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Stellantis avvia la ricerca del nuovo a.d. dopo Carlos Tavares

Arriverà una soluzione interna al gruppo o, piuttosto, il dopo Tavares, per Stellantis, sarà in un a.d. proveniente da un'altra esperienza? Il percorso di "scouting" è iniziato, per individuare la figura che dal febbraio 2026 potrebbe rilevare il ruolo di amministratore delegato del Gruppo.

L'anticipazione arriva da Bloomberg e, in casa Stellantis, si è puntualizzato come il processo abbia tempi lunghi per individuare la figura migliore e che lo stesso Tavares potrebbe trovare conferma nella posizione che ricopre dal 2021.

Valore azionario quasi dimezzato

La pressione sul manager portoghese, frutto dell'andamento dei marchi sul mercato statunitense, è tale da immaginare come improbabile una conferma. Serve una svolta nei risultati di vendita negli USA, che hanno impattato in modo molto negativo sulla performance del primo semestre del 2024 di Stellantis.

Il calo del valore azionario, con la chiusura poco sopra i 15 dollari ad azione il 23 settembre a New York, è netto se paragonato ai 29 dollari di quotazione dello scorso 18 marzo. Risultati invisi a Exor, azionista di maggioranza al 15,16% in Stellantis, che esprime la presidenza di John Elkann.

Tavares non rischia una sostituzione anticipata rispetto alla scadenza contrattuale del gennaio 2026, questa la "rassicurazione" in una fase di apertura della ricerca di un sostituto.

Il nodo della crisi in America

Stellantis vive una fase di tensione con le parti sociali sia in Italia che negli USA. Mercato nordamericano dove la rete di concessionarie ha lamentato una strategia orientata alla profittabilità nel breve periodo che, nella posizione espressa nei mesi scorsi dai dealers al Gruppo, ha portato i marchi Jeep, Chrysler, RAM e Dodge a un declino dovuto a più fattori. Dall'eccessivo stock di modelli datati al decadimento qualitativo dei prodotti. 

Timidi indizi di recupero si sono letti nei risultati delle vendite in agosto, negli USA. Segnali insufficienti per i dealer, che vorrebbero un'accelerazione degli investimenti da parte di Stellantis per una maggiore varietà dell'offerta di prodotto e allestimenti rispetto all'invenduto da collocare.

Lavoro, situazione calda in Italia

Se la crisi Oltreoceano è la priorità assoluta che Tavares e la responsabile dell'area Finanza, Natalie Knight, devono risolvere entro fine anno - un incontro del CdA è previsto il 9 e 10 ottobre, per valutare il piano delineato e mirato a risollevare l'andamento sul mercato nordamericano -, in Europa non mancano temi altrettanto caldi.

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A cominciare dalle vicende legate ai siti produttivi in Italia e ai livelli occupazionali. Il contesto continentale è di crisi dell'auto e dei produttori europei. Uno scenario che, visto dall'Italia, registra le accuse delle sigle sindacali, con la posizione della Fiom a evidenziare un calo del 30% della produzione auto nel Paese, dove Stellantis è l'unico grande player automobilistico. Inoltre, i segnali negativi del ricorso agli ammortizzatori sociali anche su siti produttivi finora estranei a fasi di crisi e, da ultimo, la contestata strategia di incentivazione all'esodo dei dipendenti.