Dopo GTB, GTS e Challenge (in foto) - senza dimenticare l'estrema GT3 che nasce su tutt'altre premesse - è in arrivo la Ferrari 296 Versione Speciale. Appuntamento al 2025 per scoprire le soluzioni tecniche applicate alla berlinetta ibrida. Alcune emergono già dai muletti avvistati su strada, immortalati a Maranello da Ilias Abawi e diffuse su Instagram.
Un progetto che avrà diversi contenuti ripresi dalla 296 Challenge, il più evidente dei quali è concentrato sul muso.
Il sistema S-Duct è visibile nell'estrazione d'aria ricavata sul cofano anteriore, insieme a una configurazione aerodinamica dotata di baffi e pinne aggiuntive sul bordo del paraurti.
Aerodinamica e raffreddamento "da pista"
Lungo la fiancata, le lame sottoporta e l'imbocco delle prese di raffreddamento immediatamente davanti alle ruote posteriori, sono altri elementi specifici del progetto F171VS. Anche qui, forme e configurazione identiche alla 296 Challenge, con una parte dei flussi direzionati all'impianto frenante, dotato di dischi carboceramici di serie.
Motore V6 verso un incremento di cavalli
Cosa attendersi, invece, dal sistema ibrido plug-in? La Ferrari (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) 296 Versione Speciale manterrà lo schema composto dall'unità V6 2.9 litri twin turbo e dal singolo motogeneratore elettrico, diversamente dalla proposta Challenge.
Tuttavia, il rumour più accreditato è di un incremento della potenza massima di sistema rispetto agli attuali 830 cavalli della 296 GTB. Posto che la parte elettrica rimanga invariata, dal motore V6 2.9 litri vi sarebbero margini ulteriori di sviluppo. Nell'applicazione Challenge eroga 700 cavalli anziché 663, tuttavia, può contare sull'eliminazione del filtro del particolato (15-20 cavalli in gioco?).
Un intervento estendibile alla 296 Versione Speciale potrebbe interessare l'aumento della pressione di sovralimentazione, così da portare vicino ai 700 cavalli la soglia della potenza termica erogata.