Il designer indipendente italiano Marco Maltese ha creato una reinterpretazione digitale della Lamborghini Bravo, concept iconico del 1974 sviluppato su base Urraco e disegnato da Marcello Gandini per Bertone. Con alcuni render, Maltese rende omaggio al genio del design italiano (autore di icone come Lancia Stratos, Lamborghini Countach e Miura) unendo elementi nostalgici e moderni, immaginando come potrebbe essere oggi la coupé di Sant’Agata Bolognese.
Lamborghini Bravo, la storia
La Lamborghini Bravo originale debuttò al Salone di Torino del 1974. La concept car, una coupé su base Urraco, resta una deun’esibizione audace dello stile a cuneo tipico di Gandini. Dotata di un motore V8 da 3.0 litri capace di erogare 300 cv, la supercar rimase un esercizio di stile senza mai entrare in produzione. Oggi, grazie al lavoro di Maltese, la Bravo rivive come tributo alla straordinaria eredità di Gandini, tristemente scomparso nel marzo 2024.
Tra passato e futuro
Il concept digitale di Maltese si basa sulla struttura della Lamborghini Aventador, con un telaio monoscocca in fibra di carbonio e proporzioni in linea con quelle delle sportive attuali. A livello tecnico, il designer ha immaginato la Bravo con il leggendario motore V12 da 6.5 litri dell’Aventador, privo di elettrificazione, per rimanere fedele alla tradizione dei motori termici puri. Il design riprende molti tratti distintivi dell’originale: le numerose prese d’aria sul cofano e sul retro, le linee aggressive dei parafanghi posteriori e la cintura nera che separa visivamente la carrozzeria. Presenti anche i fari a scomparsa, anch’essi reinterpretati in chiave moderna per rispettare le normative di sicurezza odierne. Al posteriore, infine, spiccano due terminali di scarico triangolari, ala attiva a scomparsaa e sottili luci Led, che creano un perfetto equilibrio tra passato e futuro.
Interni minimalisti e raffinati
L’abitacolo immaginato da Maltese mantiene l’essenza del progetto originale degli anni ’70, senza inutili esagerazioni di stile. Sedili fissi rivestiti con materiali vintage si integrano in un cruscotto minimalista che integra un display a tutta larghezza per la strumentazione. Il sistema di infotainment, gestibile da un tablet, è abbinato a pochi pulsanti sul volante, eliminando qualsiasi elemento superfluo.