Il lago Balaton è considerato come il mare dell’Ungheria, una nazione che ai suoi confini non conosce altro che terraferma in ogni direzione. Sulle sponde del lago si sviluppa così quella che potrebbe essere un po’ come la riviera adriatica per i magiari. Che ora si arricchisce di una nuova e importante attrattiva, il circuito del Balaton Park.
Disegnato da Ferenc Gulàcsi, il circuito del Balaton Park misura 4.115 metri ed è stato battezzato il giorno prima dell’inaugurazione ufficiale da Giancarlo Fisichella al volante di una Ferrari Purosangue. Un ruolo importante nella gestione del circuito e dei rapporti internazionali è svolto da Gianpaolo Matteucci, manager romano che segue alcuni giovani piloti ed è stato al fianco proprio di Fisichella per gran parte della sua carriera, non solo in F.1.
Grandi aspettative
L’investimento di un gruppo di imprenditori guidati dal presidente Chanoc Nissan y ha infatti permesso la realizzazione di quella che è la prima pista di alto livello in Europa dopo il lancio dell’Autodromo dell’Algarve a Portimao in Portogallo.
Vicino al lago Balaton è stata così individuata la sede ideale per un impianto che in teoria potrebbe ospitare persino il Gran Premio di F.1. E che è dotato di barriere che hanno permesso di omologarlo pure per le corse motociclistiche. La nuova pista ungherese offrirà l’opportunità di organizzare gare ma anche di svolgere test e manifestazioni, con la Porsche che per esempio ha già prenotato il circuito in esclusiva per una quarantina di giorni.
Le tribune permanenti possono ospitare sino a 10.000 spettatori con l’opzione di aggiungere altri 110.000 posti a sedere con ulteriori tribune temporanee.
Un’impresa che nel vecchio continente è divenuta particolarmente difficile con le sempre più pressanti limitazioni in materia di ecologia e limitazione dei rumori. Sono ostacoli che, per esempio, hanno reso impossibile materializzare una pista in Svizzera nonostante sia finalmente caduto il veto alle gare automobilistiche in circuito che durava dalla tragedia di Le Mans del 1955.
Quello che offre Balaton Panrk
Le infrastrutture non mancano, con 3 aree paddock che si estendono su una superficie di 40.000 metri quadrati, 48 box, salette con aria condizionata e un hotel a quattro stelle con 127 camere che si affaccia sulle ultime curve che portano al traguardo. C’è persino un aeroporto ideale per il traffico dei velivoli privati e comunque un’ubicazione con uscita preferenziale dall’autostrada che attraversa l’Ungheria dal confine austriaco a Budapest. La vicinanza con il lago Balaton offre ulteriori possibilità a chi vuole anche trascorrere dei giorni di vacanza o comunque dare alternative alla pista ai membri della famiglia meno interessati al seguito.