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CT-2, la microvettura trasformista

Fino a poco tempo fa l’avevamo vista nei cartoni animati o disegnata sui fumetti: era l’auto piccola, la microvettura che all’occorrenza si stringeva o si allargava per farsi largo nelle città del futuro. Una geniale soluzione per provare a leggere un ipotetico mondo disegnato dalla fantasia, un sogno proiettato a chissà quale epoca. Fino a quando è arrivato il primo timido tentativo di inventare l’auto capace di diventare più piccola ed entrare in quegli spazi impensabili in mezzo al traffico, tra una vettura e l’altra, ovviamente più grandi: così era stato presentato il City Transformer (CT-1, 7 anni di test e cambiamenti, che l’hanno affinato sotto l’aspetto tecnico, dello stile e della tecnologia di bordo, con 180 km di autonomia e poco meno di 600 kg di peso). Una prima prova, una visione per risolvere il problema spazi nelle grandi città.

Due posti in tandem

Ora, alla luce di quella prima sperimentazione, è nato il City Transformer CT-2, evoluto, migliorato anche nello stile grazie a un design moderno, più confortevole e prestazionale. Una soluzione di micromobilità efficiente e simpatica a quattro ruote, totalmente elettrica, due metri e mezzo di lunghezza e due posti stile tandem, in fila indiana, con il secondo un po’ più sacrificato, ma è comprensibile visti gli spazi contenuti oppure in grado di ospitare uno spazio bagagli da 450 litri di carico, non male… la carrozzeria è in alluminio, generose superfici vetrate includono anche due sezioni in cristallo del tetto per aumentare luminosità e visibilità: il frontale è caratterizzato da sottili luci diurne a Led e da proiettori tondi incassati sotto di essi in una posizione che garantisce la massima protezione. La fanaleria posteriore a sviluppo verticale garantisce un’illuminazione efficiente e un’elevata sicurezza senza compromettere le superfici vetrate e l’apertura del vano di carico. Le ampie portiere sono complete di finestrini apribili elettricamente. All’interno il volante richiama lo stile Peugeot, sulle razze i comandi del computer di bordo, del cruise control, dell’impianto audio e della connessione telefonica. Strumentazione affidata a un moderno display digitale di forma rettangolare. Le luci, il tergicristallo a pantografo e gli indicatori di direzione sono raccolti sulle classiche leve devioluci, mentre il comando per la marcia è racchiuso in una comoda manopola sul lato destro della plancia.

Come si cambia… Da 40 a 90 km/h

CT-2 CT-2 ha una lunghezza di 2,5 metri, un’altezza di 1,53 metri e una larghezza che varia da 1 a 1,3 metri in base alla configurazione, una microvettura dal passo generoso di 1,8 metri e sbalzi ridotti. Presenta una serie di vantaggi innegabili: a comando di chi guida cambia la sua dimensione di marcia, allargando la larghezza della carreggiata grazie a un telaio trasformista che da una base di 1 metro nella configurazione City con velocità autolimitata a 40 km/h si estende a 1,3 metri in configurazione Performance che di conseguenza libera la velocità fino a 90 km/h. Non solo, ma al momento di parcheggiare riduce le dimensioni e si infila in posti impensabili, in verticale come in orizzontale. Le modalità di guida sono controllate da altre due manopole montate ai lati del volante, che consentono di passare dalla modalità “City” a “Performance”.

Autonomia di 180 km

Il sistema propulsivo prevede una coppia di motori montati nelle ruote posteriori. La potenza massima nominale è di 15 kW, circa 20 CV, mentre quella di picco in accelerazione raggiunge i 22 kW, 30 CV. La velocità massima è di 40 km/h in modalità “City” mentre in “Performance” si possono toccare i 90 km/h. Il diametro massimo di sterzata è di m. 8,2 quando il telaio è in modalità stretta. La batteria al litio a 48 V (NMC, Nichel Manganese Cobalto) ha capacità di 15 kWh, si ricarica con una normale presa di corrente domestica in 4 ore e 30’. Autonomia 180 km, scendono a 120 se è in funzione il sistema di condizionamento dell’abitacolo, il raffreddamento è proposto come optional. Il telaio in acciaio e la carrozzeria in alluminio garantiscono solidità e leggerezza, mentre le ruote da 15” con pneumatici 135/70 e i freni a disco assicurano prestazioni adeguate ed efficienza energetica.

In collaborazione con Cecomp

City Transformer collabora con una serie di importanti aziende del settore automotive. Prima tra tutti la torinese Cecomp, che ha messo in campo le proprie competenze nello sviluppo e nell’industrializzazione di veicoli, potendo vantare un’esperienza ultradecennale nel settore delle vetture elettriche. Il Gruppo Cecomp conta di cinque stabilimenti in Europa in cui realizza prototipi, componenti e veicoli in serie ed è già partner di colossi dell’auto come Aston Martin, Alpine, Renault, Volkswagen e McLaren.