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Byd raddoppia in Turchia, produzione dal 2026

Dopo Stellantis, Pirelli, Hyundai, Ford - solo per dire di alcuni - anche Byd produrrà in Turchia. L'anticipazione da fonti vicine al governo di Ankara, riportate dall'agenzia di stampa Bloomberg, precede l'ufficialità diffusa dalla tv turca.  L'investimento, per quello che sarà il secondo sito produttivo Byd in Europa o alle sue porte, vale un miliardo di dollari.

La provincia di Manisa è indicata quale zona dell'insediamento, già distretto industriale automobilistico con 200 aziende a operare in quella che è un'area industriale nata nel 1964.

Dopo l'Ungheria, stabilimento che aprirà la produzione tra 2025 e 2026, l'espansione del marchio cinese - colpito da dazi sull'export verso il Vecchio Continente al 17,4%+10% - passa dalla Turchia.

Le discussioni su in interessamento Byd verso la Turchia non sono nuove e un recente incontro tra Erdogan e Xi Jinping ha agevolato le attività commerciali, rimuovendo i prospettati dazi sulle importazioni di auto cinesi nel Paese. 

Sarà da fine 2026 che partiranno le operazioni a Manisa, con Byd che è pronta già da quest'anno a commercializzare in Europa altri marchi, a partire da Denza. Nonché incrementare la presenza di modelli elettrici accessibili nei prezzi. Il tutto, nonostante l'imposizione dei dazi da parte della UE. 

In merito a un incremento della produzione in Europa (la Turchia gode di accordi commerciali che supererebbero il tema dei dazi), Byd ha più volte sottolineato come l'ambizione sia di arrivare a una quota di mercato del 5% sulle elettriche, prima ancora dell'avvio delle operazioni in Ungheria. Allo scorso Salone di Ginevra, i vertici europei di Byd subordinavano la creazione di un secondo sito produttivo al consolidamento delle attività ungheresi. 

Byd è transitata a inizio anno tra le case auto con le quali il governo italiano ha discusso un potenziale investimento per localizzare la produzione nel Paese.