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Ferrari 12Cilindri, emozioni V12 di Maranello

È stata presentata in pompa magna a Miami, durante le qualifiche del GP Usa di Formula Uno, anche se non è un’auto da corsa. È la bellissima Ferrari 12Cilindri, la nuova generazione della coupé due posti del Cavallino a motore anteriore. Il nome  - senza altre sigle astruse – è un chiaro omaggio al suo propulsore e identifica già chiaramente quella che è l’essenza di questa vettura: il motore 12 cilindri a V aspirato. Il segno distintivo del Cavallino. Proprio con una auto spinta da un motore V12 in posizione anteriore (anche se di cilindrata molto più ridotta) la Ferrari ha iniziato nel 1947 la propria storia leggendaria di costruttore di automobili sportive più famoso del mondo.

Le V12 stroriche di Maranello

La nuova 12Cilindri è una coupé 2 posti secchi ed è l’ultima generazione di quelle berlinette a motore anteriore-centrale nate a metà anni ‘90 con la 550 Maranello e che fu seguita dalla 575, poi la 599 Fiorano, quindi la F12 e infine la 812. In realtà, però, la tradizione delle berlinette con motore V12 in posizione anteriore risale agli albori della storia del Cavallino. Quando, per dirla con le parole dello stesso Enzo Ferrari, il carro trainava i buoi, non lo spingeva. Un riferimento al collocamento del motore in vettura che il Drake prediligeva davanti come da tradizione.

Quando il V12 Ferrari è tornato "davanti"

Ci fu una parentesi attorno agli anni Ottanta in cui la Ferrari spostò il 12 cilindri dietro sulle proprie berlinette. Gli esempi più eclatanti furono la 512 BB e la 512 Testarossa. Venne fatto per dare una connotazione più sportiva alle berlinette. Ma nel 1996, con il lancio della 550 Maranello, il V12 tornò ad essere collocato davanti. Anche se questa scelta pose ai progettisti non pochi problemi di ingombri.

Per quale motivo si tornò al passato, al motore anteriore, schema che sembrava superato dai tempi per le sportive? Perché il propulsore 12 cilindri, inserito nel vano anteriore liberava molto spazio in coda permettendo di creare sia un abitacolo più spazioso e confortevole per gli occupanti, sia un ampio vano di carico dietro i sedili per valigie ed oggetti. Queste scelte tecniche hanno permesso alla Ferrari pian piano di trasformare la coupé V12 a motore anteriore da berlinetta in granturismo. Cioè un’auto meno estrema e scomoda da guidare e più orientata al turismo veloce, ai lunghi viaggi.

Stile e tecnica della Ferrari 12Cilindri

Guidabilità e maneggevolezza nelle coupé V12 a motore anteriore – dalla F12 in poi – sono state poi migliorate grazie alla scelta tecnica delle quattro ruote sterzanti che sulla 12Cilindri ha raggiunto l’apice dello sviluppo. Una soluzione che permette di accorciare virtualmente il passo nelle curve più strette per rendere più agile la vettura nel misto a dispetto dei suoi 2700 mm di interasse “fisici”.

Mentre motore e schema tecnico della vettura sono rimasti praticamente gli stessi degli ultimi anni, a parte l’ovvia evoluzione di materiali regime di rotazione e potenza massima, ci sono almeno due novità rivoluzionarie che identificano la 12Cilindri. La prima è nel design. Lo stile della vettura è cambiato drasticamente. Rappresenta un taglio netto col passato. Un nuovo linguaggio stilistico. Il design, firmato dal centro Stile del Cavallino diretto da Flavio Manzoni, vede l’abbandono del codice stilistico tracciato dai precedenti modelli, F12 e 812 (ma anche la 599). Le GT V12 di prima avevano tutte forme muscolose e design tondeggiante con grandi fari “ad occhio” sul muso e una calandra aggressiva. La 12Cilindri invece è completamente diversa. Sia nel muso che nella coda. Il frontale è un chiaro omaggio stilistico alla leggendaria “Daytona” di fine anni Sessanta, il soprannome con cui era conosciuta la berlinetta 365 GTB4.

Ispirata alla Daytona

È simile alla Daytona il lungo cofano che scende verso il muso, caratterizzato da una fascia orizzontale di colore scuro che, specie nelle tinte di carrozzeria chiare, spicca nettamente e dà alla 12Cilindri una fisionomia ben precisa. Inedita anche la coda, molto tondeggiante e avvolgente, con elementi scuri (lunotto e spoiler) in contrasto con la tinta carrozzeria. Ma a parte la somiglianza con la Daytona, spiccano nel frontale l’assenza della tradizionale grande “bocca” a griglia delle Ferrari GT degli anni scorsi, e la mancanza degli “occhi”, cioé di quei vistosi fari che identificano una fisionomia umana sul muso. Sostituiti da fari led sottili e lineari. Anche in coda sono scomparsi i tradizionali gruppi ottici rotondi (sinolo o doppio) che hanno sempre identificato le GT e sono stati rimpiazzati da due sottili fari orizzontali, stile coupé Roma per intendersi.

12Cilindri, anche in versione Spider

L’altra grande novità è che per la prima volta la Ferrari lancia contemporaneamente sia la versione coupé che la spider della berlinetta. Questo è il motivo che ne spiega il lancio a Miami, in occasione del GP di Formula Uno più fashion del campionato. Perché il pubblico Usa e specialmente quello della Florida, che ama viaggiare a cielo aperto sui grandi boulevard a bordo mare è il più appassionato acquirente nel mondo di vetture spider. Perciò la Ferrari vuole sfruttare la coincidenza della gara F1 a Miami nel modo più eclatante possibile per la nuova berlinetta. A Maranello contano di vendere in assoluto più modelli spider che coupé.

La 12Cilindri spider possiede un tetto retrattile in alluminio (color nero) che si ripiega nel vano dietro i sedili: si scopre o si chiude in appena 14 secondi, anche in movimento a bassa velocità per chi viene sorpreso da una pioggia improvvisa. Cambia anche la fisionomia della coda nella versione spider perché l’alloggiamento del tetto ha spinto i designer a realizzare due vistose “gobbe” laterali old style in coda dietro i sedili che sostituiscono il cofano posteriore arrotondato. E èpoi c’è un colore verde esclusivo, dolo per lei, denominato “verde Toscana”.

La scheda tecnica della Ferrari 12Cilindri

Quanto al propulsore 12 cilindri, fulcro di tutto il progetto, rappresenta la massima evoluzione del V12 di Maranello. Deriva da quello della 812 ma si porta dietro tutti i miglioramenti sviluppati per la 812 Competizione, che era un supercar in serie limitata. Il motore della 12Cilindri è un V12 da 6,5 litri di cilindrata a corsa corta modificato per girare ad elevatissimi regimi. Tocca i 9.500 giri/minuto e sviluppa 830 cavalli di potenza (30 in più della 812 il cui V12 ruotava a  500 g/m di meno) e 678 Nm di coppia a 7250 giri. Ma già a 2.500 g/m è disponibile l’ottanta per cento della coppia motrice, quindi l’erogazione del V12 è davvero pastosa.

Per raggiungere il regime così elevato dei 9.500 giri sono state adottate bielle in titanio, alleggerito l’albero a gomiti e modificati i pistoni, mentre il comando della distribuzione non è quello tradizionale ma ha un meccanismo del dito a strisciamento, un componente sviluppato con i motori F1 per raggiungere elevate rotazioni. Anche il cambio è stato modificato: è un 8 marce a doppia frizione ma con rapporti accorciati per trasmettere più coppia alle ruote e anche il processo di cambiata è stato velocizzato del 30%. In più la 12Cilindri possiede per la prima volta un sistema frenante brake by wire, quindi senza comando meccanico.

Per tenere schiacciata a terra un’auto di così elevata potenza, la 12Cilindri che non ha appendici alari fisse per non “sporcare” la linea ma solo un piccolo spoiler in coda, possiede due deflettori a delta nel retrotreno, ai lati dello spoiler. Questi deflettori si aprono in velocità fino a un angolo di una trentina di gradi. Restano spalancati fra i 60 km/h e i 300 km/h per garantire maggiore deportanza, poi si chiudono sopra e sotto tale velocità. Anche per consentire alla 12Cilindri di sviluppare la massima punta velocistica che è superiore ai 340 km/h. La 12Cilindri è in grado di accelerare in 2,9 secondi a 0 a 100 km/h e in raggiunge i 200 km/h da fermo in meno di 8 secondi.

Quanto costa la Ferrari 12Cilindri

Il prezzo della Ferrari 12Cilindri è di 395mila euro che diventano 435mila per la versione spider. Le consegne ai primi clienti partiranno da settembre: non c’è tiratura limitata quindi tutti i richiedenti potranno in teoria averla ma, come sempre accade con le auto del Cavallino, c’è già una lunghissima lista di attesa.