passati anche da vicissitudini e interrogativi tecnici, come la possibilità di montare un motore altro, diverso, dal V8 Mercedes-AMG, ecco una supercar ibrida plug-in da oltre 1 milione di euro. Al cambio attuale, convertendo le 850 mila sterline, personalizzazioni escluse.

Aerodinamica attiva

Non siamo ai concetti aerodinamici estremi prodotti sulla Valkyrie ma l'impianto tecnico proposto da Aston sulla Valhalla ha comunque i suoi punti chiave che dettano anche stile e tecnica. Sviluppa ben 600 kg di carico già a 240 km/h, costante fino ai 350 orari della velocità massima (autolimitata). Lo fa attraverso un'aerodinamica attiva, sia sullo splitter che sull'ala posteriore, così da bilanciare il carico tra avantreno e retrotreno in ogni configurazione e arco di velocità.

In modalità Race è un'ala mobile che grazie ai due supporti lavora 25,5 cm più in alto. Una configurazione favorevole alla produzione di maggior carico, essendo investita da aria più pulita rispetto al profilo integrato alle forme della carrozzeria. Non mancano né il DRS tantomeno la funzione aerofreno, coordinata dalla gestione elettronica della dinamica del veicolo integrata. Opera in tutte le 4 modalità d'uso della Valhalla e gestisce aerodinamica, motore, sospensioni, freni.

Motore V8 AMG "ritoccato"

Il cuore della "piccola" Valkyrie, tuttavia, è nel Powertrain. In numeri, abbiamo 1.079 cavalli e 1.100 Nm di sistema, composto dal V8 4 litri twin turbo (a 3 bar di pressione di sovralimentazione) made in AMG. È sostanzialmente diverso, tuttavia, dal V8 impiegato su DBX, Vantage e DB12. Lo è per l'albero motore con perni di manovella a 180 gradi e per la presenza del carter secco. 

Dalla parte termica arrivano 828 cavalli, ai quali si aggiungono 251 cavalli dai tre motogeneratori elettrici. Uno è integrato sul cambio doppia frizione 8 marce, due sono posti sull'avantreno. Entrambi del tipo a flusso radiale, si caratterizzano per assolvere una serie di funzioni.

Anzitutto, il torque vectoring sull'asse anteriore, poi, le manovre in retromarcia e la guida in modalità elettrica pura. Sono solo 14 chilometri, con velocità massima limitata a 140 km/h. Comunque un supporto per attraversamenti urbani a consumo zero di carburante, per quel che può contare.

Le prestazioni e il peso

La Valhalla accelera in 2,5 secondi sullo 0-100 km/h e nonostante l'elettrificazione a 400 volt (Aston non ha ancora rivelato la capacità del pacco batterie), la massa si attesta a 1.655 kg, favorita da un telaio monoscocca in carbonio. Sui telai supplementari in alluminio sono installate le sospensioni, anteriori con schema push Rod e ammortizzatori (Bilstein DTX adattivi) posizionati sul telaio e non tra i braccetti. Questo fa sì che i flussi d'aria intorno al vano ruota risultino puliti e in grado di energizzare la fiancata, lavorando in un'ottica di incremento del carico e riduzione del drag. Il corpo vettura misura 4,72 metri in lunghezza per 1,16 appena di altezza, a fronte di 2,01 metri in larghezza e un passo di 2,76 metri.

Ne verranno prodotte solo 999 di Aston Martin Valhalla e le prime consegne ai clienti sono previste nel corso del secondo trimestre del 2025.