Verr&agrave; svelata entro fine anno la DS 8. Ufficialmente non ha ancora una sigla, al punto che DS, nel diramare le prime informazioni sul progetto, ha mascherato la sigla del modello.  Sar&agrave; DS 8 e andr&agrave; a rimpiazzare il top di gamma oggi in DS 9. Verr&agrave; prodotta a Melfi, sull&#39;architettura STLA Medium che dar&agrave; vita anche alla Lancia Gamma, Jeep Compass 2025 e al progetto - a lungo oggetto di indicazioni contrastanti sulla sua realizzazione - erede della Opel Insignia.    Tanta autonomia per una stradista premium  DS rivela un&#39;autonomia di 750 km, numero adeguato a una stradista di livello quale si propone d&#39;essere la DS 8. Gi&agrave;, ma come catalogarla? Non &egrave; un suv puro, tantomeno dalle forme convenzionali. Non siamo al suv-coup&eacute;, piuttosto, le proporzioni della fastback rialzata, a quote in altezza proprie del crossover che strizza l&#39;occhio al suv. Pare essere l&#39;identikit pi&ugrave; a fuoco a osservare le prime immagini.  Forme spigolose, cabina arretrata e lunotto estremamente inclinato sono i punti cruciali dello stile. Non mancano le maniglie posteriori nascoste sul montante, n&eacute; i fari posteriori elaborati, a T come lo saranno quelli sul frontale. Ancora un particolare, che avrebbe assolutamente ragione d&#39;essere per la storia del marchio e la versatilit&agrave; della DS 8, sembrerebbe emergere dai muletti.  Le sospensioni pneumatiche, con possibilit&agrave; di gestire l&#39;altezza del corpo vettura: pi&ugrave; vicino al terreno o leggermente rialzata.  Il posizionamento atteso &egrave; nel pieno del segmento D/E; proporzioni simili, con uno stile differente, dovrebbe averle il progetto Lancia Gamma, in arrivo nel 2026. 

Progetto dalla vocazione tutta comfort e contenuti premium, il prossimo modello DS svetta per autonomia di marcia e propone uno stile spigoloso e &quot;alternativo&quot;

DS 8 elettrica, si far&agrave; a Melfi e va oltre il suv-coup&eacute;

Hyundai Ioniq 9, il grande Suv elettrico esordisce con ambizioni al vertice. Punta sul design e su interni pensati per il massimo comfort.  Votato alle grandi famiglie e gli appassionati di tecnologia si inserisce nella strategia del Marchio coreano, che ha in progetto al lancio di 23 modelli BEV per la fine del decennio.  La stazza c&rsquo;&egrave; tutta. Con una lunghezza di 5,06 metri, una larghezza di 1,98 metri e un&#39;altezza di 1,79 metri, l&#39;abitacolo offre un ambiente ideale per i passeggeri. Caratterizzato da un design &quot;lounge&quot; con elementi ellittici e tonalit&agrave; rilassanti: l&#39;interno &egrave; in grado di accogliere fino a 7 persone su 3 file di sedili.  La luce che filtra dal tetto panoramico amplifica la sensazione di spaziosit&agrave;. Il pavimento piatto assicura il massimo comfort per tutti gli occupanti.  I Relaxation Seat della prima e seconda fila, completamente reclinabili e dotati di poggiapiedi, agio durante i viaggi.    Come lei, nessuna Hyundai  Il passo di Ioniq 9 misura 3,13 metri, il pi&ugrave; lungo mai realizzato per una Hyundai, a conferma dell&#39;attenzione rivolta all&rsquo;abitabilit&agrave;.  Il frontale spicca per i Parametric Pixel integrati nei fari a LED. La linea del tetto morbida e curva contribuisce a un coefficiente di resistenza aerodinamica Cx notevole: a 0,259 se si adottano gli specchietti laterali digitali.  Altre soluzioni aerodinamiche sono i deflettori attivi a doppio movimento, la copertura del sottoscocca con disegno 3D e i cerchi dedicati.  Tre le versioni disponibili: Long-Range RWD, Long-Range AWD e AWD Performance.  Ioniq 9 Long-Range RWD &egrave; spinta da un motore posteriore da 160 kW (218 cv), capace di un&#39;accelerazione da 0 a 100 km/h in 9,4 secondi.  La Long-Range AWD aggiunge un motore anteriore da 70 kW (95 cv). Scatta da 0 a 100 km/h in 6&rdquo;7.  La AWD Performance dispone di due motori da 160 kW, uno anteriore e uno posteriore, che le permettono di scattare da 0 a 100 km/h in 5&rdquo;2.  L&rsquo;energia &egrave; fornita da una batteria ad alta tensione agli ioni di litio NCM da 110,3 kWh, posizionata nel pianale. Grazie alla piattaforma E-GMP a 800V, l&#39;autonomia WLTP stimata arriva a 620 km nella versione RWD Long-Range.  Mentre ricarica dal 10 all&#39;80% richiede 24 minuti utilizzando un caricabatterie da 350 kW in corrente continua.  Hyundai ha introdotto sy Ioniq 9 tecnologie innovative, tra cui il servizio Features on Demand (FoD) che consente di personalizzare la vettura con aggiornamenti digitali acquistabili online.  La plancia esibisce un infotainment panoramico con un doppio schermo curvo con quadro strumenti digitale da 12&rdquo; e un touchscreen da 12&rdquo;. Completo il corredo di ADAS per garantire la guida assistita di secondo livello avanzato.  Ioniq 9 esordir&agrave; in Corea e negli Stati Uniti nella prima met&agrave; del 2025. Pi&ugrave; tardi arriver&agrave; in Europa e nel resto del mondo.  Potrebbe interessarti: Hyundai Staria, la navetta si fa full hybrid&nbsp; 

Spazi interni da record, tecnologia avanzata e design moderno si fondono per un&#39;esperienza di guida inedita

Hyundai Ioniq 9, Suv elettrico con abitacolo da record

&Egrave; stata presentata nella prestigiosa cornice di Casa Milan la seconda stagione di &ldquo;BMW in Tour&rdquo;, il progetto di sport, inclusione sociale e formazione nato dalla collaborazione tra ACIB (Associazione Concessionari Italiani BMW) e la Fondazione Insuperabili. Nata nel 2012 a Torino con soli quattro ragazzi in campo, quella degli Insuperabili &egrave; ora una realt&agrave; che conta pi&ugrave; di 800 atlete e atleti con disabilit&agrave; provenienti da tutte le regioni d&rsquo;Italia.  Le sedi delle Scuole Calcio Insuperabili che mirano a promuovere l&rsquo;inclusione sociale tramite il calcio sono 13 ed &egrave; sui loro campi che si svolgeranno i match con e contro i membri delle concessionarie BMW che hanno scelto di aderire al progetto scendendo fisicamente in campo. Altri 12 dealer, invece, non indosseranno calzoncini e scarpini, ma daranno il loro supporto diffondendo i valori che il progetto si propone di promuovere. Oltre a loro, a supportare l&rsquo;iniziativa ci saranno ancora una volta Alphabet Italia, BMW Bank Italia, BMW Driving Experience, Car Garantie, Italia Bilanci, Visual Software, a cui quest&rsquo;anno si &egrave; aggiunta GenArt.    Condivisione di valori e ideali  A fare gli onori di casa in occasione della conferenza stampa di lancio della seconda stagione di BMW in Tour &egrave; stato il campione rosso-nero Daniele Massaro, che ha sottolineato come sia bello vedere, dopo &ldquo;il Milan degli invincibili&rdquo; in cui ha avuto il privilegio di giocare, una squadra di Insuperabili che scendono in campo per mostrare al mondo che i limiti esistono, ma che con grinta e determinazione possono essere superati. &ldquo;Iniziative come queste&rdquo;, ha aggiunto Massaro, &ldquo;testimoniano anche come lo sport abbia il potere di unire e di abbattere barriere&rdquo;.  Per Massimiliano Di Silvestre, Presidente e AD BMW Italia, &ldquo;&egrave; per noi un dovere e un piacere restituire parte del successo che il mercato ci riconosce, generando valore per la societ&agrave; in cui operiamo&rdquo;. &ldquo;BMW in Tour - ha proseguito Di Silvestre - &egrave; un&rsquo;iniziativa capace di esprimere tutti i valori del nostro progetto di responsabilit&agrave; sociale d&rsquo;impresa SpecialMente e sono orgoglioso di condividerlo con ACIB, 25 concessionari della nostra rete, Insuperabili e tutte le aziende del BMW Group in Italia: BMW Italia, BMW Bank, Alphabet e BMW Roma&rdquo;.  &ldquo;&Egrave; con grandissimo piacere e non poca emozione che ci ritroviamo oggi a dare nuovo avvio al Tour Insuperabili&rdquo;. Cos&igrave; si &egrave; espresso Enzo Zarattini, Presidente Associazione Concessionari Italiani della BMW, che ha poi aggiunto: &ldquo;Siamo profondamente convinti che le nostre aziende ricoprano una responsabilit&agrave; sociale nel territorio in cui operano e proprio per tale motivo debbano sentire, profondamente, il dovere di restituire parte del successo che &egrave; stato loro permesso di ottenere&quot;.  A concludere la presentazione &egrave; stato Davide Leonardi, co-fondatore Insuperabili, che si &egrave; detto commosso di vedere due realt&agrave; cos&igrave; importanti come BMW e AC Milan ancora una volta disposte a sostenere un progetto che piano piano sta contribuendo a cambiare la vita di tanti giovani. Per Leonardi &ldquo;Essere qui oggi &egrave; ancora pi&ugrave; importante di un anno fa, perch&eacute; confermarsi all&rsquo;altezza &egrave; sempre pi&ugrave; difficile rispetto a vincere per la prima volta.&nbsp;Per la nostra Fondazione ottenere nuovamente la fiducia di BMW Italia e del Milan &egrave; motivo di orgoglio e ci fa compiere un nuovo passo in avanti nel percorso di consapevolezza che stiamo intraprendendo.&nbsp; La strada verso l&rsquo;inclusione continuiamo ad affrontarla nel concreto grazie ad ACIB e ai 25 Concessionari che hanno aderito alla&nbsp;seconda edizione del BMW in Tour. Dopo aver parlato di linguaggio inclusivo, in questa stagione parleremo di limite e del fatto che la sua presenza non deve rappresentare un vincolo nei confronti degli obiettivi che ogni persona pu&ograve; raggiungere.&nbsp; Ringrazio tutti i partner che hanno deciso di accompagnarci, ancora una volta, in questo lungo viaggio&rdquo;.    Come si svolge il campionato  Rispetto alla prima stagione, al campionato 2024-25 hanno aderito due concessionari in pi&ugrave;, portando cos&igrave; a 13 il numero delle squadre dealer BMW pronte a scendere in campo. &Egrave; prevista una partita in ognuna delle sedi delle Scuole Calcio Insuperabili sul cui territorio opera un concessionario di riferimento di BMW Group Italia.  Ogni match vedr&agrave; in campo due squadre miste composte da atleti e dipendenti delle concessionarie. Al termine di ogni partita, tra questi ultimi verr&agrave; eletto il miglior giocatore, che entrer&agrave; a far parte della Squadra Ufficiale Concessionari BMW che a giugno 2025 sfider&agrave; la Squadra Campione d&rsquo;Italia Cat. CP di Insuperabili.    Ecco il calendario BMW in Tour 2024-2025:  1. 22/01/2025, Parabita, Emmeauto 2. 23/01/2025, Roma, BMW Roma 3. 19/02/2025, Caserta, M Car 4. 20/02/2025, Firenze, Brandini 5. 13/03/2025, Chioggia, Ceccato Motors 6. 14/03/2025, Brescia, Bonera 7. 15/03/2025, Verona, Fimauto 8. 05/04/2025, Cuneo, Gino Spa 9. 06/04/2025, Milano, Autovanti 10. 17/04/2025, Rovetta, Lario Bergauto 11. 06/05/2025, Torino, BiAuto 12. 09/05/2025, Milano, ByMyCar 13. 05/06/2025, Siracusa, AD Pugliese  La finalissima si svolger&agrave; in uno dei centri sportivi di AC Milan.  Non solo calcio giocato  Al di l&agrave; del puro calcio giocato, &egrave; importante sottolineare come, da quest&rsquo;anno, ogni partita sar&agrave; preceduta da un incontro formativo presso la sede della concessionaria in cui si affronter&agrave; il tema del limite, per saperlo riconoscere, viverlo e riuscire a raggiungere i propri obiettivi. Un tema caro a BMW che lo ha imparato dal suo campione e brand ambassador Alex Zanardi attraverso il concetto del talento residuo.  Oltre alle partite e agli incontri formativi, BMW IN TOUR sar&agrave; poi l&rsquo;occasione per fare un viaggio di otto tappe a bordo di una vettura elettrica della gamma BMW, in cui sportivi e celebrities percorreranno l&rsquo;Italia e si racconteranno, facendo emergere il loro concetto di limite.  Sulla scia della campagna di inclusione sociale lanciata da BMW Italia e AC Milan nel corso del campionato passato per prendere posizione contro ogni forma di discriminazione e a favore del dialogo e dell&rsquo;inclusione sociale, da questa stagione tutte le otto Squadre Ufficiali di Insuperabili che disputano i Campionati&nbsp;Nazionali FIGC DCPS (3) - FISPES (2) - FISDIR (1) - FISPIC (1) - FIS (1) indosseranno un pantaloncino con il logo &ldquo;+ DIVERSITY IS MORE&rdquo;.  &nbsp; 

Cresce il numero dei dealer che giocheranno con gli atleti delle squadre Insuperabili. Obiettivo far diventare l&rsquo;inclusione la normalit&agrave;

BMW Italia e AC Milan ancora al fianco degli Insuperabili per la seconda stagione di &ldquo;BMW in Tour&rdquo;

        Il designer indipendente italiano Marco Maltese ha creato una reinterpretazione digitale della Lamborghini Bravo, concept iconico del 1974 sviluppato su base Urraco e disegnato da Marcello Gandini per Bertone. Con alcuni render, Maltese rende omaggio al genio del design italiano (autore di icone come Lancia Stratos, Lamborghini Countach e Miura) unendo elementi nostalgici e moderni, immaginando come potrebbe essere oggi la coup&eacute; di Sant&rsquo;Agata Bolognese. Lamborghini Bravo, la storia  La Lamborghini Bravo originale debutt&ograve; al Salone di Torino del 1974. La concept car, una coup&eacute; su base Urraco, resta una deun&rsquo;esibizione audace dello stile a cuneo tipico di Gandini. Dotata di un motore V8 da 3.0 litri capace di erogare 300 cv, la supercar rimase un esercizio di stile senza mai entrare in produzione. Oggi, grazie al lavoro di Maltese, la Bravo rivive come tributo alla straordinaria eredit&agrave; di Gandini, tristemente scomparso nel marzo 2024. Tra passato e futuro Il concept digitale di Maltese si basa sulla struttura della Lamborghini Aventador, con un telaio monoscocca in fibra di carbonio e proporzioni in linea con quelle delle sportive attuali. A livello tecnico, il designer ha immaginato la Bravo con il leggendario motore V12 da 6.5 litri dell&rsquo;Aventador, privo di elettrificazione, per rimanere fedele alla tradizione dei motori termici puri. Il design riprende molti tratti distintivi dell&rsquo;originale: le numerose prese d&rsquo;aria sul cofano e sul retro, le linee aggressive dei parafanghi posteriori e la cintura nera che separa visivamente la carrozzeria. Presenti anche i fari a scomparsa, anch&rsquo;essi reinterpretati in chiave moderna per rispettare le normative di sicurezza odierne. Al posteriore, infine, spiccano due terminali di scarico triangolari, ala attiva a scomparsaa&nbsp;e sottili luci Led, che creano un perfetto equilibrio tra passato e futuro.  Interni minimalisti e raffinati L&rsquo;abitacolo immaginato da Maltese mantiene l&rsquo;essenza del progetto originale degli anni &rsquo;70, senza inutili esagerazioni di stile. Sedili fissi rivestiti con materiali vintage si integrano in un cruscotto minimalista che integra un display a tutta larghezza per la strumentazione. Il sistema di infotainment, gestibile da un tablet, &egrave; abbinato a pochi pulsanti sul volante, eliminando qualsiasi elemento superfluo.       

Marco Maltese rende omaggio a una leggenda del design italiano con dei render in chiave &ldquo;retro-futurista&rdquo;

Lamborghini Bravo, un designer italiano la reinterpreta

        L&rsquo;atelier Romeo Ferraris lancia un nuovo progetto di elaborazione e personalizzazione per supercar: Velos, un kit completo dedicato alla Porsche 911 Turbo S. L&rsquo;azienda propone questo pacchetto sia nella sua interezza che come singoli componenti. Il nome, Velos, deriva dal greco e significa &ldquo;freccia&rdquo;, un simbolo presente sia nel logo Romeo Ferraris che nel kit stesso. L'immagine della freccia ispira l&rsquo;intero studio di aerodinamica, grafica e design. Velos rappresenta l'ultimo risultato dell'impegno di Romeo Ferraris nel trasferire la sua esperienza nel motorsport alla produzione stradale. Forma e sostanza Questo kit esalta la vettura su due fronti: quello prestazionale e quello estetico. Sul piano delle prestazioni, gli interventi si concentrano sull'elettronica, sull'aumento delle dimensioni delle turbine, sull'intero impianto di scarico e downpipe, sulla sostituzione dell'intercooler e sull'installazione di un sistema di aspirazione completo in fibra di carbonio. Queste modifiche consentono di raggiungere una potenza di 880 CV a 6.900 giri e una coppia massima di 1030 Nm a 3.380 giri. Romeo Ferraris ha perfezionato anche l'assetto, introducendo molle e ammortizzatori ad alte prestazioni a 4 vie regolabili in estensione e compressione con montanti in acciaio inox.  La vettura monta pneumatici Michelin Sport Cup 2, frutto della collaborazione consolidata tra le due aziende. Anche gli aggiornamenti estetici si rivelano significativi, elevando l&rsquo;appeal di un modello gi&agrave; iconico senza risultare invasivi.  Nuovi elementi in carbonio a vista percorrono l'intera silhouette, partendo dall'anteriore con cofano e splitter ridisegnati, passando per minigonne e prese d'aria, fino a raggiungere un posteriore caratterizzato da spoiler, estrattore e terminali di scarico dalla forma inedita. Il risultato &egrave; un design affascinante e aggressivo al tempo stesso. Gli interni, pur mantenendo intatto il DNA Porsche, subiscono una rivisitazione. Un pattern interamente progettato dai tecnici dell&rsquo;azienda impreziosisce sedili, pannelli e, su richiesta, qualsiasi altro dettaglio. Completano il quadro i cerchi, che presentano un design creato e sviluppato internamente da Romeo Ferraris nel corso della sua storia sia per modelli racing che stradali. Potrebbe interessarti: abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid       

Un concentrato di potenza e stile per gli appassionati di auto sportive che esalta prestazioni ed estetica-

Romeo Ferraris kit Velos, grinta speciale Porsche 911 Turbo e Turbo S

        Alfa Romeo ha scelto il palcoscenico di Milano AutoClassica 2024 per una delle prima uscite pubbliche della nuova Junior ibrida. La piccola del Biscione &egrave; stata grande protagonista dello stand del Biscione insieme ad altri modelli iconici del presente e del passato del Marchio, portati dalla divisione Heritage del Gruppo Stellantis alla kermesse lombarda: oltre alla Junior hanno infatti catturato l'attenzione dei visitatori anche la nuova 33 Stradale, la concept car Iguana, la 4C in versione Safety Car della Superbike e la classica Spider nella versione "osso di seppia".  Debutta la Junior ibrida Lanciata dapprima in versione 100% elettrica, la Junior si &egrave; recentemente arricchita della variante a benzina mild hybrid, che proprio a Milano ha avuto uno dei suoi primi "incontri" ufficiali con il pubblico. Pressoche&eacute; identica all'omologa elettrica, la Junior ibrida si pu&ograve; distinguere, oltre che per l'ovvia assenza dello scarico, anche per la diversa configurazione del trilobo anteriore: sulla EV &egrave; presente una versione stiizzata dello stemma Alfa, con la croce e il Biscione, mentre sull'ibrida &egrave; presente la scritta per esteso "Alfa Romeo" nel carattere corsivo classico del brand. Le differenze principali sono ovviamente tutte sotto al cofano: l'unit&agrave; elettrica della EV (156 o 280 cavalli, a seconda della versione standard o Veloce) lascia qui spazio al collaudato 3 cilindri da 1,2 litri del Gruppo Stellantis, offerto in declinazione da 136 cavalli e sistema mild hybrid 48V. Un powertrain che presto sar&agrave; proposto anche con trazione integrale Q4.&nbsp; Nelle concessionarie da fine ottobre, la Junior ibrida punta a conquistare una fetta di pubblica ancora maggiore rispetto alla variante elettrica e alla "sorella maggiore" Tonale. Al momento del lancio della Hybrid, Alfa Romeo ha comunicato che la Junior aveva ottenuto gi&agrave; oltre 10mila ordini, affermandosi come uno dei modelli dallo slancio maggiore degli ultimi anni.  33 Stradale e le altre Ma la Junior non &egrave; stata l'unica protagonista dello stand Alfa Romeo a Milano AutoClassica. A fare compagnia alla piccola c'era infatti l'alytro estremo della gamma attuale del Biscione, la supercar 33 Stradale. Esposta nella classica livrea rossa, la vettura ha polarizzato le attenzioni dei visitatri sfoggiando il suo design, ispirato all'omonima celebre antenata degli anni '60, e le sue porte "a farfalla" ad aperura verticale. Derivata dalla "cugina" Maserati MC20, ripete per certi versi il percorso fatto a suo tempo da Alfa e dal Tridente con il progetto 8C Competizione, dotata della meccanica e del motore da 4,7 litri della GranTurismo.&nbsp; In questo caso l'unit&agrave; prestata da Maserati &egrave; il nuovissimo e performante V6 Nettuno da 3 litri biturbo con tecnologia da F1, con 620 cavalli di potenza e 333 km/h di velocit&agrave; massima (ma &egrave; stata realizzata anche la variante elettrica da 750 cv...). Della 33 Stradale sono previsti appena 33 esemplari, gi&agrave; tutti venduti a clienti selezionati per una cifra a sei zeri. Era a fare bella mostra di s&eacute; accanto alla 33 Stradale un'altra Alfa davvero speciale, stavolta addirittura un esemplare unico: si tratta della 33 "Iguana", concept car disegnata da Giorgetto Giugiaro ed esposta per la prima volta al Salone di Torino del 1969. Bassa e aerodinamica, la Iguana era alta appena 1,05 metri, lunga poco pi&ugrave; di 4 metri e leggerissima, grazie all'ampio uso di materiali come alluminio e fibra di vetro che consentivano alla bilancia di fermarsi a quota 700 kg. Bench&eacute; non sia mai diventata un modello di serie, le sue linee sono state di ispirazione per la Maserati Bora.  Arriva direttamente dagli anni '60 anche la Spider 1750 esposta ad AutoClassica, in un esemplare bianco con la iconica coda a "osso di seppia". Un modello, questo, che si &egrave; ritagliato uno spazio importante nella storia dell'automobilismo italiano anche grazie alla partecipazione alla popolare pellicola con Dustin Hoffman.&nbsp;  Presente, infine, un esemplare della 4C del 2016 nella speciale versione progettata per assolvere al ruolo di Safety Car nel Mondiale Superbike. Dotata del 4 cilindri 1750 turbo da 240 cv, vantava un rapporto peso potenza di meno di 4 kg per cv grazie al peso inferiore alla tonellata. Ferrari, i 40 anni della Testarossa a Milano AutoClassica        

La nuova Junior ibrida &egrave; stata la protagonista dello stand del Biscione insieme alla supersportiva 33 Stradale ed alcuni pezzi pregiati del relparto Heritage

Alfa Romeo a Milano AutoClassica con 33 Stradale, Junior e Iguana

        Stangata in arrivo? A partire dal 1&deg; gennaio 2025, gli automobilisti italiani potrebbero dover far fronte a un incremento delle multe stradali. "Senza un intervento del governo le multe stradali subiranno un aumento del 6%", avverte Assoutenti. L'associazione dei consumatori richiama l'attenzione sull'articolo 195 del Codice della Strada, il quale stabilisce che "la misura delle sanzioni amministrative pecuniarie &egrave; aggiornata ogni due anni in misura pari all'intera variazione, accertata dall'Istat, dell'indice dei prezzi al consumo per le famiglie di operai e impiegati". L'adeguamento all'inflazione era stato sospeso dal governo fino alla fine del 2024. Assoutenti stima che, sulla base dell'indice biennale Foi dell'Istat, l'incremento delle multe si attester&agrave; intorno al 6%. "&Egrave;&nbsp;importante perseguire le violazioni stradali che mettono a rischio la sicurezza pubblica, ma non &egrave; certo incrementando gli importi delle multe che si garantir&agrave; maggiore sicurezza sulle nostre strade", ha dichiarato il presidente Gabriele Melluso. Multe stradali, gli enti locali fanno cassa Assoutenti sottolinea come nel solo 2024 le sanzioni stradali abbiano generato entrate per gli enti locali pari a 1,4 miliardi di euro, a cui si aggiungono i quasi 1,8 miliardi di euro registrati nel 2023. L'associazione fornisce alcuni esempi concreti dell'impatto dell'aumento: la multa per l&rsquo;utilizzo del cellulare alla guida passerebbe da 165 a 175 euro. La sanzione per divieto di sosta aumenterebbe da 42 a 45 euro, mentre quella per l&rsquo;attraversamento con il semaforo rosso da 167 a 177 euro. Per il superamento dei limiti di velocit&agrave; da 10 a 40 km/h, la multa salirebbe da 173 a 183 euro. Se si superano i limiti da 40 a 60 km/h, la sanzione passerebbe da 543 a 576 euro, raggiungendo gli 896 euro per superamenti oltre i 60 km/h. Melluso sostiene che "un piano educativo biennale nelle scuole superiori rivolto alla sicurezza stradale possa dare pi&ugrave; risultati di un aggiornamento delle sanzioni amministrative". Assoutenti, infine, si rivolge al Governo, chiedendo di bloccare l'aggiornamento delle sanzioni e di evitare "l'ennesima stangata a carico degli automobilisti italiani". Potrebbe interessarti: Tavolo Stellantis, Urso: "Gli ecobonus svenano gli Stati"&nbsp;       

Possibile stangata per gli automobilisti italiani, potrebbero aumentare del 6% a causa dell'adeguamento all'inflazione

Multe Stradali, aumento dal 2025? Assoutenti lancia l'allarme

        Al Tavolo Stellantis, convocato dal Ministro delle Imprese e Made In Italy, Alfonso Urso, &egrave; stato ribadito come sia finita la stagione dei contributi statali ai privati, ma &egrave; stata fatta anche una precisa richiesta ai delegati Stellantis presenti di fare chiarezza su piani e investimenti previsti per l'Italia Stellantis non fa passi indietro La reazione di Stellantis no si &egrave; fatta attendere, ribadendo di non trovarsi d'accorod con la proposta del Governo di ritatdare gli obiettivi UE sulle emissioni, proprio per difendere gli investimenti fatti: "Modificare la regolamentazione in corsa non &egrave; una buona idea perch&eacute; il mondo non torner&agrave; indietro sulla elettrificazione e l&rsquo;Italia &egrave; un Paese esportatore".Ha detto Daniela Poggio, vicepresidente Communication &amp; Public Affairs di Stellantis Italia, ricordando le parole del ceo Carlos Tavares, in occasione dell&rsquo;audizione svoltasi in Parlamento lo scorso 11 ottobre. "In questo momento di transizione - aggiunge -, le politiche che garantiscono la stabilit&agrave; delle regole sono pi&ugrave; importanti che mai e i target del 2025 erano noti fin dal 2019, in quanto sono rimasti gli stessi decisi nella legislazione europea 2014-2019. Modificare ora gli obiettivi avrebbe effetti negativi perch&eacute; l&rsquo;industria automobilistica opera su tempi molto lunghi. Il piano strategico 'Dare Forward 2030' prevede la decarbonizzazione entro il 2038 sia dei veicoli sia dei processi produttivi e di raggiungere entro il 2030 la vendita del 100% di veicoli elettrici in Europa e il 50% in Usa. Un investimento di 50 miliardi di euro e quattro piattaforme native elettriche, ma capaci di accogliere le trazioni endotermiche". Poggio ricorda ancora che "la transizione verso l&rsquo;elettrificazione &egrave; stata indicata dalle istituzioni europee". In generale "la riconversione - ribadisce - comporta un maggiore costo dei veicoli elettrici del 40%, e questo &egrave; il principale problema che non abbiamo ancora risolto", mentre "la concorrenza cinese ha il 30% di vantaggio sulla competitivit&agrave; dei costi e la Cina &egrave; entrata in una fase di sovraccapacit&agrave; produttiva (come l&rsquo;Europa) e oggi &egrave; il primo esportatore mondiale" Fiat &egrave; marchio leader "Stellantis ha un piano per l'Italia e lotteremo per difendere la nostra leadership". Ha ribadito poi Poggio. Il gruppo "con la sua dimensione internazionale, ha potuto mantenere una posizione di forza all'interno del settore per affrontare le difficolt&agrave; del presente e le sfide del futuro. E Fiat, primo marchio all&rsquo;interno del gruppo, &egrave; leader in Brasile, Turchia, Algeria, e in Italia". In arrivo 5 nuovi modelli Su piano industriale e investimenti, poi &egrave; toccato a Giuseppe Manca, responsabile Risorse Umane di Stellantis Italia, illustrare i piani. "Stellantis non intende chiudere nessun stabilimento in Italia, cos&igrave; come non ha nessuna intenzione di fare licenziamenti collettivi",  ha detto il manager. In particolare su Melfi Manca ha ricordato che arriveranno cinque modelli precisando i tempi dei lanci: nel 2025 uscir&agrave; nel primo trimestre la prima Ds e, nel terzo, la nuova Jeep Compass elettrica. Nel 2026 arriver&agrave; nel primo trimestre la seconda vettura Ds, nel secondo la Jeep Compass Ibrida e nel terzo la nuova Lancia Gamma. Sugli incentivi Infine, sullo stop definitivo agli incentivi: "Visto il mercato dell'automobile e dell'elettrico, &egrave; chiaro che lo stop degli incentivi costituisce un problema" ed &egrave; "chiaro che &egrave; un problema per il mercato italiano". ha proseguito Manca. Ma "la rivisitazione degli incentivi va rivista a livello europeo", ha aggiunto. Manca ha spiegato che "oggi Stellantis produce molto per il mercato estero, la 500 Bev di Mirafiori &egrave; fatta soprattutto per il mercato straniero". "I modelli che arriveranno gi&agrave; subito - ha continuato -, nel primo trimestre del 2025, sono appetibili per il mercato straniero. Quindi &egrave; chiaro che vale la pena parlare di incentivi, ma a livello europeo. Su questo mi sembra che ci sia un impegno del ministro a rivedere tutte queste posizioni a Bruxelles". Manca ha ribadito che l'impegno di Stellantis per l'Italia "rimane". "Abbiamo, ancora una volta, sottolineato il fatto che non &egrave; nostra intenzione, come sta avvenendo nel resto d'Europa, minacciare chiusure di stabilimenti n&eacute; licenziamenti collettivi", ha concluso.       

L'azienda ha ribadito sia la contrariet&agrave; nel rivedere i piani europei, sia la centralit&agrave; di Fiat

Tavolo Stellantis, Poggio: "Lotteremo per la nostra leadership"

        Secondo i numeri rilevati Car &amp; Classic, piattaforma leader in Europa, ha battuto all&rsquo;asta ben 250 veicoli nella sezione &ldquo;Nessuna Riserva&rdquo;, cio&egrave; senza un prezzo minimo, al fine di consentire la compravendita degli esemplari a tutti gli appassionati che hanno una settimana per formulare la loro offerta. Allo scoccare del "gong", chi ha offerto la cifra pi&ugrave; alta si aggiudica l'auto. Tom Wood, fondatore di Car &amp; Classic afferma: &ldquo;Molti rilanciano anche senza particolare interesse per l&rsquo;esemplare, perch&eacute; attratti dall&rsquo;idea di ottenere un prezzo d&rsquo;occasione".  All'asta una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione &ldquo;Martini 5&rdquo; che costa come una casa I modelli pi&ugrave; richiesti Di recente, un'affascinante Chevrolet Corvette C3 Targa del 1978 &egrave; stata venduta a 17.882 euro, oltre la valutazione iniziale che era di soli 17mila. Una Mercedes G500 del 2004 e una G55 AMG del 2008 sono invece state battute rispettivamente a 25.250 e 30.250 euro, superando entrambi le previsioni di diverse migliaia di euro. Le auto all&rsquo;asta senza riserva provengono soprattutto dagli anni Novanta e Duemila e si collocano in una fascia di prezzo tra i 5mila e i 30mila euro. Si tratta della formula d'asta ideale per chi cerca modelli di prestigio come Mercedes, Jaguar, Porsche, ad un prezzo non elevato. Proprio le Mercedes si rivelano molto richieste e anche molto vendute, con numerosi esemplari della serie R/C 107 e la R129 SL500 Convertible. Si contano inoltre molte Fiat Cinquecento storiche e Citro&euml;n 2CV, molto richieste dai collezionisti italiani. Mercato aste in Europa e come partecipare Per Car &amp; Classic, da gennaio a ottobre 2024, oltre il 20% delle aste europee (32 su 151) si &egrave; svolto in Italia. La piattaforma, inoltre, collabora con commercianti in tutta Europa che forniscono un flusso costante di veicoli, come avviene con alcuni rivenditori olandesi che consegnano circa cinque automobili a settimana.&nbsp; Per partecipare basta registrarsi gratuitamente su www.carandclassic.com/it, sia per vendere che per acquistare. Per i venditori, il premio d&rsquo;asta &egrave; del 6%, addebitato solo in caso di vendita. Gli acquirenti pagano invece una tariffa fissa, proporzionata al valore dell&rsquo;auto acquistata. La piattaforma garantisce la sicurezza delle transazioni bloccando i pagamenti fino alla consegna del veicolo, permettendo agli utenti di rilanciare in tutta tranquillit&agrave;. Un furgone della SWAT finisce all'asta con armi, cassetti e munizioni       

Le Mercedes le pi&ugrave; vendute e le pi&ugrave; richieste. Nei primi 10 mesi del 2024, oltre il 20% delle aste europee si &egrave; svolto in Italia

Auto d'epoca, collezionisti vanno pazzi per le aste senza riserva

Uno sguardo alla situazione del mercato dell&rsquo;auto con vendite in calo e la scelta del Governo di non riconfermare gli incentivi &egrave; l&rsquo;approfondimento sull&rsquo;attualit&agrave; che apre questo numero del magazine Auto. Una visione completa e oggettiva di quello che sta accadendo nel settore automotive con i punti di vista dei manager delle principali Case auto europee. In questo numero di Auto il tema della transizione della mobilit&agrave; verso l&rsquo;elettrico viene affrontato analizzando i diversi punti di vista e gli scenari che stanno creando una serie di problemi al settore dal mercato cinese che non acquista pi&ugrave; vetture europee alla rielezione di Donald Trump che potrebbe riproporre dazi bloccando cos&igrave; duramente anche il mercato americano per le nostre industrie.  COTY 2025 e non solo  Ci prepariamo anche all&rsquo;elezione della nuova The Car of The Year e il magazine Auto, essendo l&rsquo;organizzatore italiano del prestigioso premio, ha gi&agrave; deciso di organizzare un evento con l&rsquo;esposizione e i test drive delle sette finaliste, che verranno elette il 15 novembre, a Milano CityLife dal 6 al 15 dicembre. Ma questo numero del mensile Auto &egrave; anche ricco di tantissime novit&agrave;, test in anteprima e vetture sotto la lente d&rsquo;ingrandimento del Centro Prove. Grande spazio alle vetture con propulsori endotermici, magari elettrificati, che attualmente sono le pi&ugrave; richieste dal nostro mercato ma anche da quello europeo. Ovviamente Auto non si poteva esimere dal presentare la nuova Ferrari F80, la nuova supercar da 1.200 cavalli con il motore V6 3,0 litri da 900 cavalli abbinato a due motori elettrici ciascuno da 147 cv. La nuova F80 &egrave; l&rsquo;erede di vetture che hanno fatto la storia della Casa di maranello, basti citare la 288 GTO del 1984, la mitica F40 del 1987 fino ad arrivare alla Enzo del 2002 o a LaFerrari del 2013.  Le anteprime di Auto  Le auto sono spesso un sogno per pochi ed ecco che Auto ha intervistato il capo del design del Gruppo BMW, Adrian Van Hooydonk, che ci racconta la Skytop, una vettura concept che &egrave; stata realizzata in cinquanta esemplari per altrettanti fortunati proprietari. Restando in tema di vetture sportive questo mese Auto ha guidato due anteprime veramente interessanti, la nuova Lamborghini Urus ora con motore ibrido plug-in da 800 cv e la BMW M5 Touring che grazie al 4,4 litri di cavalli ne ha 727. Ma torniamo a parlare di vetture &ldquo;normali&rdquo; e Auto vi porta alla prima guida della nuova Audi A5 Avant, il modello che dopo 30 anni sostituisce la storica A4.  Ma i giornalisti del mensile hanno guidato per i lettori anche Cupra Terramar, Mazda CX-80, la Jeep Avenger 4Xe a trazione integrale, Kia Niro Tri-Fuel da oltre 1.600 km con un pieno, la nuova Renault 5 e-tec electric, la Mini Aceman SE, la Hyundai Inster, la Opel Grandland e la potente Nissan Ariya Nismo, il Suv elettrico da 435 cavalli. La nuova Alfa Romeo Stelvio Super Sport, l&rsquo;ultima pura endotermica da 520 cv della Casa del Biscione &egrave; stata invece oggetto di uno dei test del Centro prove di Auto. Le atre vetture poste sotto la lente d&rsquo;ingrandimento dei tecnici del mensile Auto sono state la BMW X2 M35i xDrive da 300 cv, la Peugeot 3008 con motore endotermico ibrido e l&rsquo;Audi Q6 e-tron. Alberto Sabbatini, responsabile del Centro prove di Auto, &egrave; poi salito a bordo con Miki Biasion della nuova Lancia Ypsilon Tally4 HF, la vettura che riporter&agrave; alle competizioni lo storico marchio torinese.  Ma le anteprime non sono terminate in un numero di Auto in edicola ricco di novit&agrave;. I lettori potranno scoprire anche anteprime come Renault R4, Suzuki eVitara, BYDD Sealion 7, Citren C4 e C4 X. Come ogni mese il magazine Auto regala anteprime, informazione, attualit&agrave; e tantissime vetture tutte da scoprire insieme.  Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid 

Sul numero 12 in edicola ampio spazio al mercato dell&rsquo;auto con vendite in calo, le scelte controverse del Governo sugli incentivi, i dazi sulle auto elettriche e tanto altro. Correte in edicola!

Il nuovo numero di Auto di dicembre &egrave; in edicola

        Xiaomi, con il suo modello SU7 Ultra ha infranto il record del N&uuml;rburgring per veicoli a quattro porte, superando in velocit&agrave; la Porsche Taycan Turbo GT.&nbsp; L'auto, nella sua versione di serie, entrer&agrave; ufficialmente in produzione per il mercato cinese con data di lancio prevista per marzo 2025.  Triplo motore Il modello sar&agrave; equipaggiato con un totale di tre motori elettrici per un totale di 1.548 CV. Secondo le specifiche tecniche, la SU7 Ultra raggiunge i 350 km/h di velocit&agrave; massima e accelera da 0 a 100 km/h in appena 1,97 secondi. Il motore principale, &egrave; l'HyperEngine V8, raggiunge un picco di 27.200 giri al minuto e sviluppa 578 CV, a cui si sommano le potenze degli altri due motori. Batteria, estetica e prezzo La batteria da 93,7 kWh pu&ograve; essere ricaricata dal 10% all&rsquo;80% in soli 11 minuti tramite corrente continua. Esteticamente l'auto mantiene le minigonne e i cerchi da 21 pollici con pneumatici Pirelli P Zero. Xiaomi ha inoltre dotato l&rsquo;auto di un diffusore attivo in grado di adattarsi alla velocit&agrave;, al fine di migliorarne l&rsquo;aderenza e al tempo stesso garantire stabilit&agrave; con un carico aerodinamico di ben 285 kg. Gli interni presentano sedili sportivi avvolgenti, cinture di sicurezza gialle, dettagli in fibra di carbonio e un volante rivestito in Alcantara. L&rsquo;auto sar&agrave; venduta in Cina a partire da circa 105.000 euro. Xiaomi fa un passo indietro: la nuova piattaforma non si chiamer&agrave; &ldquo;Modena&rdquo;       

L'auto, pi&ugrave; veloce anche di alcune monoposto di Formula 1, sar&agrave; disponibile in Cina a partire dal 2025

Xiaomi SU7 Ultra, tre motori elettrici per oltre 1.500 CV di potenza

        RM Sotheby&rsquo;s presenta all&rsquo;asta una rarissima Lancia Delta HF Integrale Evoluzione &ldquo;Martini 5&rdquo;. Si tratta dell&rsquo;esemplare numero 388 (sui 400 prodotti) e, nonostante non se ne conosca precisamente la storia, &egrave; noto che nel maggio 2022, ha ricevuto un massiccio intervento di restauro e manutenzione.&nbsp;  Un furgone della SWAT finisce all'asta con armi, cassetti e munizioni Restaurata ma non troppo Tra le operazioni effettuate sull&rsquo;auto, la sostituzione della cinghia di distribuzione, riparazione del turbocompressore e revisione di freni e sospensioni. Ma non tutto &egrave; stato ritoccato, anzi: questa Martini 5 presenta accessori originali e rappresenta un autentico pezzo da collezione per gli appassionati di rally e del WRC. Decorata con strisce rosse e blu dello sponsor Martini, questa versione limitata montava un motore turbo a quattro cilindri da 2 litri con 210 CV, cambio manuale a cinque marce e trazione integrale. Tra le sue particolarit&agrave;, figurano cerchi rally da 15 pollici e interni con sedili in pelle scamosciata e cinture rosse. Grazie a speciali omologazioni per uso stradale, la Lancia Delta continu&ograve; ad evolversi: aumentarono la potenza del motore, la larghezza della carreggiata, e vennero potenziati freni e sospensioni. Questi miglioramenti portarono la Delta a vincere sei campionati WRC consecutivi fino al 1992, con protagonisti come Miki Biasion e Carlos Sainz Sr. accanto a Kankkunen. Quanto potrebbe costare portarsi a casa questo magnifico e unico esemplare? Si stima che il valore oscilli tra 130 e 150mila euro. All'asta una delle auto pi&ugrave; interessanti del dopoguerra: &egrave; 300 SL Gullwing       

L'auto, la numero 388 delle sole 400 mai realizzate, &egrave; stata sottoposta ad un importante interevento di manutenzione, ma vanta ancora elementi originali

All'asta una Lancia Delta HF Integrale Evoluzione “Martini 5” che costa come una casa

All'asta da RM Sotheby's è finita una rarissima Lancia Delta HF Integrale Evoluzione “Martini 5”, la numero 388 su 400 costruite. Si tratta di un esemplare restaurato di recente che rappresenta oggi un prezioso oggetto da collezione per gli amanti del rally 

Lancia Delta HF Integrale Evoluzione “Martini 5”, gioiello rally all'asta

Ha i rally nel DNA per cui non poteva che essere una macchinetta sportiva, agile fra le curve e rapidissima nei cambi di direzione. Il secondo modello del Marchio Alpine che sta per arrivare sul mercato, sei anni dopo la berlinetta A110, si chiama A290. Ed &egrave; completamente elettrica. Come saranno d&rsquo;ora in avanti tutte le nuove Alpine. Ha le dimensioni, le forme e la fisionomia della Renault 5 appena lanciata su mercato, perch&eacute; &egrave; basata sulla stessa piattaforma, anche se l&rsquo;Alpine &egrave; pi&ugrave; potente e sportiva della &ldquo;cugina&rdquo;.  Non &egrave; una strada inedita quella che hanno seguito i francesi: gi&agrave; negli anni &lsquo;80 Alpine realizzava una versione pi&ugrave; sportiva della R5, aggiungendo alla sigla anche il proprio nome: Renault 5 Alpine. Vetturetta che &egrave; stata un successo fra le giovani generazioni di quegli anni &lsquo;80 per quell&rsquo;azzeccato mix di eleganza e sportivit&agrave; e che ha dato vita anche alle versioni da corsa che gareggiano nel monomarca Renault 5. Questa A290 replica la medesima strategia anche se il nome Renault &egrave; scomparso per evitare confusioni e si chiama soltanto Alpine.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella  Alpine A290, com&#39;&egrave; fatta  L&rsquo;Alpine A290 &egrave; una &ldquo;hot hatch&rdquo;, come si chiamano in gergo le compatte di quattro metri potenti, aggressive e dall&rsquo;impostazione sportiva. Potente questa A290 lo &egrave; di certo con i suoi 220 cavalli &ldquo;elettrici&rdquo; e 300 Nm di coppia motrice. &Egrave; basata sulla piattaforma AmpR Small, la stessa su cui &egrave; costruita la R5, e della city car &ldquo;cugina&rdquo; riprende pi&ugrave; o meno le dimensioni (&egrave; lunga 3,99 metri, larga 1,82 m e alta 1,50), ha una batteria da 52 kWh sul pianale e possiede un interasse corto di appena 2530 mm che &egrave; uno dei suoi segreti e che spiega la sua agilit&agrave; fra le curve strette. Rispetto alla Renault 5, per&ograve;, siccome l&rsquo;Alpine &egrave; progettata per un utilizzo pi&ugrave; sportivo, &egrave; stata allargata di 60 mm nelle carreggiate per migliorarne la tenuta di strada; risulta quindi meglio &ldquo;poggiata&rdquo; per terra e ha pi&ugrave; aderenza. Ne beneficia anche l&rsquo;effetto estetico perch&eacute; cos&igrave; &ldquo;larga&rdquo; e muscolosa nelle forme &egrave; pi&ugrave; aggressiva da vedere,  L&rsquo;aspetto interessante della A290 &egrave; che tutti i dettagli tecnici che la compongono sono stati perfezionati in chiave performance. Molti costruttori tendono a realizzare versioni pi&ugrave; sportive delle proprie auto aggiungendo semplicemente un motore pi&ugrave; potente ma senza evolvere di pari passo l&rsquo;intera auto: cos&igrave; l&rsquo;insieme risulta sbilanciato e poco efficace. Nel caso dell&rsquo;Alpine, invece, i progettisti francesi hanno svolto il lavoro come si deve: l&rsquo;intera auto stata studiata con componenti pi&ugrave; estremi ed omogenei tra loro per risultare una vera sportiva. Quindi oltre al motore da 220 cv (o 180 cv), l&rsquo;Alpine A290 pu&ograve; vantare: cerchi da 19&rdquo;, carreggiate allargate, freni di grande sezione (Brembo con dischi da 330 mm anteriori), sospensioni multilink al retrotreno per stabilizzare meglio l&rsquo;auto, un sistema torque vectoring elettronico per migliorare la direzionalit&agrave; dell&rsquo;avantreno in uscita di curva, frenata brake by wire a gestione elettronica.    &Egrave; l&#39;elettrica pi&ugrave; leggera  Il tocco finale &egrave; stato l&rsquo;ampio uso di alluminio (in parte del telaio e nel castelletto del motore) che ha permesso di ridurre il peso dell&rsquo;auto sotto i 15 quintali: 1.479 kg. Che, detti cos&igrave;, sembrano tanti pensando ai 1270 kg della vecchia Clio RS 1.6 turbo benzina che aveva simile potenza. Ma nel caso dell&rsquo;Alpine A290 stiamo parlando di un&rsquo;auto elettrica che deve mettere in conto almeno 300 kg di batteria come zavorra, quindi in realt&agrave; quei 1479 kg sono un traguardo eccezionale in assoluto. Pensate che non esiste altra elettrica sportiva compatta che pesi sotto i 16/17 quintali, quindi i tecnici Alpine hanno fatto davvero un buon lavoro per rendere sportiva l&rsquo;A290.  E poi ci sono tante pregevoli &ldquo;chicche&rdquo; nell&rsquo;impianto multimediale che soddisfer&agrave; gli amanti della tecnologia sportiva: il pulsante overtake sul volante che &ldquo;libera&rdquo; un boost di potenza per compiere sorpassi; un pomello rotante sempre sul volante per modificare l&rsquo;intensit&agrave; della rigenerazione della frenata, e un completissimo sistema di telemetria live sul display centrale che oltre al tempo sul giro ti dice tutto, ma proprio tutto, sul funzionamento dell&rsquo;auto: dalla pressione in bar che stai applicando alla frenata mentre pesti sul freno alla temperatura dei freni e della batteria.  Sfoglia le pagine per continuare a leggere (1/3)  &nbsp;  A290, agilissima tra le curve  Ma come va davvero al volante l&rsquo;Alpine A290? In una parola &egrave; entusiasmante. Brillante, rapida, agile fra le curve lente e veloci, si lascia guidare facilmente e d&agrave; i brividi per come riesce ad andare forte nel misto che &egrave; il suo terreno ideale. Il nostro test dinamico lo abbiamo effettuato sulle montagne dell&rsquo;isola spagnola di Palma di Maiorca dove si svolge tutti gli anni un rally classico che vede al via auto da corsa di ogni epoca. E su quelle strade di montagna l&rsquo;A290 ci ha trasmesso tanto entusiasmo. La posizione di guida &egrave; perfetta per la guida sportiva; il volante &egrave; di grande diametro ma tagliato in basso come si conviene a un volante sportivo, la corona di grande spessore regala al tatto un effetto di confortante solidit&agrave;. Ci si rende proprio conto di avere tra le mani un&rsquo;auto sportiva.  La potenza non &egrave; brutale e nemmeno l&rsquo;erogazione della coppia lo &egrave;: l&rsquo;auto ha 220 cavalli, ma alcune rivali elettriche (penso a quelle sportive delle famiglia Stellantis, Alfa Junior, Abarth 600, Lancia Y HF) ne vantano anche 280. Per&ograve; vuoi per la leggerezza complessiva dell&rsquo;Alpine, vuoi per la coppia del motore, vuoi per la grande motricit&agrave; dell&rsquo;auto che riesce a scaricare bene a terra i 300 Nm, l&rsquo;A290 schizza via in avanti tra una curva e l&rsquo;altra quando si tocca il gas che &egrave; un piacere.  Sullo spunto da fermo, con i suoi 6&rdquo;4 dichiarati sullo 0-100 magari qualcuno le star&agrave; davanti (anche perch&eacute; la velocit&agrave; massima &egrave; plafonata a 170 km/h per non prosciugare la batteria), ma appena arriveranno le curve vi metterete tutti dietro! L&rsquo;A290 ha un inserimento in curva pazzesco. E mostra una reattivit&agrave; immediata. Voi pensate di sterzare e lei gira prima che ve ne rendiate conto! Lo sterzo &egrave; precisissimo, l&rsquo;auto segue benissimo la traiettoria impostata. Nel misto veloce poi &egrave; sublime perch&eacute; riesce a danzare a destra e sinistra seguendo perfettamente la linea che gli darete nelle esse veloci come un supergigantista fra i pali larghi. Senza incertezza, senza reazioni anomale.&nbsp;  L&#39;importanza del Torque Vectoring  L&rsquo;A290 dispone di quattro mappature motore: Save (risparmio energia), Normal, Sport (dove &egrave; tutto al massimo) e Personal (dove si possono incrociare vari setting, ad esempio massima potenza del motore ma taratura morbida dello sterzo). Infine ha due &ldquo;chicche&rdquo; che piacciono all&rsquo;amante della guida sportiva: un tasto per togliere con un tocco tutti gli Adas (o attivare soltanto quelli che davvero ritenete necessari) e un pulsante per escludere tutti i controlli: traction control e ESC (solo in mappatura Sport). Attenti per&ograve; che in quel caso, specie con fondo viscido, l&rsquo;auto patiner&agrave; in accelerazione e si rischia bel po&rsquo; di sottosterzo dando gas in uscita di curva.  A proposito di questo, abbiamo guidato l&rsquo;Alpine anche in autodromo, a Palma: un circuito molto tortuoso che ci ha permesso per&ograve; di valutarne la bont&agrave; anche nella guida estrema in pista a controlli staccati. Ci siamo resi conto che l&rsquo;A290 ha davvero l&rsquo;agilit&agrave; di un kart in pista: si riesce a guidare buttandola qua e l&agrave; nelle curve senza mai perderne il controllo. L&rsquo;interasse corto di 1530 mm la fa girare rapidamente anche nei tornanti pi&ugrave; stretti e proprio in pista ci siamo resi conto dei benefici del sistema torque vectoring a bordo forzando apposta l&rsquo;ingresso o l&rsquo;uscita in alcune curve. Funziona elettronicamente rilevando lo slittamento delle ruote anteriori.  Il sistema concede al massimo un 20% di slittamento, poi oltre quel valore fa ruotare in modo diverso le due ruote anteriori per diminuire il sottosterzo in uscita di curva. Il vantaggio &egrave; che questo torque vectoring agisce elettronicamente, non meccanicamente, quindi &egrave; rapidissimo nell&rsquo;effetto. Accelerando in uscita di curva la macchina per un attimo comincia a &ldquo;smusare&rdquo;, poi il torque vectoring entra in azione e l&rsquo;auto recupera facilmente la traiettoria corretta. In ingresso di curva, invece, si sente il beneficio di un altro dispositivo: il controllo elettronico del del brake by wire che pinzando la ruota posteriore interna aiuta il retrotreno a sterzare e permette lievi derapate che aiutano a far girare l&rsquo;auto nelle curve pi&ugrave; strette, oltre che garantire un divertimento di guida unico! Permette insomma una guida da sportiva vera.  Sfoglia le pagine per continuare a leggere (2/3)  &nbsp;    300 km veri di autunomia possono bastare  Lasciamo apposta per ultime certe caratteristiche come consumo e&nbsp; autonomia perch&eacute; l&rsquo;Alpine A290 non &egrave; una elettrica come le altre dove conta soprattutto l&rsquo;efficienza. Certo, la sua batteria da 52 kWh (la stessa della Renault 5) &egrave; adeguata per le dimensioni dell&rsquo;auto; per&ograve; il carattere dell&rsquo;auto ti porta a guidarla sportivamente e questo incide su consumi e autonomia. La Casa dichiara un&rsquo;autonomia nel ciclo WLTP di 364 km nella versione con motore da 220 cv (e di 380 km con motore da 180 cv) ma realisticamente noi, guidandola per&ograve; con andatura &ldquo;allegra&rdquo;, abbiamo totalizzato un consumo medio reale di 18,6 kWh per 100 km, (5,4 km con un kWh) vale a dire un&rsquo;autonomia di 280 km. Diciamo che con un passo pi&ugrave; conservativo i 300 km sono un obiettivo realistico se&nbsp; non ci mettete troppa autostrada. Che per un&rsquo;auto del genere, per divertirsi a corto raggio, sono pi&ugrave; che sufficienti.  Costa cara perch&eacute; non &egrave; un&#39;auto per tutti  Il prezzo segue simili considerazioni: l&rsquo;Alpine A290 &egrave; disponibile in quattro allestimenti, due con motore da 180 cv e due da 220 cv. Il prezzo parte da 38.700 &euro; (GT 180 cv) e il primo modello con 220 cv (GT Performance) costa oltre 40mila euro: 41.700 &euro;. Se poi volete il massimo, la GTS full optional o la costosa Premi&eacute;re Edition le pagate rispettivamente 44.700 &euro; e 46.200 &euro;. Non sono pochi soldi per un&rsquo;elettrica compatta di quattro metri, ma &egrave; anche vero che l&rsquo;A290 non &egrave; un&rsquo;auto per tutti, ma per automobilisti appassionati che cercano una macchinetta sportiva che per prima cosa procuri soddisfazione,&nbsp; divertimento ed emozione al volante, e soltanto in seconda battuta tutto il resto. &Egrave; per quelli che finora si compravano la Abarth 500, la Hyundai i20N o la Clio RS Trophy. Proprio gli stessi clienti di una volta della Renault 5 Alpine negli anni Ottanta riproposta oggi con la moderna tecnologia elettrica di buona potenza che per dinamica di gudia non faccia rimpiangere le &ldquo;hot hatch&rdquo; di una volta. Tra l&rsquo;altro la A290 possiede pure un bel sound elettronico ben concepito e che non appare per nulla fake.  Se rientrate in questo identikit, l&rsquo;Alpine A290 vi piacer&agrave; da matti. Se ancora avete qualche incertezza, pensate che il capo del marchio francese, e quindi anche chi ha deliberato il progetto, &egrave; l&rsquo;ingegnere Philippe Krief. Che prima di arrivare in Alpine&nbsp; &egrave; stato il project leader di vetture come la Ferrari 458 Speciale e l&rsquo;Alfa Giulia Quadrifoglio. Un tecnico che sa bene come si fanno le vere auto sportive. E questa &egrave; la miglior garanzia che Alpine pu&ograve; dare ai suoi clienti veri appassionati di guida.  Alpine A110 R Ultime, 330mila euro di potenza ed extra lusso  (3/3) 

La seconda vettura moderna del Marchio francese sta per arrivare sul mercato, sei anni dopo la berlinetta A110, ed &egrave; completamente elettrica

Alpine A290, la nostra prova della piccola sportiva elettrica

        Per la prima volta in 57 anni, infatti, il team Mercedes-AMG ha realizzato autonomamente un SUV su una piattaforma elettrica di ultima generazione, chiamata AMG.EA. Il modello, soprannominato &ldquo;Born in Affalterbach&rdquo;, verr&agrave; sottoposto ai primi test su strada durante l'inverno. Nuova Mercedes CLA svela i dettagli dell'elettrica e della mild hybrid Emozioni e prestazioni Il nuovo SUV, secondo progetto full-electric di AMG, si aggiunge a modelli come la SL, GT e SLS, con l'obiettivo di contribuire al futuro di un'azienda che si poggia sull'idea di lusso e sostenibilit&agrave;. Con questo lancio, Mercedes-AMG intende confermare il suo ruolo di leader innovativo nei veicoli ad alte prestazioni. "Da molti anni i SUV sono tra i nostri modelli pi&ugrave; popolari. Con questo SUV 'Born in Affalterbach', rispondiamo a questa tendenza offrendo ai nostri clienti un fuoristrada ad alte prestazioni davvero accattivante, basato sulla piattaforma AMG.EA. La nostra nuova architettura ad alte prestazioni segue una chiara filosofia: &lsquo;AMG First, EV Second&rsquo;. Questo significa che i veicoli non solo eccellono come veicoli elettrici, ma incarnano anche la qualit&agrave; fondamentali di AMG in termini di emozioni e prestazioni", questo il pernsiero di Michael Schiebe, Presidente del Consiglio di Amministrazione di Mercedes AMG GmbH e Responsabile delle divisioni Mercedes Benz Classe G e Mercedes Maybach. Mercedes, si avvicina il debutto della AMG elettrica granturismo       

Il modello ad alte prestazioni si basa sulla piattaforma elettrica di ultima generazione, chiamata AMG.EA

Mercedes-AMG, il SUV ‘Born in Affalterbach’ in via di sviluppo

Skoda lancia in India la Kylaq, un SUV compatto lungo 4 metri e con un prezzo base di circa 8.700 euro. Offre dotazioni tecnologiche avanzate come sedili ventilati, oltre a un motore turbo da 116 CV. Sarà disponibile dal 2025 

Skoda Kylaq

        Quattro anni fa, Bentley annunciava il suo programma Beyond100, ovvero la strategia aziendale con cui la Casa britannica spiegava come intendeva raggiungere la completa elettrificazione della propria gamma. Adesso &egrave; arrivato il momento, per il prestigioso brand di Crewe, di evolvere tale strategia con il programma Beyond100+, che aggiunge dettagli sul lancio dei nuovi modelli a zero emissioni e rimanda di cinque anni l'addio dei propulsori endotermici. Bentley Flying Spur Speed, &egrave; super ibrido plug-in Tutto elettrico s&igrave;, ma non subito Il debutto del Marchio inglese nel mercato delle auto full electric avverr&agrave; nel 2026, con il lancio del primo modello completamente a batteria targato Bentley. Si tratter&agrave; di quello che la Casa definisce come il &ldquo;primo vero luxury urban Suv al mondo&rdquo;. Ben pochi i dettagli rilasciati dal Costruttore, se non il disegno di una silhouette che lascia intuire linee simili a quelle della Bentayga e dimensioni probabilmente pi&ugrave; contenute. Tale modello sar&agrave; interamente progettato e prodotto nella storica sede di Crewe, e dar&agrave; ufficialmente il via al nuovo corso della Casa. Dal 2026 in poi, Bentley ha in programma di lanciare un modello all'anno, tra elettriche pure e ibride plug-in. A proposito delle PHEV, nel precedente piano Bentley aveva intenzione di eliminare le ibride nel 2030, per concentrarsi solo sulle auto 100% elettriche. Con la nuova strategia Benyond100+ quel limite viene spostato temporalmente in avanti di 5 anni, facendo di fatto sopravvivere le Bentley endotermiche fino al 2035, ovvero il limite oltre il quale non sar&agrave; pi&ugrave; possibile vendere, in Europa, vetture alimentate a benzina, Diesel o gas. Prevista infine una razionalizzazione della gamma dei propulsori endotermici: confermato l'addio alle unit&agrave; a 12 cilindri, usciranno di scena anche i V6 che dotavano fino ad oggi le versioni ibride plug-in. L'unica unit&agrave; a benzina di Bentley rester&agrave; infatti il V8 Ultra Performance plug-in hybrid che eroga ben 782 cavalli complessivi nella versione adottata dalla nuova Flying Spur. Bentley punta sulla factory di Crewe Centralissima nella nuova strategia Bentley sar&agrave; la storica sede di Crewe, in cui la Casa inglese punta a concentrare tutte le proprie attivit&agrave;. L'impianto, che &egrave; gi&agrave; stato certificato come a zero emissioni di anidride carbonica, e ora si punta alla costruzione di quella che Bentley definisce una &ldquo;fabbrica dei sogni&rdquo; per il futuro elettrico. &ldquo;Circa quattro anni or sono Bentley ha inizialmente delineato la sua strategia Beyond100, oggi &egrave; necessario adattarsi all'ambiente economico, di mercato e legislativo per avviare un'importante fase di trasformazione che guarda al futuro. Beyond100+ diventa la nostra via maestra mentre estendiamo le nostre ambizioni e strategie oltre il 2030, mantenendo il nostro obiettivo per un futuro decarbonizzato, ivi compresa l'offerta di automobili con propulsione completamente elettrica a partire dal 2035, e rafforzando le nostre credenziali di creatore britannico di auto straordinarie da oltre un secolo&rdquo;, ha spiegato Frank-Steffen Walliser, Presidente e CEO di Bentley Motors.  Aston Martin, Vantage speciale per festeggiare la 24 Ore di Spa       

La Casa di Crewe aggiorna i propri piani allungando la vita dei modelli endotermici. Nel 2026 il primo luxury urban Suv a batterie

Bentley, annuncia il primo Suv elettrico e rimanda l'addio all'ibrido

Peugeot lancia in Europa una serie Style per i suoi quattro modelli di punta, disponibili in versione elettrica, ibrida e con motore a combustione

Peugeot serie Style su 208, 2008, 308 E 308 SW

        Nel segmento C, il pi&ugrave; importante del mercato europeo, Mitsubishi rafforza la propria presenza a brevissimo termine. La Casa&nbsp;ha annunciato il lancio di due nuovi Suv nel 2025, ampliando la gamma di veicoli elettrificati. Ovvero un modello 100% elettrico a batteria (BEV) e un secondo Suv dotato di motorizzazioni a benzina (ICE) e ibride complete (HEV). Con questa doppia strategia, l'azienda intende coprire le diverse esigenze del mercato, offrendo un'ampia scelta in termini di motorizzazioni e prezzi. Progettati appositamente per il mercato europeo, i due nuovi Suv C rappresenteranno il cuore della gamma. Saranno equipaggiati con tecnologia ADAS avanzata per la sicurezza e connettivit&agrave; all'avanguardia con Google integrato Cresce la famiglia dei Suv Mitsubishi L'arrivo dei due nuovi Suv C porter&agrave; a cinque il numero totale di modelli lanciati da Mitsubishi in Europa tra il 2023 e il 2025. Dopo il debutto di ASX e Colt nel 2023 e il lancio del modello di punta Outlander PHEV nel 2024, l'azienda punta a consolidare la sua posizione nel mercato europeo. La gamma di SUV elettrificati comprender&agrave; motorizzazioni completamente elettriche (BEV), ibride plug-in (PHEV) e ibride (HEV). In Italia, la distribuzione dei veicoli Mitsubishi Motors &egrave; affidata al Gruppo Koelliker, importatore e distributore unico del Marchio.&nbsp; Potrebbe interessarti: le migliori offerte di Mitsubishi nuove e usate       

Il Marchio amplia la sua offerta nel segmento C, puntando su tecnologia e connettivit&agrave;

Mitsubishi, in arrivo due nuovi Suv nel 2025

BYD continua a ridefinire i confini dell&#39;innovazione tecnologica con la sua motorizzazione DM-i, una soluzione che combina i benefici dell&#39;elettrico con un&#39;autonomia straordinaria, che arriva fino e&nbsp;1.080 km in ciclo combinato. La tecnologia Super DM (Dual Mode) di BYD segna un&rsquo;autentica rivoluzione nel mondo dei veicoli ibridi plug-in (PHEV). L&rsquo;unione di un motore ad alte performance ed una batteria di grande capacit&agrave; rappresenta un approccio innovativo, in grado di garantire un&rsquo;elevata efficienza energetica e consumi di carburante ridotti, con il motore a combustione che interviene solo quando davvero necessario, ma anche di offrire un&#39;esperienza di guida senza pari. Ogni viaggio diventa un momento di pura emozione, in cui la tecnologia si fonde con la sostenibilit&agrave; portando il guidatore ad abbracciare un nuovo modo di vivere la mobilit&agrave;.    Blade Battery: il Meglio della Tecnologia Elettrica  Le nuove celle prodotte da BYD hanno un disegno del tutto innovativo: sono lunghissime e assomigliano, appunto, a delle spade. la lunghezza delle celle, occupa tutta la lunghezza del pacco batteria, aumentandone la densit&agrave; energetica: le celle sono in litio-ferro-fosfato (LFP) quindi pi&ugrave; economiche di quelle agli ioni di litio tradizionali.    Con il 50% in pi&ugrave; di capacit&agrave; rispetto alle batterie tradizionali, le Blade Battery - prodotte interamente da BYD - assicurano oltre 5000 cicli di carica e scarica, per una sicurezza che dura nel tempo. La progettazione innovativa di queste batterie garantisce non solo prestazioni superiori, ma anche una maggiore resistenza al surriscaldamento.  BYD offre a tutti i clienti 8 anni di garanzia sulle batterie: un segno tangibile della propria fiducia nella qualit&agrave; e nella longevit&agrave; dei suoi prodotti. Le Blade Battery riflettono quindi l&rsquo;impegno della casa produttrice per una mobilit&agrave; che sia responsabile, tecnologica ed innovativa.  Comfort e Qualit&agrave; degli Interni  L&rsquo;attenzione di BYD al comfort e alla qualit&agrave; degli interni emerge da ogni dettaglio. Salire a bordo di un veicolo BYD significa immergersi in un&rsquo;esperienza di guida che unisce lusso e benessere. Il cruscotto &egrave; impreziosito da un innovativo schermo infotainment da 15,6 pollici, capace di ruotare tra modalit&agrave; verticale e orizzontale per offrire al cliente una maggiore versatilit&agrave; e un viaggio fluido e intuitivo.  Non &egrave; solo la tecnologia a colpire: i materiali pregiati dei sedili e delle superfici interne raccontano una storia di eleganza e raffinatezza.    Sicurezza ai Massimi Livelli  La sicurezza &egrave; al centro della missione di BYD, come dimostrano le 5 stelle conquistate nei rigorosi test di sicurezza Euro NCAP. Ogni veicolo del brand &egrave; dotato di un&#39;ampia gamma di sistemi avanzati di assistenza alla guida (ADAS) di serie, progettati per proteggere e garantire la massima protezione a tutti gli occupanti. Funzionalit&agrave; come il Forward Collision Warning, l&#39;Autonomous Emergency Braking e il Lane Keeping Assist lavorano in perfetta sinergia, creando una rete di sicurezza presente in ogni viaggio.    Un Design d&rsquo;Esperienza  Come tutte le Case Cinesi, anche BYD ha dovuto superare il pregiudizio che vedeva le auto prodotte in Oriente come dei cloni delle auto Europee. Un obiettivo ambizioso, ma che &egrave; stato raggiunto grazie a un acquisto di eccezione e di gran prestigio. Il design delle auto BYD porta con s&eacute; l&rsquo;eredit&agrave; di un maestro del settore: il designer responsabile delle linee e dell&rsquo;estetica del brand dal 2017 &egrave; Wolfgang Egger, formatosi in Alfa Romeo, con un passato nel gruppo SEAT, poi in Lancia e di nuovo in Alfa Romeo prima di passare al gruppo Audi.  Sotto la diretta responsabilit&agrave; di Egger sono state prodotte le Seat Ibiza, Cordoba e Altea, la Nuvola e per Alfa Romeo la 147, la GT e la 8C competizione.  &nbsp;Questa esperienza prestigiosa si riflette in ogni dettaglio, conferendo ai veicoli un&rsquo;eleganza e una sportivit&agrave; senza pari, in un perfetto connubio di bellezza e funzionalit&agrave;. La combinazione di talento e know-how internazionale contribuisce a offrire un&rsquo;esperienza di guida davvero unica. 

DM-i:&nbsp;l&rsquo;innovazione tecnologica che elimina l&rsquo;ansia da ricarica.&nbsp;Fino a 1.080km di autonomia in ciclo combinato DM-i

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