"Messa giù" da John Cooper Works è difficile criticare il design della nuova Mini Cooper S, rivelatasi nella sua forma elettrica e in due versioni: Cooper E e Cooper SE.
Stile a parte, rivelato dalla primissima foto spia di un muletto privo di qualsiasi mascheratura, diffuso su Instagram da Cochespias, la personalizzazione John Cooper Works vive il dilemma di ogni versione sportiva che affronta il passaggio all'elettrico. Ovvero: abbracciare un'identità molto diversa da quella nell'immaginario collettivo degli appassionati.
In origine fu il pacchetto JCW
Molti ricorderanno come la prima John Cooper Works dell'era moderna, su Mini R53, fosse addirittura un pacchetto di modifiche (all'intercooler, sullo scarico, tra gli altri) proposto da Mini (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato) sulla base Cooper S (rare le JCW R53 uscite di fabbrica). Forse il simbolo che, tra tutti, meglio esprimeva la passione e la voglia di "modifiche".
In attesa di scoprire su cosa incide il trattamento JCW applicato alla nuova Mini elettrica, si fa notare lo stile. La fascia paraurti è quella che riceve le modifiche più evidenti, tra un labbro accentuato e bombature appena davanti alle ruote. Il pacchetto estetico prova a dare sportività e aggressività alla Mini. In coda, immancabile lo spoiler con paratie laterali ampie, mentre sul paraurti c'è appena un simil diffusore ma nessun terminale di scarico da ascoltare. Ancora, grandi cerchi e soglie sottoporta accentuate sottolineano la sportività insieme all'assetto ribassato.
Dalla Cooper SE alla JCW con un extra di potenza
I rumours legati all'incremento delle prestazioni sul motore elettrico della Cooper SE indicano una potenza nell'ordine dei 250 cavalli. Sì superiori alla JCW termica attuale ma con un aggravio di peso con il quale fare i conti e da neutralizzare nella dinamica di marcia. All'elettronica il compito di conservare la sportività pura delle Mini JCW.