Il successo della Seat Leon è stato tale e talmente trasversale – è un’auto che piace sia alle famiglie che ai giovani, per esempio, ma anche alle “flotte” - che non si è voluti esagerare con le novità, almeno dal punto di vista estetico, nel proporre la nuova generazione della berlina/station spagnola. Quella che andrà a sostituire la terza serie a inizio 2017 è dunque una Leon che mantiene i codici generali del design, tuttavia con numerosi ritocchi volti ad armonizzare ulteriormente le linee. Con carrozzeria a 5 porte, a 3 porte oppure station, si è dunque vista enfatizzare frontale (con la griglia più grande e tridimensionale) e parte posteriore, e viceversa addolcire le fiancate. Tuttavia per questo modello che rappresenta uno dei “pilastri” per il nuovo rilancio della Casa spagnola – assieme all’Ateca e, più avanti, all’Ibiza di quinta generazione e al crossover Arona – non ci si è voluti limitare nel proporre un veicolo allo stato dell’arte.
Così non ci si è accontentati di rivedere i gruppi ottici in modo da riprendere la tecnologia full led allo stesso modo che sull’Ateca, e si è badato molto anche al confort, al contenimento del rumore e all’illuminazione ambientale. Ma soprattutto si è pensato ad innalzare il livello di gestione e connettività: il nuovo display da 8 pollici permette di comandare molte più funzioni (e risparmiare nel numero di pulsanti in plancia) e arrivano assistenze aggiuntive come cruise control adattivo, Traffic Jam Assist (assistenza nel traffico in abbinamento al Lane Assist) nonché l’assistenza al parcheggio e così via. Molto è stato dedicato alla connettività, tra Easy Connect, Full Link e ConnectApp con comandi vocali e gestuali, più la Connectivity Box per ricaricare lo smartphone senza cavi. Nel futuro, per l’infotainment si attendono novità “firmate” mentre arriverà in un secondo tempo ma a breve termine il quadro strumenti completamente digitale.
Altre novità riguardano l’arrivo anche qui del ricco allestimento Xcellence che si affiancherà parallelamente al FR, oltre che di tre nuove colorazioni particolari, denominate Desire, Boheme e Mystery. Mentre la gamma motori sarà piuttosto ampia e comprende anche un 1.4 TGI alimentato a metano. Per quanto riguarda i benzina, si va da 110 a 180 cv con l’interessante presenza del 3 cilindri TSI 1.0 da 115 cv, mentre per i turbodiesel TDI si parte dal 1.6 90 cv per arrivare fino ai 184 cv del 2.0, fra cui un nuovo 1.6 anch’esso da 115 cv. Da segnalare anche l’arrivo di un cambio DS G a 7 rapporti (anziché 6) per la ST 4Drive 2.0 TDI da 150 cv, e sui modelli a trazione integrale anziché anteriore è stata adottata una frizione Haldex di quinta generazione.
Al momento non si hanno ancora i prezzi per il mercato italiano, che verranno definiti a novembre: tuttavia è stato detto che resteranno sostanzialmente invariati pure in presenza di una dotazione aggiuntiva che, a pari allestimento, darà un valore aggiunto quantificabile in 300-500 euro secondo i casi.