Anche dopo 35 anni di onorata carriera e quattro generazioni alla spalle, la Mazda MX-5 è sempre lei, l’inconfondibile icona del piacere di guida che con il restyling 2024 si è affinata ancora di più nell’estetica, nelle dotazioni e soprattuto nella tecnica.
Le novità di design della Mazda MX-5
Le prime novità di questo aggiornamento sono nella parte frontale. Il muso è dotato di nuovi fari a Led che inglobano le luci diurne, tolte dalla parte bassa del paraurti per far posto alle prese d’aria dei freni anteriori. Ridisegnata la griglia, per inglobare il sensore radar più potente per i sistemi di aiuto alla guida, come Cruise control adattivo e la frenata automatica di emergenza. Sono nuovi anche i fari posteriori, mentre tra le livree disponibili, oltre al classico rosso, debbutta la tinta Artic Gray.
Abitacolo nell’insegna dello Jinba Ittai
Dentro, la MX-5 si conferma come vettura orientata per chi guida e per il suo piacere. È la massima espressione dello concetto caro a Mazda, jinba ittai, termine nipponico con il quale si rappresenta la fusione perfetta tra cavallo e cavaliere. Ti siedi e ti sembra cucita su misura, con la triangolazione tra pedaliera, volante e sedile impeccabile. L’abitacolo è curato con materiali morbidi e assemblaggi consistenti, inoltre è stato arricchito dallo schermo dell’infotelematica da 8,8”, con sistema governabile dal rotore sul tunnel centrale. I sedili sportivi ti abbracciano in maniera confortevole nel sostenerti negli spostamenti laterali durante la guida sportiva, grazie alla conformazione specifica e al materiale in finta pelle e anti attrito di cui sono fatti. Proprio per quanto riguarda l’abitacolo, ci sono da segnalare due difetti. Il sistema di infotelematica non è tra i più moderni, ma in generale lo spazio dentro è ridotto all’essenzialità con pochi vani per svuotarsi le tasche, come quello minuscolo nel bracciolo centrale e quello un po’ più grande posto alle spalle tra i sedili.
Mazda MX-5 restyling, la guida
Ma parliamoci chiaro, chi compra la Mazda MX-5 lo fa per il piacere di guida, non per l’ultimo modello di display. E su questo punto, la Miata non delude. In Croazia, tra le strade attorno a Zara, abbiamo provato la 2.0 da 184 cv, motorizzazione destinata a sparire dal nostro mercato perché per una mera questione di costi-benefici questo propulsore non sarà aggiornato alle norme Euro 6E. Giù il tetto in tela e vento in faccia, la MX-5 è la compagna di viaggio perfetta per divertirsi tra le curve. Il volante è ancora più preciso, grazie alla riduzione del 5% degli attriti raggiunta lavorando sui materiali della ruota dentata e della cremagliera, oltre a un ulteriore affinamento degli attuatori della servoassistenza di guida. Inoltre, grazie al nuovo differenziale a slittamento limitato asimmetrico disponibile solo sul 2.0, la dinamica migliora nettamente perché in frenata la vettura resta stabile, contenendo l'alleggerimento del posteriore e riesce a mantenere la traiettoria in maniera molto più omogena. Per chi, invece, cerca qualcosa in più, c'è la nuova modalità di guida DS C-Track, che lascia molta più libertà dai controlli elettronici e interviene solo quando i sensori rilevano una sbandata non più recuperabile dal guidatore. E poi c'è il motore... Peccato che questo 2.0 aspirato saluti la gamma perché sale rapidamente fino ai 7.000 giri, con la coppia spalmata su tutto l'arco, con il picco di 205 Nm pronti già a 4.000. Un'orchestra, perfettamente diretta dal manuale a sei marce dalla leva corta e gli innesti precisi, che ti asseconda qualsiasi ritmo chi guida voglia tenere. Che sarà sempre "Allegro", perché a ogni suo "click" ti strapperà sempre un sorriso.
Allestimeni e listino della Mazda MX-5
Il restyling della Mazda MX-5 è disponibile così, con il tetto in tela o in versione RF con quello in metallo, configurabile in 4 diversi allestimenti. I prezzi partono da 32.400 euro per quella con il quattro cilindri benzina, 1.5 aspirato, da 132 cv e da 37.350 per il benzina 2.0, sempre aspirato da 184, entrambi abbinati al cambio manuale a sei marce.
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