Il presidente statunitense Joe Biden ha annunciato un aumento dei dazi sulle auto elettriche provenienti dalla Cina, portandoli da un 25% attuale a quasi il 100%. L'obiettivo della decisione è quello di proteggere l'industria emergente dell'energia pulita americana dalla "competizione" dei produttori cinesi.
Attenzione alle questioni diplomatiche
Già in precedenza, quando Donald Trump (mai stato un fan delle auto elettriche) era a capo del Governo, gli USA avevano minacciato un aumento dei dazi fino al 60% sulle importazioni cinesi. La scelta dell'incremento delle imposte, sta preoccupando non poco sul fronte diplomatico, con possibili ripercussioni sulle relazioni tra Stati Uniti e Cina, che già si trovano sotto pressione a causa di questioni geopolitiche. Anche l'Europa sta valutando misure simili, mentre per le aziende cinesi coinvolte potrebbe essere necessario rivedere le proprie strategie di mercato per affrontare questa nuova questione. L'introduzione di dazi più elevati rappresenta infatti un problema significativo nelle relazioni commerciali del settore dell'energia pulita, con implicazioni che vanno oltre i confini di Stati Uniti e Cina.
Non solo auto elettriche, ma anche i loro componenti e le batterie, i quali saranno tassati fino al 25% (ora sono al 7,5%). Le batterie agli ioni di litio per le auto non elettriche saranno colpite dallo stesso incremento dal 2026.
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