Troppi pneumatici fuori regola sulle strade italiane. Preoccupa il risultato della ventunesima edizione della campagna Vacanze Sicure 2024 promossa dalla Polizia di Stato con il sostegno di Assogomma ha visto impegnate su strada decine di pattuglie della Polizia Stradale che nei mesi di maggio e giugno hanno controllato i pneumatici di quasi 10.000 auto sulle nostre strade.
I test sono stati preceduti da una formazione specifica sul tema “Pneumatici e sicurezza stradale” che ha coinvolto centinaia di agenti di tutti i Compartimenti d’Italia.
Quest’anno i controlli si sono concentrati in Basilicata, Calabria, Campania, Emilia-Romagna, Lazio, Lombardia, Umbria, Sardegna e Veneto.
Le pattuglie coinvolte, dotate di opportuna strumentazione, hanno controllato circa 10.000 autoveicoli focalizzando l’attenzione sui pneumatici, quindi verificando innanzitutto la loro rispondenza alla carta di circolazione e la loro conformità/idoneità al Codice della Strada.
Queste le conclusioni:
- Pneumatici lisci: oltre 8 vetture su 100
- Pneumatici: circa la metà delle vetture è equipaggiata in estate con pneumatici di tipo invernale ad alte prestazioni per marcia su neve
- Pneumatici danneggiati visibilmente: circa 6 vetture su 100
- Pneumatici non omogenei: oltre 5 vetture su 100
- Pneumatici non conformi: circa 20 vetture su 100
- Veicoli con pneumatici non conformi e senza revisione: 27 vetture su 100
- Vacanze sicure ha contribuito ad insegnare agli italiani a controllare le gomme
Il trend del pneumatico liscio
I controlli effettuati dalla Polizia Stradale oltre vent’anni fa, fecero emergere il fenomeno del pneumatico liscio, quotandolo in circa il 10% dei veicoli in circolazione. Questa percentuale si ridusse progressivamente fino a toccare il livello più basso nel 2013 con una percentuale media del 2,7%. In un decennio il fenomeno si era ridotto del 73%, da 10 macchine su 100 si era passati a meno di 3 vetture su 100.
A partire dagli anni successivi questa percentuale di pneumatici lisci ha invertito la tendenza e ormai negli ultimi quattro anni si è attestata attorno al 9%.
Purtroppo sulle strade siamo ritornati ai livelli di venti anni fa.
Questo cambiamento in negativo si accompagna a un analogo trend riflessivo o comunque stagnante, del numero degli incidenti stradali e dei morti sulle strade.
Le ragioni di questo mutato indirizzo presumibilmente possono essere riferite ad un calo di attenzione nei confronti della sicurezza stradale ed in questo senso il recente richiamo del Direttore dell’ETSC (European Transport Safety Council), Antonio Avenoso, ai nuovi eurodeputati e Commissari europei ad intervenire con specifici provvedimenti per far sì che le nuove tecnologie presenti sui veicoli di recente generazione siano accompagnate da interventi a favore della manutenzione periodica dei veicoli.
L’assenza di interventi per favorire la manutenzione dei veicoli e la conseguente perdita di potere di acquisto dei consumatori hanno sicuramente avuto diretti effetti solo sul cambio di autovetture ma anche sul cambio dei pneumatici, facendo esplodere il numero dei veicoli che circola con pneumatici lisci.
I pericoli: pneumatici lisci e aquaplaning
Una gomma liscia su fondo bagnato allunga lo spazio di frenata e altera il normale comportamento del veicolo.
Questo perché in caso di pneumatici lisci gli intagli presenti sul battistrada non riescono a svolgere pienamente la loro funzione ovverossia evacuare l’acqua che si trova sul manto stradale.
In caso di profondità di scolpitura del battistrada prossima al limite di usura e di manto stradale allagato si può innescare il fenomeno dell’aquaplaning letteralmente “slittamento sull’acqua”.
In tale situazione il veicolo in movimento galleggia su uno strato d’acqua facendo perdere l’aderenza della gomma all’asfalto con conseguente possibile perdita di controllo del veicolo.
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