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Kalashnikov, dalla Russia con le batterie

Il Kalashnikov "Fa un rumore caratteristico quando ve lo scaricano addosso” diceva il sergente dei Marines Gunny, interpretato da Clint Eastwood. 

Sarà decisamente un altro scenario per le auto elettriche dell’azienda nota per la produzione dello AK-47, il fucile d’assalto più celebre del dopoguerra. Arma tipica nelle truppe regolari dell’ex Patto di Varsavia, di molte altre nazioni e purtroppo di molti terroristi. 

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Kalashnikov, due nuovi mezzi

Ma i tempi cambiano e anche la ditta russa diversifica. In realtà già da qualche tempo. Dopo la Kalashnikov CV-1, goffo concept di wagon elettrica presentato nel 2018, sono stati mostrati due prototipi, un quadriciclo e un triciclo per i quali è cominciato l’iter della omologazione. Nessuna data al momento di entrata sul mercato: sarà commercializzato inizialmente in Russia.

I due veicoli si chiamano rispettivamente Izh UV-3 e UV-4 e ricordano una sorta di Renault Twizy “corazzata”, con un design quasi bellico che non poteva mancare. Rispetto alla quale hanno dimensioni ben diverse.

Il quadriciclo pesante Kalashnikov Izh UV-4 è lungo 3,40 metri (la Twizy 2,33), pesa 650 kg (475 kg la francese) e soprattutto è spinto da un motore elettrico da 68 cavalli, capace di garantire una velocità massima di 80 km/h e un'autonomia di 150 km. La capacità della batteria non è stata comunicata.

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