L'epilogo era ampiamente previsto, sin dall'annuncio dell'acquisizione da parte di Toyota dell'impianto di Kolin, Repubblica Ceca. Ora, la produzione di Citroen C1 è giunta al capolinea.
Modello figlio di un progetto a più mani, che coinvolse PSA e Toyota e diede vita nel 2005 alla joint venture dalla quale sono nate Aygo, C1 e Peugeot 107/108, il futuro riserverà altro ai marchi del Gruppo Stellantis che non un rilancio sullo schema adottato con le tre "sorelle".
Citroen Ami o il salto C3
Citroen presidia il segmento B con l'utilitaria C3 e offre una proposta di mobilità per gli spostamenti in ambito urbano con l'elettrica Ami. Parliamo evidentemente di una microcar per dimensioni, 2,41 metri non possono garantire la funzionalità di una citycar ordinaria come C1, da 3,46 metri, quattro posti e un bagagliaio sufficiente alle necessità di tutti i giorni. In compenso, l'omologazione quadriciclo consente di guidare la Ami con la patente AM. È elettrica e apre le porte dei centri urbani.
Case e citycar
Il "che fare" interessa svariati marchi fino a oggi presenti nel segmento A. C'è chi si è impegnato con nuove forze e sempre sul versante di una proposta con motore benzina, vedi Toyota Aygo X.
C'è chi andrà a ristrutturare l'intera proposta nei segmenti A e B, come nel caso di Fiat, in casa Stellantis con i fari puntati su di sé per le importanti novità in arrivo nei prossimi 24 mesi.
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Poi c'è la proposta di un elettrico dai prezzi aggressivi, merito degli incentivi sul mercato italiano, e con una carrozzeria da citycar vera, qual è Dacia Spring. Un panorama più che mai variegato.
C'è chi sta temporeggiando, come Volkswagen dopo una formula simile a quella percorsa da C1/108/Aygo, interpretando la materia con Seat Mii, Skoda Citigo e Volkswagen up!: quest'ultima resiste in forma elettrica, le varianti termiche sono state accantonate.
Il segmento A quale porta d'accesso alla mobilità, nel quale il fattore prezzo resta fondamentale, pur con proposte basiche nella dotazione. Elementi in sofferenza quando abbinati all'elettrico, per i costi inevitabilmente superiori della tecnologia.
In questo scenario, Citroen C1 è giunta al capolinea, dopo 196 mila esemplari venduti in Italia su due generazioni e 16 anni di commercializzazione sul mercato.