Tredici marchi (più la divisione veicoli commerciali Stellantis Pro) e i diritti di vendita fuori dalla Cina su Leapmotor. La galassia Stellantis è multiforme e ampissima e vive un 2024 difficile, con risultati finanziari negativi nel primo semestre, il riposizionamento degli obiettivi sull'anno fiscale e, nel terzo trimestre del 2024, paga dazio sui volumi di vendita negli USA per il processo di riduzione delle scorte di veicoli.
La sostenibilità (ergo la permanenza) dei marchi all'interno del Gruppo passa, per dirla con le parole di Carlos Tavares dei mesi scorsi, dalla capacità di generare profitti. Parole che portarono, la scorsa estate, a interrogarsi sul futuro di diversi brand, a cominciare da Maserati. Poi le garanzie sul marchio modenese, a dispetto di rumours che ne indicavano la possibile cessione: è e resterà in Stellantis.
Piano industriale finanziato fino al 2030
Concetto ribadito in occasione del Salone di Parigi, dove però l'a.d. uscente - cesserà dall'incarico nel gennaio 2026 - ha detto anche altro, relativamente alla composizione del Gruppo.
"Valuteremo la prestazione di ogni marchio a circa due terzi del percorso verso il piano Dare Forward 2030, quindi potente aspettarvi delle decisioni tra due-tre anni", riporta Automotive News Europe.
"Finora abbiamo rispettato i nostri impegni, abbiamo già lanciato l'architettura STLA Medium che ha debuttato con Peugeot 3008 e, quando è stato necessario, abbiamo riprogrammato alcuni lanci di prodotto per la variabilità delle condizioni. Però, non ne abbiamo cancellato nessuno".
Alfa Romeo e Maserati, i modelli in arrivo
Lo scenario che attende tra il 2026 e il 2027 i brand negli ultimi anni più discussi, prevede una serie di novità di prodotto, tra cui il debutto dell'architettura STLA Large.
È il caso di Alfa Romeo e il progetto di grande suv di segmento E (prospettato per il 2027), prima però arriveranno le nuove generazioni di Stelvio (2025) e Giulia (2027). In casa Maserati è previsto il nuovo Levante, con un lancio ancora distante, sul 2027 e una proposta esclusivamente elettrica.
Alfa Romeo e Maserati riunite, dopo il recentissimo rimpasto nel management del Gruppo, sotto la medesima figura di amministratore delegato, Santo Ficili che rileva la carica da Jean-Philippe Imparato in Alfa e Davide Grasso in Maserati.