Quale dei tanti problemi che stanno affliggendo il Gruppo Stellantis ha accelerato la scelta di Carlos Tavares per “consigliargli” di dare dare le dimissioni ad un anno dalla data che era stata annunciata? Dimissioni date di sua spontanea volontà o “invitate”. Leggere differenze che forse non verranno mai svelate e che resteranno all’interno del Consiglio d’Amministrazione del Gruppo. Quello che sappiamo è che ufficialmente “...il Consiglio di Amministrazione, riunitosi oggi sotto la presidenza di John Elkann, ha accettato le dimissioni di Carlos Tavares dalla carica di Chief Executive Officer con effetto immediato”.
Perché Tavares si è dimesso
Secondo le dichiarazioni del Senior Independent Director di Stellantis, Henri de Castries: “Il successo di Stellantis sin dalla sua creazione si è basato su un perfetto allineamento tra gli azionisti di riferimento, il Consiglio e il CEO. Tuttavia, nelle ultime settimane sono emerse vedute differenti che hanno portato il Consiglio e il CEO alla decisione di oggi” appare chiaro che la scelta sia dovuto a forti divergenze interne. Stellantis aveva già comunicato in ottobre che aveva iniziato il processo per sostituire a fine mandato, all’inizio del 2026, l’AD. Ora il Consiglio d’Amministrazione deve pensare al sostituto e ha comunicato che verrà nominato entro la prima metà del 2025 aggiungendo che nel frattempo sarà istituito un nuovo comitato esecutivo ad interim, presieduto da John Elkann.
Le critiche maggiori
Negli ultimi mesi le critiche a Tavares sono state pesanti e provenienti da diverse parti. Investitori, concessionari e sindacati sono stati critici nei confronti di Tavares e a questi si è aggiunto il calo delle vendite e alcuni brand senza novità o con modelli sbagliati. Anche in Italia il braccio di ferro con il Governo e la sospensione della produzione di vetture di punta, oltre alla continua messa incassa integrazione di molti stabilimenti non ha giovato alla figura del manager portoghese. Tavares nell’ultimo periodo ha promesso soluzioni e si è mosso per sostituire il suo capo finanziario e altri dirigenti, ma nonostante questo la quota di mercato dei brand Stellantis ha continuato a diminuire nei principali mercati, alimentando preoccupazioni sulle prospettive a lungo termine del brand automobilistica. Situazione che ha fatto crollare negli ultimi 12 mesi del 38% le azioni di Stellantis.
Chi sarà il sostituto di Tavars
Carlos Tavares, prima di atterrare in Stellantis, ha avuto in Renault , come maestro nella gestione delle Case auto, il discusso ex responsabile del gruppo nippo francese Carlos Ghosn. Da Ghosn ha imparato a come ridurre i costi di produzione delle vetture e proprio per questa abilità ha impressionato a lungo gli investitori di diversi brand. Operazioni che ha portato avanti anche in Stellantis con le piattaforme multienergia perfette per tutti i brand del Gruppo con una sinergia su diversi modelli. Le spine nel fianco di Tavares, e ora di Elkann, sono certamente l’andamento del mercato ma anche quei brand dove sono stati fatti errori come Maserati e Fiat e su alcuni mercati come quello Statunitense. Ora il “toto scommesse” sul nuovo AD di Stellantis sono aperte…
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