Mirafiori sta per rinascere sotto la stella di Fiat 500. Per oggi pomeriggio, alle ore 17, è infatti previsto un incontro fra Carlos Tavares, CEO Stellantis, e le organizzazioni sindacali dei lavoratori del settore metalmeccanico. Un colloquio in cui sarà messo sul piano di discussione il futuro dello stabilimento, il quale si prepara a diventare dimora di produzione della 500, in tutte le sue versioni, dunque anche ibrida. Ora che sono anche arrivati gli ecobonus, molto attesi da Stellantis per risollevare le sorti degli stabilimenti, l'orizzonte sembra molto più sereno.
Il banco di discussione
Intanto, c'è molta attesa per l'entrata in produzione della 500 hybrid a Mirafiori. L'obiettivo del Gruppo è poi quello di arrivare a costruire almeno 200mila Fiat sul posto, con un impulso significativo che nel frattempo può essere dato dalla sua versione elettrica per via degli incentivi che saranno disponibili dal 3 giugno, e che dovrebbero stimolarne le richieste e, di conseguenza, la produzione.
Ma alla riunione sul banco non ci sarà solo la Fiat e neppure solo Mirafiori. Altri temi cardini che saranno affrontati riguarderanno il quarto modello che si dovrebbe affiancare alle nuove Giulia, Stelvio e Grecale. Non solo, spostandoci a Melfi, i sindacati premono per capire quale sarà l'auto che prenderà il posto della Opel, non più presente nei loro programmi, e quale invece sarà messa accanto alle due DS, Lancia e Jeep. E ancora si discuterà su quale sarà il futuro di Pomigliano dopo il 2027. Molti argomenti, ognuno di questi di rilevante importanza, che inciderà sul destino delle fabbriche e, ovviamente, delle vetture. Per il momento, però, fra tutte queste cose, una è certa: Mirafiori non chiude. Anzi, è pronta a tornare alla carica più forte di prima.
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