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BMW M3 Touring, super wagon da drift

Dopo la M4 CSL e in attesa della nuova M2, ecco la M3 Touring. Nell'anno del suo 50° anniversario, la BMW Motorsport continua la sua offensiva di prodotto, lanciando per la prima volta una wagon di taglia media su base Serie 3. Una prima assoluta, visto che nella lunga storia della divisione M c'era stata solo un'altra Touring, la M5 E61, ma in quel caso derivata dalla più grande Serie 5. Più spaziosa e versatile, la nuova M3 “con la coda” non cede nulla sul piano delle prestazioni, che restano pressoché identiche rispetto alla sorella a tre volumi. Con lo stesso “cuore” a 6 cilindri in linea da ben 510 cavalli abbinato alla trazione integrale che può diventare una posteriore a portata di drift. Per passare dall'autostrada alla pista in men che non si dica.

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M3 Touring, design da M4

In un mondo sempre più dominato dai Suv, sono pochi i Costruttori che continuano a puntare sulle station wagon. Tra loro spicca BMW, che ha deciso rilanciare il concetto di famigliare sportiva sottoponendo per la prima volta al “trattamento” Motorsport la Serie 3 Touring. Il risultato è una vettura aggressiva e velocissima, che nonostante lo spazio aumentato per le valigie non fa nulla per apparire una tranquilla vettura per il week end. Esteticamente, infatti, la nuova versione della M3 è più vicina alla M4 che non alla Serie 3 Touring. Come accaduto per la berlina, infatti, anche la M3 station wagon ha preso in prestito il muso della M4 coupé, con il discusso e aggressivo “doppio rene” di grandi dimensioni.

Dovunque la si guardi, la M3 Touring mette mostra la sua indole sportiva: rispetto al modello standard, la carrozzeria è stata modificata per ospitare passaruota più larghi e numerose nuove prese d'aria e feritoie, necessarie per garantire il raffreddamento del 6 cilindri biturbo e del resto della meccanica. Dietro, a dominare la scena sono il nuovo estrattore e i 4 terminali di scarico tondi, elemento distintivo dei modelli M ormai da decenni. I cerchi in lega leggera sono da 19” pollici all'anteriore e 20 al posteriore, e lasciano in bella vista i freni a disco in materiale carboceramico (optional). A completare l'opera, il logo celebrativo dei 50 anni della divisione Motosport, ispirato a quello degli anni '70.

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Station wagon da drifting

Ma è sotto la carrozzeria che questa M3 Touring riserva le sorprese migliori: come per la berlina e la coupé, anche la wagon basa il suo powertrain sul tradizionale 6 cilindri in linea con doppia sovralimentazione da 3 litri, con una potenza massima di 510 cavalli e una coppia pari a 650 Nm. Numeri che, in termini di prestazioni, si traducono in un'accelerazione zerocento in 3,6 secondi (appena un decimo più lenta rispetto alla berlina) e una velocità massima limitata elettronicamente a 250 oppure 280 km/h, nel caso di scelga di optare per il pacchetto M Driver's. A certificare il potenziale della M3 Touring, il tempo ottenuto sul circuito del Nurburgring Nordschleife: con 7:35.060, è la wagon più veloce di sempre sull'asfalto dell'Inferno Verde.

Dotata di un cambio a 8 marce Steptronic utilizzabile tramite le palette poste dietro al volante, la M3 Touring scarica la potenza su tutte e quattro le ruote grazie al sistema di trazione integrale xDrive. Gli amanti della guida di traverso, in ogni caso, non hanno nulla da temere: disattivando il DS C è entra infatti in funzione la modalità 2WD, in cui è attiva la sola trazione posteriore. Inoltre, il guidatore può regolare la soglia d'intervento del sistema elettronico anti-slittamento, in modo da poter driftare nella maniera più spettacolare e sicura possibile a seconda delle condizioni della pista. Tra i parametri che è possibile mettere a punto, anche quelli relativi a motore, telaio, sterzo, impianto frenante e M xDrive.

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Divertimento formato famiglia

Anche dentro, la M3 Touring è improntata alla massima sportività, ma con tanta tecnologia: la Touring infatti è il primo modello M ad adottare il Curved Display, che comprende due schermi (uno da 12”3 per la strumentazione e uno da 14”9 per l'infotainment) uniti e rivolti verso il conducente. Il sistema prevede delle grafiche specifiche e una serie di funzioni esclusive M, tra cui le informazioni sui setup adottati e sulle condizioni degli pneumatici.

I sedili anteriori sono di tipo M Sport regolabili elettricamente, ma in opzione è possibile scegliere i più avvolgenti M Carbon che utilizzano plastica rinforzata con fibra di carbonio (CFRP) negli elementi strutturali del cuscino e dello schienale: una scelta che permette di risparmiare 9,6 kg di peso. E la versatilità? Dietro, i sedili possono essere abbattuti in tre porzioni (40:20:40) per caricare oggetti ingombranti. Il baule misura 500 litri di volume, ma abbassando gli schienali posteriori è possibile aumentare la capacità di carico fino a 1.500 litri. Disponibili, nel baule, un vano portaoggetti, una rete divisoria e guide antiscivolo che impediscono ai bagagli di spostarsi anche in situazioni di guida dinamiche. Per divertirsi anche con le valigie al seguito.