Guadagna i galloni sul campo, Grandland. È la prima Opel a nascere sulla piattaforma STLA Medium e definisce il design dei prossimi modelli del Marchio.
Una doppietta di prestigio, alla quale va aggiunta la stazza. Con 4,65 metri, 17 centimetri in più della generazione uscente, è la nuova ammiraglia del Marchio tedesco di Stellantis, orgogliosamente assemblata in Germania, per la precisione a Eisenach in Turingia.
Una ammiraglia a ruote alte, che completa il tridente dei Suv con la dinamica Mokka, lunga 4,11 metri, e la polivalente, anche a 7 posti, Frontera, 4,38 metri.
Vista e toccata con mano nell’anteprima milanese, con prezzo ancora top secret, anche se sarà ordinabile a ottobre e in concessionaria a dicembre, Opel Grandland ha sciorinato una bella personalità.
Grandland, una faccia che rivedremo
Lo stile è mutuato dalla concept Experimental, con l’evoluzione del frontale che ora si chiama 3D Vizor proprio per il maggiore sviluppo in profondità. Abbinato al il logo del “blitz” illuminato mentre al posteriore c’è la scritta Opel che brilla di elettricità.
Al contesto si aggiungono i fari Intelli-Lux Pixel HD con oltre 50.000 singoli elementi, che permettono definizione e precisione eccellenti al buio.
All’interno nuova Grandland presenta molto spazio in abitacolo, specialmente per i passeggeri della seconda fila e un bagagliaio dalla capacità di carico da da 550 a 1.641 litri.
La plancia ha uno sviluppo orizzontale, semplice e rigoroso: le bocchette di aerazione laterali sono integrate nelle portiere, regalando una sensazione di grande ampiezza.
Centrato il contrasto tra il piccolo schermo della strumentazione e l’head up display più evoluto che aiuta a mantenere gli occhi sulla strada e il grande monitor centrale da 16 pollici. Restano i comodi testi fisici per le funzionalità più importanti.
Secondo tradizione invece i i sedili certificati AGR, l’ente indipendente di medici posturologi tedeschi, con il plus della funzione brevettata Intelli-Seat in sulle poltrone anteriori. Nella sostanza è una fessura che allevia la pressione sul coccige per un comfort più efficace e duraturo nei trasferimenti più lunghi.
L’architettura STLA Small, oltre ai powertrain ibrido plug-in (autonomia elettrica di 85 km) e mild hybrid 48V ripropone uno schema che sarà simile a quello di Peugeot 3008.
Al vertice la versione con la batteria da 98 kWh e 700 km di autonomia, circa 400 km in autostrada a 130 km/h. Potrà essere ricaricata da colonnina DC dal 20% all’80% in 26 minuti. Ci sarà anche una versione da 73 kWh.
Il DNA tedesco di Grandland è certificato dalla messa a punto dedicata di sterzo, molle, barra stabilizzatrice e dalle sospensioni FSD (Frequency Selective Damping), con ammortizzatori con tecnologia di smorzamento selettivo in frequenza.
I quali garantiscono una risposta confortevole alle alte frequenze, come sui ciottoli o su un tombino, e più pronta alle basse frequenze, con un maggiore contatto sull’asfalto: come nella guida dinamica.
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