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Emissioni CO2, De Meo invoca flessibilità: rischio multe per 15 miliardi

Ottenuta la profonda revisione della normativa Euro 7 nella sua applicazione finale, rispetto al netto inasprimento delle emissioni prospettato dalla prima formulazione in sede europea, i costruttori sollevano il tema degli obiettivi 2025.

Si parla di emissioni inquinanti medie di CO2, relative ai modelli effettivamente venduti sui mercati europei. Nel 2025, questo valore medio dovrà attestarsi non oltre i 94 g/km, mentre nel 2024 la soglia è di 116 g/km. Se dopo i primi sei mesi dell'anno vi sono già costruttori in difficoltà nel rispettare l'obiettivo 2024, verso il 2025 lo scenario è a dir poco critico.

De Meo, a rischio la produzione di auto termiche

"Se le elettriche restano al livello odierno, l'industria europea dell'auto potrebbe dover pagare 15 miliardi in multe, oppure, rinunciare alla produzione di oltre 2,5 milioni di veicoli", commenta Luca De Meo, intervistato a France Inter Radio. De Meo, a.d. del Gruppo Renault nonché presidente dell'Acea.

Il punto cruciale è la domanda debole di auto elettriche, in un mix di vendite che ne ha disperatamente bisogno per centrare l'obiettivo di emissioni medie di CO2. Da un report Dataforce, per rientrare nei limiti della normativa, con un mix di vendite al 44% da auto benzina e 19% di modelli diesel, è necessaria una quota del 14% di modelli PHEV e ben il 23% di vendite con proposte elettriche. Viceversa, una soluzione alternativa può essere un'offerta al 19% di motorizzazioni benzina, al 55% con modelli ibridi, 10% di PHEV e 13% di elettriche.

La richiesta di flessibilità nell'applicazione delle norme

"La rapidità dell'incremento della diffusione dell'elettrico è dimezzata rispetto a quanto avremmo bisogno per realizzare gli obiettivi che ci metterebbero al riparo dal dover pagare multe.

Tutti parlano del 2035, tra 10 anni, dovremmo parlare del 2025 perché stiamo già facendo fatica. Abbiamo bisogno che ci venga concessa un po' di flessibilità. Fissare scadenze e multe, senza riuscire a renderle un po' più flessibili, è qualcosa di molto, molto pericoloso", ha aggiunto De Meo.

Le emissioni medie di CO2 dei Costruttori

I 15 miliardi potenziali di multe in cui potrebbero incappare i produttori europei sono legati alle sanzioni previste dalla normativa europea. Nel 2025, le multe varranno 95 euro per ogni g/km di emissioni di CO2 oltre la media stabilita (94 g/km), moltiplicato il volume di auto vendute. Il Gruppo Renault, nella forma dell'alleanza con Nissan e Mitsubishi, nei primi sei mesi dell'anno si è posizionato a 114 g/km di emissioni medie di CO2. 

Il taglio della produzione di cui parla l'a.d. Renault è un'alternativa concretamente attuabile, necessario per far incidere maggiormente la quota di elettriche vendute sul totale dei volumi. Insomma, realizzare grandi volumi diventa controproducente se nel mix non hai le alimentazioni "giuste" per ridurre ulteriormente le emissioni.

Altra via destinata a tornare d'attualità, dopo gli accordi raggiunti tra costruttori nel 2021, la vendita di crediti green da parte di Costruttori di auto elettriche a Gruppi che necessitano di abbattere la media di CO2.

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