Incentivi auto, altra fumata nera. Per ora. Secondo quanto riportato da Milano Finanza, dal ministero dello sviluppo economico era stata avanzata una richiesta di rifinanziare l’ecobonus con 450 milioni di euro. Ma come era anche stato anticipato dalle pagine del quotidiano economico, dal Consiglio dei Ministri non è arrivato l’ok tanto atteso dal settore.
Sostegni ter per bollette e ristori
Come intuibile dalle misure approvare dal decreto Sostegni ter, l’urgenza della politica è stata quella di proteggere i settori più colpiti dalle restrizioni anti-Covid e mettere in atto misure per contenere l’aumento delle bollette. Un contesto che ha lasciato margini di manovra praticamente inesistenti per trovare fondi destinati all’auto.
La partita, però, non è chiusa perché a margine del cdm, il ministro del Mise, Giorgetti, ha dichiarato: “Ora è necessario uno scostamento di bilancio per finanziare nuovi interventi. Dispiace che non sia stata accolta la nostra proposta di sostegno all'automotive per mancanza delle necessarie risorse. Ho chiesto che la misura sia approvata il prima possibile”.
I fondi dovrebbero arrivare comunque
E alla fine, il rifinanziamento dovrebbe arrivare secondo le cifre già proposte, ovvero 450 milioni di euro (ai quali dovrebbero aggiungersi i 32 milioni del fondo sull’usato Euro 6 rimasti nelle casse del ministero dello Sviluppo economico il 31 dicembre 2021) per l’acquisto di vetture con emissioni di CO2 fino a 135 g/km, dunque non solo sulle elettriche e plug-in.
Sconti che dovrebbero essere erogati con il solito schema, ovvero con cifra erogata in maniera progressiva e a seconda della fascia di emissioni, a patto che il prezzo di listino non superi i 40.000 euro. E scadenza del bonus il 31 dicembre 2022.
Insomma, il solito cerotto temporaneo al posto di un intervento strutturale.