Un traguardo importante, festeggiato in maniera speciale. Jeep Compass e Renegade festeggiano il milione di unit&agrave; vendute in Europa con l&rsquo;allestimento dedicato North Star. Successo commerciale anche dai meriti italiani visto che gran parte di quel milione &egrave; stato assemblato nello stabilimento lucano di Melfi e che ha portato la Renegade, dal momento del lancio nel 2014, a vedere oltre due milioni di pezzi in tutto il mondo e a rendere la Compass uno dei C-Suv pi&ugrave; apprezzati sul mercato italiano. L&rsquo;allestimento speciale North Star entra cos&igrave; in gamma per le due vetture come punto di mezzo tra quello di accesso Altitude e quello dalla caratterizzazione premium Altitude, si distingue per essere un compromesso ideale tra praticit&agrave; e lusso. I tocchi personali di design iniziano dall&rsquo;esterno con le linee dei due Suv in tinta bicolore nera e Technogreen, oltre ai nuovi cerchi da 17&rdquo; per la Renegade e 18&rdquo; per la Compass e la decalcomania opaca sul cofano che riduce l&rsquo;effetto abbagliante del sole per il conducente. La dotazione di serie, poi, &egrave; completata dal tetto in vetro apribile, dai fendinebbia Led, un pacchetto completo di ADAS e i badge North Star che identificano l&rsquo;allestimento. Una Jeep, poi, deve essere robusta fuori, ma anche dentro e per questo entrambe adottano rivestimenti interni in un nuovo tessuto che, come dichiara Jeep, &egrave; fatto di un materiale capace di essere tre volte pi&ugrave; resistete di quello usato sull&rsquo;allestimento Altitude. Renegade e Compass sono disponibili esclusivamente con motorizzazioni elettrificate. Per la prima, l&rsquo;allestimento North Star parte da 35.600 euro per la versione 1.5 turbobenzina mild hybird a 48 volt da 131 cavalli e, mentre sulla plug-in 4xe e trazione integrale da 240 cv e 50 km di percorrenza in elettrico, il listino parte da 45.600. Sulla Compass North Star, il mild hybrid parte da 41.350 euro, mentre la plug-in 4xe ha prezzi a partire da 52.600 euro. 

I due Suv festeggiano il milione di esemplari venduti con un allestimento ricco e motori ibridi

Jeep Compass e Rengade North Star, una serie molto speciale

        Mentre la Mazda 6e va a listino, con prezzi a partire da 43.850 euro in Italia, c&rsquo;&egrave; un altro progetto elettrico che prende forma. Lo fa partendo ancora una volta dalla Cina, dalla joint venture tra Changan e Mazda, che porter&agrave; su strada entro fine anno la Mazda EZ-60. Il primo teaser delinea le forme di un modello che sar&agrave; probabilmente gemello nella tecnica della 6e, con la possibilit&agrave; concreta di approdare nel 2026 anche in Europa. &Egrave; uno dei due nuovi modelli elettrici annunciati da Mazda, che ha in serbo nel 2027 il lancio di un altro suv elettrico, diversamente dall'EZ-60 progettato su una piattaforma proprietaria e con batterie fornite da Panasonic.  Design sportivo e posizionamento tra segmento C/D Gli indizi di stile emersi dal teaser avvicinano la Mazda EZ-60 agli stilemi del concept Arata, presentato nel 2024. Design molto interessante per il dinamismo creato sul frontale, non sappiamo altro. Se non procedere per somma di dettagli e andare alla ricerca di un possibile modello gemello attualmente offerto da Changan. Quello modello &egrave; il Deepal S07, del quale &egrave; stata da poco annunciata la commercializzazione in Europa. Design gradevole, frutto del centro stile italiano con sede a Torino, &egrave; un suv da 4,75 metri di lunghezza: quota che Mazda EZ-60 in Cina e la declinazione europea (CX-6e? 60e?) potrebbero ricalcare. Un posizionamento da segmento C "alto". Scenari tutti in attesa di conferma, con l&rsquo;appuntamento da tenere d'occhio che sar&agrave; il Salone di Shanghai del prossimo 25 aprile.       

Stile interessante, ispirato al concept Arata, tecnica Changan e produzione in Cina dove verr&agrave; lanciato come EZ-60. Il suv arriver&agrave; anche in Europa nel 2026, ecco come potrebbe essere

Mazda prepara un bel suv elettrico, EZ-60 è fatto insieme a Changan

        Ampere, azienda europea nata dal Gruppo Renault e specializzata in veicoli elettrici intelligenti, ha annunciato la nomina di Josep Maria Recasens come nuovo CEO a partire dal 1&deg; aprile 2025. Recasens succede a Luca de Meo, che ha guidato l&rsquo;azienda dalla sua creazione nel novembre 2023, consolidando il progetto di trasformazione e posizionando Ampere come riferimento nel settore della mobilit&agrave; a zero emissioni. Josep Maria Recasens CEO di Ampere Josep Maria Recasens, figura di spicco nel settore automotive, ha un curriculum di alto profilo. Entrato nel Gruppo Renault nel 2021 come Direttore Strategia e Business Development, ha svolto un ruolo determinante nella realizzazione del piano &ldquo;Renaulution&rdquo; e nella definizione di partnership strategiche. Precedentemente, ha maturato un'importante esperienza in Seat S.A., dove ha ricoperto ruoli dirigenziali in ricerca e sviluppo, gestione prodotto e affari pubblici. Luca De Meo, AD Renault, ha espresso piena fiducia nel successore, sottolineando come Recasens, gi&agrave; Chief Operating Officer di Ampere, sia stato parte integrante della strategia di sviluppo dell&rsquo;azienda. "Sono lieto di passare il testimone a Josep Maria, convinto che continuer&agrave; a guidare Ampere verso nuovi traguardi, mantenendo lo spirito innovativo che ci ha caratterizzato fin dall&rsquo;inizio", ha dichiarato de Meo. Nuove figure nel Leadership Team Oltre alla nomina di Recasens, Ampere ha annunciato altre importanti novit&agrave; organizzative. Marie Ollier sar&agrave; la nuova Direttrice Risorse Umane, mentre Sandra Gomez &ndash; gi&agrave; responsabile del Piano Prodotto e Componenti Veicoli Elettrici e Software - assumer&agrave; la responsabilit&agrave; della strategia Ampere, ampliando il suo ruolo anche alla gestione del piano prodotto e dei componenti per i veicoli elettrici e software. Vittorio d&rsquo;Arienzo, gi&agrave; membro del leadership team, sar&agrave; infine Product Global Leader per tutti i veicoli Ampere. Obiettivi ambiziosi per il futuro dell'elettrico  Sotto la guida di Recasens, Ampere punta a consolidare la propria posizione nel mercato europeo dei veicoli elettrici, con obiettivi ambiziosi: dopo la Renault 4 E-Tech, si prevede il lancio della nuova Twingo elettrica e del primo Software Defined Vehicle europeo (atteso per il 2026). Il piano prevede anche l'introduzione di una gamma di veicoli elettrici di segmento C nel 2028 e una riduzione dei costi del 40%.&nbsp;       

Cambio al vertice per l'azienda specializzata in veicoli elettrici (Renault 5, Twingo): Josep Maria Recasens succede a Luca de Meo

Renault, nuovo CEO per Ampere

        La Milano Design Week 2025, in programma dal 7 al 13 aprile, pone l'accento sul tema "Mondi connessi", promuovendo una progettazione partecipata e generativa, integrando diverse forme di intelligenza artificiale. La manifestazione si svolger&agrave; in concomitanza con il Salone del Mobile a Rho Fiera e il Fuorisalone, animando l'intera citt&agrave; con eventi, mostre ed esposizioni artistiche. Le Case automobilistiche avranno - come d'abitudine - un ruolo di rilievo, presentando concept, prototipi e novit&agrave; in arrivo sul mercato. Ma non solo Nelle prossime pagine vi raccontiamo cosa succeder&agrave; a uno degli eventi pi&ugrave; attesi dell'anno. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; 1 - Konzepthaus debutta con Haus of Automotive e Zeekr Per la prima volta, Konzepthaus, azienda che offre servizi specializzati per l'industria del design automobilistico, parteciper&agrave; alla Milano Design Week 2025 con l'iniziativa The Haus of Automotive. Questo nuovo polo mira a riunire l'industria del design automobilistico sotto un unico tetto, creando uno spazio esclusivo per l'incontro tra progettazione all'avanguardia, tecnologia e creativit&agrave;. L'hub favorir&agrave; la collaborazione, l'ispirazione e discussioni sul futuro della mobilit&agrave; e del lusso.  La CMF Conference del 7 aprile esplorer&agrave; le ultime tendenze riguardanti Colori, Materiali e Finiture che stanno trasformando il design automobilistico. Attraverso esposizioni coinvolgenti, panel di esperti e presentazioni interattive, i partecipanti potranno scoprire le innovazioni che definiranno l'esperienza di mobilit&agrave; futura. L'8 aprile, la Mobility Design Conference di Milano analizzer&agrave; UX, personalizzazione e artigianalit&agrave;, esaminando la fusione tra l'eccellenza artistica italiana e la moderna innovazione automobilistica. Esperienze e Novit&agrave; con i Partner Days Dal 9 al 13 aprile, si terranno esposizioni esclusive, workshop interattivi e opportunit&agrave; di networking. Zeekr, main partner dell'evento, presenter&agrave; "The Art of Connection", una mostra che si svolger&agrave; per tutta la settimana. Lotus introdurr&agrave; The Lotus Theory, ma di questo ne leggerete pi&ugrave; avanti &nbsp; Alpine la lounge a Milano Dopo le aperture di Barcellona, Parigi e Londra, la casa di Dieppe inaugurer&agrave; a Milano l'atelier Alpine Lounge. Questo spazio ospiter&agrave; le nuove sportive francesi del Dream Garage, tra cui la A110 e la A290, gi&agrave; Auto dell'Anno 2025, affiancate dalla fastback A390.  All'interno sar&agrave; possibile acquistare anche merchandise del brand. Durante la Design Week, l'Alpine Lounge ospiter&agrave; diversi eventi legati alle installazioni del Fuorisalone. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Audi e la flessibilit&agrave; fecnologica Audi riaprir&agrave; la House of Progress in Corso Venezia 11, all'interno del Portrait Milano. Per l'edizione 2025, l'attenzione sar&agrave; sulla "flessibilit&agrave; tecnologica" per concretizzare la strategia dei prossimi anni, interpretando le esigenze di mobilit&agrave; in ogni contesto.  Sar&agrave; presentata al pubblico la nuova Audi A6 Avant, disponibile mild hybrid ed elettrica, e l'installazione interattiva "Drift Us". Audi sar&agrave; presente anche al MonteNapoleone District e all'Universit&agrave; degli Studi di Milano con la mostra Cre-Action. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; BMW presenta le "Transizioni Vivaci" Al Salone del Mobile, il gruppo BMW esporr&agrave; l'installazione "Vibrant Transitions" a Palazzo Borromeo d'Adda. Un percorso in tre parti mostrer&agrave; il Panoramic iDrive e la BMW X3 con la nuova colorazione Frozen Tanzanite Blue.  All'esterno, nel Mini Neon Garden City, saranno esposte la Mini Cooper Electric e lo scooter elettrico BMW CE 02 personalizzato da Mini Design. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; Fiat e Gallo: colori in movimento Fiat avvier&agrave; una collaborazione con l'azienda di moda Gallo, realizzando quattro livree esclusive per la microcar Topolino. Le vetture circoleranno per Milano dall'8 al 13 aprile e saranno esposte nel Durini Design District.  Presso il negozio Gallo saranno disponibili anche per test drive. In occasione dell'evento, la casa di moda presenter&agrave; un'edizione limitata di calzini dedicati alla Topolino. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Lamborghini celebra l'innovazione La sera del 10 aprile, presso il VMaison Hotel, si terr&agrave; l'evento Waves of Innovation, organizzato da Dinamica con la collaborazione di Lamborghini.  Un'installazione multisensoriale e audiovisiva presenter&agrave; le caratteristiche del tessuto utilizzato per i rivestimenti di una Lamborghini Temerario. La serata includer&agrave; anche un Dj set. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Lancia e Cassina, connubio di stili Lancia parteciper&agrave; alla Milano Design Week confermando la collaborazione con Cassina, che ha contribuito anche alla nuova Ypsilon.  L'auto accoglier&agrave; ospiti al Teatro Lirico Giorgio Gaber con l'installazione Staging Modernity. Oltre agli interni della Ypsilon in edizione limitata, Cassina ha collaborato agli arredi delle rinnovate concessionarie Lancia. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Lotus Svela la sua Teoria Con l'esposizione "The Lotus Theory" presso la Haus of Automotive, Lotus celebrer&agrave; la sua storia attraverso i temi del design e dell'innovazione.  La mostra, realizzata con Fabio Novembre, permetter&agrave; di vedere la nuova hypercar elettrica Emeya e la Esprit S1. In quell'occasione, Pirelli presenter&agrave; il nuovo pneumatico P Zero E. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Maserati e Giorgetti, lusso personalizzato La Casa del Tridente ha avviato una collaborazione con il brand di design Giorgetti, da cui nasceranno una collezione di interior design e una one-off basata sulla Grecale Folgore. La Suv elettrica presenta una carrozzeria personalizzata e interni con tessuti e materiali della collezione d'arredo Giorgetti.  Le novit&agrave; saranno presentate in anteprima il 7 aprile negli showroom Giorgetti e Maserati. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Omoda Introduce la nuova suv&nbsp; Durante la settimana del design milanese, sar&agrave; presentata al pubblico italiano la nuova Omoda 9.  La Suv, lunga 4,78 metri, sar&agrave; disponibile con un motore 2.0 turbobenzina da 261 cavalli o con un powertrain ibrido plug-in da 608 cavalli. La presentazione si terr&agrave; presso Archiproducts. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Renault discute la Smart City delfFuturo Renault, presso il suo showroom, ospiter&agrave; l'11 aprile il Domus Talk dal titolo "Quale smart city ci attende. Tra intelligenza progettuale e non luoghi".  L'incontro affronter&agrave; il tema della pianificazione urbana e gli sviluppi futuri, anche per l'ecosistema del verde. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp; &nbsp; Skoda celebra l'anniversario con l'Elroq RS Dopo la presentazione online, Skoda esporr&agrave; al pubblico la Elroq RS, la versione ad alte prestazioni della sua nuova Suv elettrica compatta.  In occasione del 130&deg; anniversario dalla sua fondazione, sar&agrave; allestita un'installazione presso il Padiglione d'Arte Contemporanea del Design District di Porta Venezia. Potrebbe interessarti: multe CO2, a che punto &egrave; l'emendamento salva case auto?&nbsp;       

Anteprime, concept, design innovativo e il futuro della mobilit&agrave;: nel capoluogo lombardo l'auto &egrave; sempre protagonista.

Tutte le novità del mondo auto alla Milano Design Week

        Dimensioni compatte, ma prestazioni da grande. D&rsquo;altronde, non poteva essere altrimenti quando si porta a spasso un marchio come Jeep, il simbolo della libert&agrave; e dell&rsquo;avventura per eccellenza. E&rsquo; il battesimo su strada e offroad di Avenger 4xe, dotata di un sistema ibrido a 48 V all&rsquo;avanguardia che unisce un solido propulsore turbo a due motori elettrici da 21 kW per una potenza di 145 cv. E&rsquo; la versione che completa la famiglia Avenger, la compatta segmento B del brand, gi&agrave; forte dei modelli benzina 1.2, quindi mild hybrid e solo elettrica BEV. Elegante e robusta, design moderno e innovativo, Avenger &egrave; stata studiata per offrire prestazioni di alto livello e portare avanti l&rsquo;eredit&agrave; di Jeep in fatto di trazione integrale anche su un modello dedicato a chi ha esigenze di spostamento quotidiano cittadino ed extraurbano, ma che ha voglia di &ldquo;evasione&rdquo; per esplorare terreni fuori dai percorsi tradizionali. Fatta a Melfi &ldquo;Grazie agli oltre 160.000 ordini dal momento del lancio, Jeep Avenger &egrave; un grande successo, e con la versione 4xe completiamo l&rsquo;offerta Jeep nel segmento B-SUV applicando l&rsquo;innovativa tecnologia ibrida alle leggendarie potenzialit&agrave; off-road di Jeep. La vettura &egrave; perfetta per la citt&agrave;, offrendo una guida silenziosa, sostenibile e fluida per spostarsi senza stress e al tempo stesso &egrave; in grado di percorrere ogni tipo di terreno accidentato, dai sentieri sconnessi ai pendii pi&ugrave; ripidi, sempre pronta per affrontare qualsiasi avventura&rdquo; ha spiegato Fabio Catone, Head of Jeep Brand Enlarged Europe. Senza dimenticare e sottolineando la qualit&agrave; della produzione nello stabilimento di Melfi Con eleganza... o in jeans Elegante e robusta, ricca di innovazioni tecnologiche, Avenger 4xe si contraddistingue per le protezioni e per le soluzioni dedicate, dai paraurti anteriori antigraffio, nuovi fendinebbia, barre sul tetto che offrono ulteriore spazio di carico e gli pneumatici quattro stagioni Mud &amp; Snow. Ottimizzate le protezioni sottoscocca e le potenzialit&agrave; off-road, aggiunto il gancio di traino posteriore &ldquo;sollecitato dalla community Jeep di poter offrire e ricevere aiuto pi&ugrave; facilmente in caso di necessit&agrave;&rdquo;. Accenti cromatici verdi come l&rsquo;esclusiva X sul paraurti anteriore, il badge Jeep sui cerchi, i dettagli eleganti sui paraurti e la caratteristica scritta 4xe sul portello posteriore aggiungono un tocco di esclusivit&agrave;. Bagagliaio da 325 a 1.218 litri. All&rsquo;interno abitabilit&agrave; per 5, finiture di qualit&agrave; e pregio, comodit&agrave; tra cui i vani portaoggetti,&nbsp;&nbsp;info d&rsquo;avanguardia con quel che serve per l&rsquo;offroad sotto controllo, touchscreen da 10,25" e quadro strumenti digitale da 10,25" a colori. Inoltre, sedili lavabili realizzati con materiali a pi&ugrave; lunga durata: su questa Jeep si pu&ograve; vivere con eleganza o in libert&agrave; coi jeans. Off road Alle innegabili qualit&agrave; stradali (sterzo puntuale e preciso, brillantezza nelle riprese, Adas esaurienti) abbiamo aggiunto il test impegnativo fuoristrada, tra fango e rocce sulle colline toscane e dopo l&rsquo;abbondante pioggia dei giorni precedenti il test: &egrave; una vera Jeep&hellip; con angoli in off-road ottimizzati (attacco 22&deg;, dosso 21&deg; e uscita 35&deg;), un&rsquo;altezza da terra di 210 mm (+10 mm) e una capacit&agrave; di guado fino a 400 mm. Importante la presenza del riduttore (22,7:1) sull'asse posteriore: trasmette alle ruote una coppia di ben 1.900 Nm per fornire forte trazione su superfici ripide e impegnative. Cos&igrave; diventa facile affrontare pendenze fino al 40% anche su ghiaia, e mantenere fino al 20% di trazione in assenza di aderenza. A basse velocit&agrave; la trazione 4x4 &egrave; permanente e ripartita 50:50, da 30 a 90 km/h l&rsquo;inserimento sull&rsquo;asse posteriore &egrave; tale solo in caso di necessit&agrave;, oltre 90 km/h l&rsquo;elettrico lascia il posto al consumo di carburante. Alla guida si possono gestire le modalit&agrave; Auto, Snow, Sand&amp;Mud, e Sport per il divertimento puro e un E-Boost che fornisce pi&ugrave; spinta alle ruote posteriori e fornisce un &ldquo;effetto sprint&rdquo;. Si avverte notevolmente l&rsquo;apporto delle sospensioni Multilink al posteriore. Efficace il controllo della discesa che permette una guida tranquilla e sicura anche in condizioni difficili di visibilit&agrave;. Motore Il cuore dell&rsquo;Avenger 4xe mette assieme l&rsquo;efficienza ibrida alla tecnologia AWD all&rsquo;avanguardia. L&rsquo;ibrido 4 V unisce un robusto motore turbo da 1,2 litri a due motori elettrici da 21 kW, uno all&rsquo;anteriore e l&rsquo;altro sul posteriore, per una potenza totale di 145 CV, con cambio automatico a doppia frizione 6 velocit&agrave; che consente la guida elettrica a basse velocit&agrave;. Velocit&agrave; massima di 194 km/h (10 km/h in pi&ugrave; rispetto alla versione e-Hybrid), da 0 a 100 km/h avviene in soli 9&rdquo;5. Consumi dichiarati 5,4 l/100 km, esagerando in salita non abbiamo superato la soglia dei 6,8. Quanto costa Listino a partire da 31.950, Avenger 4xe &egrave; gi&agrave; in vendita, consegne da maggio.&nbsp;Tre gli allestimenti, Upland, Overland e l&rsquo;esclusiva North Face Edition, top di gamma a 37.950 euro.       

La piccola di casa Jeep mette il 4X4 con l'ibrido e diventa capace di districarsi anche su percorsi fuori dall'asfalto

Jeep Avenger 4Xe, in fuoristrada senza paura

        Hyundai riorganizza la gamma Kona, a due anni dal lancio della nuova generazione. Confermatissime le motorizzazioni ibride - mild 1.0, full hybrid 1.6 - oltre alla duplice proposta elettrica, debutta un allestimento nel cuore dell&rsquo;offerta: Kona Business. Si posiziona un gradino sopra l&rsquo;allestimento XTech, che forma la versione d&rsquo;ingresso, e si caratterizza per una dotazione di serie che, in alcuni contenuti, guarda al comfort dei clienti azienda e di chi percorre lunghe distanze. Kona Business, occhio al comfort &Egrave; il caso dei sedili con regolazione lombare a comando elettrico. Un contenuto che migliora la qualit&agrave; della vita a bordo e utile anche per i clienti privati. Altri dettagli che caratterizzano Hyundai Kona Business sono i cerchi da 17&rdquo; pollici anzich&eacute; da 16&rdquo;, la strumentazione Supervision Cluster da 12,3 pollici affiancata all&rsquo;infotainment da 12,3 pollici, gli specchietti regolabili elettricamente e il caricabatterie wireless, oltre ai vetri posteriori oscurati. Il prezzo di listino si colloca a 28.100 euro con motorizzazione mild hybrid 1.0 T-GDi da 100 cavalli, in alternativa alla quale &egrave; possibile scegliere la full hybrid 1.6 litri 129 cavalli. Proposte che ritroviamo su Kona XTech, il cui prezzo di listino parte da 26.900 euro e offre una dotazione di serie di buon livello, pur rinunciando ad alcuni contenuti propri del livello Business.  La versione base non &egrave; affatto spartana I cerchi in lega sono da 16&rdquo;, l&rsquo;infotainment prevede comunque i servizi connessi e il navigatore, su schermo da 12,3 pollici. Non manca il climatizzatore automatico, a patto di scegliere Kona full hybrid o la mild hybrid con cambio doppia frizione. Tra gli Adas, cruise control a parte si segnala il mantenimento attivo di corsia, mentre i sensori anteriori e posteriori, insieme alla retrocamera, completano la dotazione di serie. Sportiva o Exellence? Al vertice dell&rsquo;offerta con motori termici si collocano due allestimenti diversi per caratterizzazione estetica ma appaiati per prezzo di listino. A 32.500 euro Kona &egrave; proposta in allestimento N Line o Exellence. Il primo richiama i dettagli pi&ugrave; corsaioli delle Hyundai (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;N, dalla pedaliera sportiva in metallo ai cerchi da 18&rdquo; specifici. Kona Exellence, invece, alimenta l&rsquo;offerta di serie degli Adas con il Blind Spot Monitor, il cruise control adattivo Smart e il mantenimento del centro corsia. Un&rsquo;assistenza di Livello 2. In aggiunta, spazio ai fari full Led e alla striscia di luci Seamless Horizon Camp, come peraltro proposta in allestimento N Line. Entrambi gli allestimenti sono abbinabili alla motorizzazione full hybrid 1.6 litri e al turbo benzina 1.6 da 138 cavalli, non mild hybrid.&nbsp; Kona elettrica non cambia La gamma Hyundai Kona elettrica &egrave; confermata negli allestimenti Exclusive e N Line. La prima parte da 38.300 euro per la versione con batteria da 48.6 kWh (380 km di autonomia), da 41.300 euro per l&rsquo;alternativa da 64,8 kWh e 580 km di percorrenza dichiarata. Il livello N Line parte da 45.500 euro. Hyundai Inster: il test del piccolo, grande Suv elettrico       

Non cambiano le motorizzazioni - mild hybrid, full hybrid, turbo benzina ed elettrica - bens&igrave; gli allestimenti e le dotazioni previste sul B-suv Hyundai. La versione Business fa un bel salto in avanti per contenuti di serie

Hyundai Kona 2025, novità tra gli allestimenti: largo a Business

        In principio ci fu la F1, straordinaria supercar lanciata nel 1993 che con i suoi 386,4 km/h si afferm&ograve; come l&rsquo;auto stradale pi&ugrave; veloce del mondo, mantenendo tale primato per molti anni. Nel 2013, la Casa inglese torn&ograve; a realizzare una supersportiva ad altissime prestazioni dando vita alla P1, che inaugur&ograve; l&rsquo;epoca delle supercar ibride insieme alle rivali Porsche 918 Spyder e Ferrari LaFerrari. Infine, nel 2024, &egrave; stato il turno del terzo capitolo di questa lunga saga, con il lancio della nuova W1. Anch&rsquo;essa ibrida, iper tecnologica e velocissima, frutto dell&rsquo;esperienza di McLaren nel campo delle vetture stradale e in quelle da competizione, dall&rsquo;Endurance alla Formula 1 passando per la Formula E.  McLaren W1, potenza record ibrida La scheda tecnica della McLaren W1 fa capire quanto il Costruttore britannico abbia alzato l&rsquo;asticella a livello tecnico e prestazionale delle sue vetture. Sotto la sinuosa carrozzeria dell&rsquo;auto infatti trova spazio l&rsquo;unit&agrave; MHP-8, un V8 a 90&deg; da 4,0 litri e con due turbo. L&rsquo;unit&agrave; endotermica da sola eroga ben 928 cavalli, vale a dire pi&ugrave; dell&rsquo;intero powertrain ibrido della vecchia &ndash; e pur potentissima &ndash; McLaren P1. Si tratta, inoltre, della maggior potenza specifica mai erogata da un motore McLaren, con ben 233 cavalli/litro. Il propulsore a benzina della W1, che raggiunge i 9.200 giri, lavora in simbiosi con un&rsquo;unit&agrave; elettrica alloggiata nel cambio a doppia frizione a 8 rapporti. Questo motore riesce ad assicurare ulteriori 347 cavalli e 440 Nm, che portano la potenza di sistema a quota 1.275 cv e 1.340 Nm. Per avere un termine di paragone, basti dire che la P1 aveva &ldquo;soli&rdquo; 918 cv, e la F1 si fermava a 627, valore comunque elevatissimo per l'epoca. Stupisce che, a differenza di altre supercar ibride come la Ferrari F80 che scarica i suoi 1.200 cv sulle quattro ruote, la McLaren W1 indirizzi l&rsquo;intera potenza a sua disposizione esclusivamente sull&rsquo;asse posteriore. Una scelta che rende inevitabilmente pi&ugrave; complessa la gestione della vettura, ma che consente di tenere sotto controllo il peso della vettura, che &egrave; di appena 1.399 kg a secco con rapporto potenza/peso estremamente vantaggioso di 911 cv per tonnellata. A questo punto &egrave; quasi superfluo dire che le prestazioni sono elevatissime, da prima della sua esclusiva classe: da zero a cento la W1 impiega 2,7 secondi, che diventano 5,8 per lo 0-200 e meno di 12,7 per lo 0-300. La velocit&agrave; massima invece si attesta a quota 350 orari, un valore inevitabilmente inferiore a quello dell&rsquo;iconica F1 per scelte di progettazione che hanno privilegiato altri aspetti della vettura, non ultimo quello della versatilit&agrave; di guida. McLaren, supercar in edizione limitata per il 9&deg; titolo Costruttori in F1 Ibrido leggerissimo e super efficiente Uno dei principi alla base della progettazione della W1, non a caso, &egrave; stato quello di garantire le prestazioni ovunque e in qualunque momento, rendendo l&rsquo;auto adatta tanto agli spostamenti quotidiani quanto all&rsquo;uso estremo in pista. Al punto che c&rsquo;&egrave; anche la possibilit&agrave; di percorrere brevissimi tratti (meno di 2 km) in modalit&agrave; totalmente elettrica, utile ad esempio per effettuare manovre e piccoli spostamenti senza accendere il V8 biturbo. La McLaren W1 &egrave; utilizzabile in quattro principali modalit&agrave;, che sottolineano la volont&agrave; del brand di Woking di rendere il modello adatto a ogni esigenza. La prima, E-mode, permette di muovere la vettura sfruttando unicamente l&rsquo;unit&agrave; elettrica senza fare ricorso al V8; la seconda, denominata Comfort Mode, mette sul piatto i 928 cavalli del motore a benzina sfruttando la parte elettrica per avere una risposta istantanea dell&rsquo;acceleratore; la terza, la Sport Mode, mette invece sempre a disposizione i 347 cavalli extra dell&rsquo;unit&agrave; elettrica e garantisce cambiate pi&ugrave; rapide. &Egrave; infine presente la Race Mode, a sua volta divisa in due sotto-modalit&agrave;: Sprint, che sfrutta tutta la potenza della batteria nel corso di un giro, e GP, che invece offre una performance elevata per un tempo pi&ugrave; ampio, come pu&ograve; essere una sessione in un trackday. La &ldquo;stella polare&rdquo; nello sviluppo del sistema ibrido, del resto, non &egrave; stata l&rsquo;efficienza bens&igrave; l&rsquo;incremento delle performance. Obiettivo che &egrave; stato raggiunto anche attraverso l&rsquo;attenzione maniacale alla riduzione del peso, al punto che il powertrain elettrico della W1 segna sulla bilancia ben 40 kg in meno rispetto alla precedente P1, oltre ad essere significativamente pi&ugrave; potente. Merito della compattezza del motore elettrico e delle batterie estremamente leggere con capacit&agrave; complessiva 1,384 kWh. Gli accumulatori, di una originale forma cilindrica con elevatissima densit&agrave; energetica, sono frutto dell&rsquo;esperienza maturata dalla Casa inglese nel motorsport. Per quanto riguarda il motore elettrico, il suo peso &egrave; di 20 kg, vale a dire il 50% in meno rispetto a quello della Speedtail, ed eroga una potenza specifica di 23 cv/kg, un valore paragonabile a quello delle monoposto di Formula 1. V8 peso piuma Anche il V8 biturbo da 4 litri, contraddistinto dalla sigla MHP-8, &egrave; stato oggetto di un eccezionale lavoro di affinamento. Non solo per aumentarne la potenza, come detto in precedenza, ma anche per ridurne il peso ed accrescerne l&rsquo;efficienza. L&rsquo;MHP-8 ha preso il posto della precedente unit&agrave; M840T, introdotta nel 2017 sulla McLaren 720 S e utilizzata, nelle sue evoluzioni, su 765 LT, 750S, Senna, Elva, Speedtail, GT e GTS, con potenze fino a 833 cavalli. Il nuovo otto cilindri ha visto crescere sensibilmente sia la potenza che la coppia, con una cilindrata rimasta sostanzialmente invariata a 4 litri (3.994 cm3 sulla vecchia specifica che sono diventati 3.988 sull&rsquo;MHP-8) con una riduzione dell&rsquo;alesaggio un aumento della corsa. L&rsquo;aumento della potenza a parit&agrave; di cilindrata &egrave; stato reso possibile da una serie di interventi tra cui l&rsquo;adozione di un nuovo sistema a iniezione a doppio stadio (quella diretta a ben 350 bar) e di due turbocompressori pi&ugrave; grandi e semplificati senza la geometria variabile per contenere il peso. Nuovo anche il sistema di raffreddamento realizzato sfruttando le tecnologie di stampa 3D. In termini numerici, i numerosi interventi al V8 hanno permesso di ottenere, con una cubatura sostanzialmente identica, un incremento del 15% della performance e dell&rsquo;8% del regime massimo di rotazione del motore, ottenendo nel contempo un risparmio di 10 kg sulla bilancia. Novitec McLaren 750S, fino a 840 cv e aerodinamica al top       

Sulla nuova supercar inglese fa il suo debutto il nuovo motore MHP-8 abbinato a un'efficientissima unit&agrave; elettrica per 1.275 cv totali: ecco i suoi segreti

McLaren W1, la supercar con il V8 dei record

Ha un motore elettrico, una batteria e un motore endotermico. Si ricarica alla spina, ma anche con l&rsquo;energia prodotta dal propulsore tradizionale. Si direbbe la carta di identit&agrave; tecnica di una classica plug-in, ma non &egrave; proprio cos&igrave;. La nuova versione della Leapmotor C10 &egrave; qualcosa di diverso, un ibrido in senso stretto tra mondi diversi dell&rsquo;elettrificazione, che potrebbe essere un uovo di colombo: una soluzione semplice e pratica ai problemi della transizione. L&rsquo;ammiraglia della start-up cinese entrata a far parte della galassia Stellantis, infatti, non &egrave; una full hybrid o plug-in, ma una reev, una range extended electric vehicle, un&rsquo;elettrica con l&rsquo;aiutino di un generatore che carica la batteria, senza dare trazione. Come la Mazda MX-30 Rev, l&#39;unica altra sul mercato a usare questo sistema.  Con auto puoi vincere una Fiat Topolino, clicca qui e scopri come fare  La scheda tecnica della C10 Reev  Tecnicamente la C10 Reev conferma motore elettrico da 215 cv e trazione posteriore come la sorella BEV, ma ha di diverso una batteria pi&ugrave; piccola, da 28,4 kWh invece di 69,9 kWh, per fare posto a un serbatoio da 50 litri di benzina dedicato a un 4 cilindri 1.5 aspirato a ciclo Atkinson da 67 cv che, appunto, entra in azione in automatico per ricaricare la batteria. Alimentatore che pu&ograve; essere ricaricato anche alla spina, a 6,6 kW in corrente alternata e fino a 65 kW in quella diretta. Il risultato &egrave; cos&igrave; l&rsquo;unione tra i vantaggi della guida in elettrico, senza l&rsquo;ansia da ricarica perch&eacute; l&rsquo;autonomia totale sale a 970 km , di cui 145 a zero emissioni secondo il ciclo WLTP. Differenza tecnica sostanziale, che ha portato i tecnici cinesi anche ad aggiungere modalit&agrave; specifiche di guida per far funzionare il powertrain nella maniera pi&ugrave; efficiente possibile a seconda delle condizioni.    Le diverse modalit&agrave; di guida  In EV, la C10 &egrave; un elettrica pura, ma la batteria non si scarica mai a 0 e conserva una carica minima del 9%, un buffer per far continuare a muovere le ruote, prima che il generatore inizi a bruciare benzina e produrre energia per la batteria. In EV+, si privilegia sempre l&rsquo;elettrico, ma in questo caso la batteria non scende sotto il 25%. In Fuel, l&rsquo;intervento del generatore &egrave; impostato per attivarsi quando la batteria scende sotto l&rsquo;80%, mentre in Power il sistema interviene in automatico accendendo o spegnendo il motore in caso di necessit&agrave; o secondo lo stato di carica minimo impostato manualmente da chi guida.  Come va su strada la Leapmotor C10 Reev  Una soluzione da pregi e con qualche difetto che abbiamo potuto provare nel test in Spagna, tra Valencia e Barcellona, in un percorso misto tra urbano e extraurbano anche con lunghi tratti autostradali. E il primo plus viene sicuramente dalla marcia in elettrico, sempre pronta e fluida. La C10 Reev scivola via fluida e composta, forte di una guidabilit&agrave; confortevole e senza strappi o gli effetti di trascinamento tipici delle trasmissioni eCVT comuni alla gran parte delle ibride in commercio. Altro punto a favore &egrave; sicuramente l&rsquo;assetto, curato alla maniera europea perch&eacute; - come i tecnici Leapmotor ci hanno raccontato - la vettura &egrave; stata sottoposta a sei mesi di test tra il Centro Prove Stellantis di Balocco e la Cina per darle un set-up meno morbido e pi&ugrave; preciso con il risultato di aver reso la C10 composta nei trasferimenti di carico e dal rollio contenuto. Lo sterzo si &egrave; rilevato leggero, piacevole in manovra, forse un po&rsquo; impreciso, ma dalla taratura giusta per quella che &egrave; un auto da famiglia. Dove manca &egrave; per&ograve; in allungo, situazione in cui influiscono il peso di 1.980 kg, la potenza di 215 cv e una logica di gestione dell&rsquo;energia non dedicata alla guida brillante, ma all&rsquo;efficienza. Tradotto in consumi, usandola nella maniera migliore, ovvero preservando il pi&ugrave; possibile la ricarica e passando alla modalit&agrave; Power solo per i trasferimenti lunghi, i consumi medi si sono attestati attorno ai 6,2 litri di benzina per 100 km, mentre la parte elettrica ha consumato circa 21 kWh/100 km. L&rsquo;abbiamo anche sottoposta a un breve stress test, per vedere le reazioni a batteria quasi scarica e qui, come tutte le plug-in in queste condizioni, ha mostrato il fianco salendo a 8,7 l/100 km. Ma come sempre, per i calcoli pi&ugrave; precisi, rimandiamo alle prove strumentali non appena passer&agrave; sotto la lente del nostro Centro Prove.  Come &egrave; fatta    Per tutto il resto &egrave; come la sorella BEV. Non cambiano le dimensioni, 4,7 metri di lunghezza, 1,90 di larghezza e 1,68 di altezza, con il passo di 2,82 metri e il baule che va da 400 a 1.375 litri di capacit&agrave;. Fuori le forme sono molto tondeggianti e morbide, che incontrano la moda attuale che, al posteriore e all&rsquo;anteriore tende a disegnare firme luminose caratterizzate dalla striscia unica di Led che unisce i fari sottili, a enfatizzare la larghezza dell&rsquo;auto. Dentro lo spazio &egrave; a volont&agrave; con i passeggeri posteriori che beneficiano dell&rsquo;assenza dell&rsquo;albero di trasmissione per stendere le gambe. Davanti domina lo stile minimalista, pecca stilistica perch&eacute; troppo poco personale e molto influenzato da Tesla. Le informazioni di guida sono proiettate su un cluster digitale da 10,25&rdquo;, non ci sono tasti fisici e tutto si comanda dal monitor centrale da 14,6&rdquo;. L&rsquo;infotelematica &egrave; chiara nell&rsquo;utlizzo, nella schermata principale ci sono widget personalizzabili che si dimostrano ottime scorciatoie, ma per usare a pieno tutti i menu bisogna un po&rsquo; farci la mano. Manca la connettivit&agrave; con Apple CarPlay e Android Auto, mancanza che si sente in marcia perch&eacute; la grafica della navigazione &egrave; migliorabile. Ma essendo un&rsquo;auto della nuova generazione e quindi progettata a partire dal software, sar&agrave; una carenza fino al prossimo aggiornamento over-the-air che, oltre a portare update di sistema come adas o gestione del veicolo porter&agrave; un app specifica che consentir&agrave; il mirroring con il proprio telefono.  Quanto costa la C10 Reev  La C10 Reev &egrave; in vendita in due versioni, base e Design, al prezzo di partenza di 37.400 euro, ma in questa prima fase di lancio &egrave; in vendita a 33.900 euro. 

L&#39;ammiraglia della Casa cinese di Stellantis &egrave; una range extender che, grazie al motore a benzina elimina l&#39;ansia di ricarica con 970 chilometri di autonomia.&nbsp;

Leapmotor C10 Reev, l&#39;elettrica con &quot;l&#39;aiutino&quot;

Probabilmente gli appassionati fedeli alla sportivit&agrave; pura della 205 GTi, della 206 RC e della 207 GTi rinfacceranno una &ldquo;e&rdquo; di troppo nel progetto confermato da Alain Favey, a.d. Peugeot: torner&agrave; la sigla GTi e andr&agrave; su Peugeot e-208.  Via libera alla realizzazione mentre sull&rsquo;ipotesi che arrivi una GTi spinta da un motore termico non vi sono garanzie. Favey ha spiegato, intervistato da Autocar, come Peugeot potrebbe valutare una 208 GTi benzina ma nulla &egrave; stato deciso in tal senso.  Aggiungiamo: gli obiettivi sulle emissioni medie di CO2 che i Costruttori devono realizzare entro il 2027 in Europa non giocano a favore di modelli sportivi termici, destinati ad aumentare le emissioni medie.    208 GT i e le altre piccole sportive elettriche Stellantis  Prepariamoci, quindi, alla prima GTi elettrica di Peugeot, con la base tecnica gi&agrave; bella e pronta. L&rsquo;architettura e-CMP, infatti, &egrave; condivisa con tutti i modelli B-suv e utilitarie del Gruppo Stellantis.  Abarth 600e, Lancia Ypsilon HF, Alfa Romeo Junior Veloce sono i progetti gi&agrave; sul mercato o prossimi al lancio. Proprio alla Ypsilon HF, in arrivo a maggio nelle concessionarie, si pu&ograve; guardare per anticipare i contenuti della Peugeot e-208 GTi.  Peugeot 205 GTI restomod, 200 cavalli firmati Tolman  Motore elettrico da 240 cavalli, differenziale Torsen per scaricare al meglio la coppia sulle ruote anteriori, assetto con carreggiate allargate e altezza da terra ridotta, cos&igrave; possiamo immaginare la 208 elettrica GTi, che dovrebbe ripetere le prestazioni della Ypsilon pi&ugrave; sportiva e accelerare in 5&rdquo;8 sullo 0-100 km/h. Hot-hatch per numeri assoluti, con il peso di un&rsquo;eredit&agrave; importante con cui fare i conti. I puristi difficilmente riusciranno a considerarla erede delle GTi e Peugeot RC del passato.  Sar&agrave; un&rsquo;altra cosa, sportivissima e sicuramente veloce, in grado di nascondere nella dinamica di guida il peso che potrebbe collocarsi sopra i 1.500 kg, ma difficilmente in grado di scalfire lo zoccolo duro di appassionati cresciuti nell&rsquo;era in cui Peugeot 205 GTi si confrontava con Fiat Uno Turbo, Renault 5 Turbo, Ford Fiesta RS Turbo, Fiat Punto GT, Renault Clio Williams. Un&#39;altra epoca dell&#39;industria dell&#39;auto. 

Il progetto di e-208 GTi &egrave; stato confermato da Peugeot, che torna a proporre una hot-hatch di segmento B dopo la 207 GTi ma lo far&agrave; in forma elettrica. Un progetto gemello di Ypsilon HF e Abarth 600e

Peugeot far&agrave; la 208 GTi e sar&agrave; elettrica

Accanto all&rsquo;elettrificazione mild hybrid plus, abbinata ai motori turbodiesel e ai V6 turbo benzina, ecco l&rsquo;alternativa e-Hybrid. In casa Audi &egrave; la sigla che individua le proposte ibride plug-in, fronte sul quale saranno numerose le novit&agrave; di prodotto in arrivo nei prossimi mesi.  Audi A5 e-Hybrid quattro e la variante di carrozzeria Avant, aprono un percorso che porter&agrave; sul mercato anche la A6 Avant e-Hybrid, le alternative ibride plug-in su Audi Q5 e Q5 Sportback, il rinnovamento della A3 Sportback e la nuova generazione del Suv Q3.&nbsp;    I prezzi delle A5 plug-in  Il lancio sul mercato italiano della gamma A5 plug-in &egrave; previsto nel corso del secondo trimestre dell&rsquo;anno, con prezzi che partiranno dai 64.300 euro della berlina 299 cavalli e-Hybrid e dai 66.700 euro su A5 Avant e-Hybrid quattro. &Egrave; il livello d&rsquo;ingresso, per potenza complessiva, al mondo ibrido plug-in di nuova generazione. Un altro step, da 367 cavalli, assicurer&agrave; prestazioni velocistiche superiori e la medesima efficienza e autonomia di marcia a zero emissioni.  Batteria tutta nuova, dalle celle alla ricarica  Ecco, quanta strada fanno le Audi A5 berlina e Avant PHEV? Si spingono entrambe fino ai 104-105 km di percorrenza nel ciclo misto WLTP, merito della nuova batteria da 25,9 kWh, di cui 20,7 kWh effettivamente fruibili.  Batteria che si ricarica in corrente alternata a 11 kW, manca invece la possibilit&agrave; di ricarica in corrente continua. L&#39;installazione sopra l&#39;assale posteriore riduce la capacit&agrave; del bagagliaio a 361 litri sulla Avant e 331 litri sulla berlina, rispetto a valori di riferimento delle motorizzazioni mild hybrid plus di 445 litri.  Rispetto alla generazione di Audi TFSI e, sigla delle ibride plug-in lanciate fino allo scorso anno, la batteria &egrave; completamente nuova. Le celle sono prismatiche e installate direttamente nell&rsquo;alloggiamento della batteria. Un&rsquo;installazione in serie e priva di moduli, mentre gli sviluppi sulla composizione chimica ha reso possibile un incremento della densit&agrave; energetica del 50%.&nbsp;  Come funziona l&#39;ibrido plug-in Audi  Diversamente da Audi A5 mhev plus, la batteria del sistema ibrido plug-in &egrave; ad alto voltaggio e alimenta un motogeneratore da 143 cavalli, installato tra motore benzina 2.0 TFSI e cambio S tronic 7 marce. Mediante una frizione di separazione contribuisce a dare trazione alle ruote e recuperare energia nelle fasi di decelerazione. &Egrave; di ben 88 kW il valore di rigenerazione ottenuto da Audi, che tra i campi di sviluppo tecnico del sistema PHEV ha curato soprattutto il compattamento degli ingombri dell&rsquo;elettronica di potenza.&nbsp;  Nel suo insieme, il sistema e-Hybrid vale 299 e 367 cavalli, numeri in grado di spingere A5 berlina e Avant - entrambe quattro ultra, con trazione on demand sulle quattro ruote -, fino ai 250 km/h. L&rsquo;accelerazione da 0 a 100 orari &ldquo;premia&rdquo; la versione top di gamma, da 367 cv: 5&rdquo;1 contro 5&rdquo;9.&nbsp;  Con l&rsquo;entrata in vigore del nuovo standard di omologazione Euro 6 sulle ibride plug-in, ecco emergere dati un po&rsquo; meno irrealistici sull&rsquo;utilizzo dei modelli PHEV. A5 e-Hybrid dichiara consumi a partire da 2,1 lt/100, per emissioni da 47 g/km.  Accanto alla possibilit&agrave; di guida in modalit&agrave; elettrica, la gestione della modalit&agrave; Hybrid adegua le strategie di controllo del motore termico e del motore ibrido anche in base alla tipologia di percorso. Se attivo il navigatore, con la destinazione impostata, l&rsquo;elettronica considera la tipologia di percorso e adegua il ricorso alla trazione esclusivamente elettrica, esclusivamente mediante motore termico e i frangenti di funzionamento ibrido e di recupero energetico.  Gli ordini su Audi A5 berlina e Avant e-Hybrid apriranno a fine marzo.  Audi alla Milano Design Week 2025 con la House of Progress 

Berlina e station wagon portano al debutto il nuovo sistema plug-in con motore 2 litri, in grado di offrire percorrenze in elettrico superiori ai 100 km. Le prestazioni velocistiche sono da auto sportiva

Nuova Audi A5 Avant svela l&#39;e-Hybrid, arrivano le ibride plug-in

Dopo i modelli #1 e #3, Smart continua l&rsquo;ampliamento della propria gamma con la sua auto pi&ugrave; grande, potente e versatile di sempre. Si chiama #5 e, con i suoi 4,7 metri di lunghezza, porta il brand tedesco a esplorare un segmento dove non era mai approdato. Lo fa con una piattaforma elettrica di ultima generazione, grande autonomia ed elevata velocit&agrave; di ricarica, ma anche con prestazioni inaspettate e innumerevoli dotazioni tecnologiche.    La Smart pi&ugrave; grande di sempre  Una Smart cos&igrave; grande non era mai esistita: lunga 4,69 metri, larga 1,92 e alta 1,70, la #5 ha dimensioni paragonabili a quelle della &ldquo;cugina&rdquo; Mercedes GLC. All&rsquo;interno, la nuova Smart appare spaziosissima, merito sia dell&rsquo;architettura elettrica, sia del design &ldquo;boxy&rdquo; della vettura. Il baule ha una capacit&agrave; di carico di 630 litri, che salgono a quota 1.530 abbattendo i sedili posteriori. Un valore, questo, che resta invariato indipendentemente dal tipo di motorizzazione. Un ulteriore spazio di carico &egrave; presente nel cofano anteriore, dove &egrave; presente un frunk di 72 litri (47 sulle Smart #5 con doppio motore e trazione integrale) dove poter riporre piccoli bagagli.  A bordo sono poi presenti ben 34 vani in cui riporre oggetti di ogni tipo, mentre per i pi&ugrave; avventurosi &egrave; infine possibile aggiungere accessori come un portapacchi dotato di scaletta per trasportare attrezzature da campeggio e molto altro.  Il livello tecnologico del nuovo Suv di casa Smart &egrave; elevato, come si intuisce sin da una prima occhiata salendo a bordo. La plancia &egrave; infatti coperta da tre schermi di grandi dimensioni, uno da 10,25&rdquo; posto di fronte al guidatore per la strumentazione, e due touchscreen Oled da 13&rdquo; per l&rsquo;infotainment. A vettura ferma, i due schermi pi&ugrave; grandi sono comunicanti, mentre quando si &egrave; in viaggio solo il passeggero ha la possibilit&agrave; di usufruire dei contenuti multimediali. Luci Ledda lettura in stile aeronautico e un sistema di illuminazione ambientale con 256 tonalit&agrave; completano l&#39;opera.  Lunga &egrave; poi la lista degli ADAS di cui questa #5 &egrave; dotata.  Potenze fino a 587 cavalli per la #5  Frutto del lavoro congiunto tra Mercedes-Benz e la cinese Geely, la Smart #5 nasce su una piattaforma a 800 Volt e, a seconda della versione, &egrave; offerta con motore singolo o doppio e con due tagli di batteria. L&rsquo;entry level, denominata Pro, abbina il pacco batterie da 76 kWh a un motore elettrico da 340 cavalli, che garantisce un&rsquo;accelerazione da 0 a 100 in 6,9 secondi e un&rsquo;autonomia WLTP di 465 km. Salendo nella gamma, le versioni Pro+ e Premium abbinano gli accumulatori da 100 kWh al motore elettrico da 363 cavalli, con accelerazione 0-100 in 6&rdquo;5 e 590 km di autonomia con batteria carica. Infine, al top dell&rsquo;offerta, le Pulse e Summit Edition con due motori e trazione integrale: in questo caso la potenza sale fino al valore di ben 587 cavalli, con l&rsquo;autonomia che cala leggermente a 540 km, sempre con batteria da 100 kWh.  L&rsquo;architettura a 800 Volt consente inoltre di garantire una elevatissima velocit&agrave; di ricarica, che nelle versioni con batteria di grande taglia permettono di passare dal 10 all&rsquo;80% sfruttando una presa da 400 kW.  Smart #5, quando arriva in Italia e quanto coster&agrave;  &ldquo;Siamo orgogliosi di lanciare la smart #5, il nostro primo Suv familiare di medie dimensioni in Europa, basato su un&rsquo;innovativa piattaforma a 800 Volt che garantisce efficienza e prestazioni superiori - ha spiegato Dirk Adelmann, CEO di smart Europe - Questo modello &egrave; il pi&ugrave; versatile della nostra gamma e combina autonomia, praticit&agrave; e tecnologia all&rsquo;avanguardia. Il lancio della smart #5 coincide con il quinto anniversario di smart Europe, un traguardo che celebra l&rsquo;innovazione e l&rsquo;esperienza ingegneristica del nostro team internazionale.&rdquo;  La Smart #5 sar&agrave; disponibile a partire dal 24 aprile in quattro Paesi europei (Germania, Finlandia, Norvegia e Islanda), mentre per l&#39;Italia sar&agrave; necessario aspettare qualche mese in pi&ugrave;. Gi&agrave; noti invece i prezzi dei vari allestimenti per il nostro mercato: si parte da 47.934 euro per la Pro, mentre la Pro+ sar&agrave; offerta a 52.934 euro e la Premium a 57.434. Infine, le top di gamma saranno proposte a 57.674 euro (Pulse) e 59.174 (Summit Edition).  Nuova Mercedes CLA, la Stella pi&ugrave; intelligente 

Una Smart cos&igrave; non c&#39;era mai stata: lunga come una GLC, ha potenze da sportiva e tanto spazio a bordo: ecco i prezzi

Smart #5, la pi&ugrave; grande di sempre

E&rsquo; cinese, con tutti i vantaggi ormai stranoti nei confronti della produzione europea, ma lo stile nasce a Torino e si vede: Changan (in origine Chang&rsquo;An) &egrave; sbarcata in Europa, al momento con un solo modello, la Deepal S07 che in Italia (come in Spagna) arriver&agrave; soltanto tra un anno.&nbsp;  Changan ha iniziato la sua attivit&agrave; produttiva automobilistica nel 1990, dopo un accordo commerciale con Suzuki, seguito successivamente da una joint venture con Mazda e con Ford. E&rsquo; nella top five dei produttori cinesi di auto, ora apre lo scenario e tenta l&rsquo;assalto all&rsquo;Europa. Debutto a Mainz (Magonza) in Germania, da dove si presume possa avere maggiore forza di penetrazione: Changan guarda alla parte pi&ugrave; alta del Vecchio Continente, ecco perch&eacute; in Italia e in Spagna arriver&agrave; soltanto nel 2026.&nbsp;  Il fatto ancor pi&ugrave; sorprendente &egrave; che Changan ha il suo Centro Stile alle porte di Torino fin dal 2003 e l&rsquo;influenza della grande scuola stilistica dei carrozzieri italiani si nota subito nell&rsquo;allestimento delle vetture del brand cinese. Attualmente &egrave; diretto da Bertrand Bach che guida un team unico di 350 persone.    Test in anteprima  E&rsquo; da Torino che ha preso forma la Deepal S07, presentata e provata in anteprima: un Suv completamente elettrico (ma pi&ugrave; avanti seguir&agrave; anche la versione ibrida plug-in), estremamente elegante, pulito nelle linee con piccole concessioni grafiche cinesi, in particolare nel comparto degli elementi luminosi a Led, ma dotato di ricchissima quanto evoluta tecnologia. Un suv da m. 4,75 (per 1,93 di larghezza e 1,625 di altezza) dal profilo sportiveggiante e dalle prestazioni brillanti quanto divertenti, al tempo stesso abbondante negli spazi interni gestiti con maestria e attrezzati con abbondante tecnologia, ma anche cura dei particolari e qualit&agrave; elevata. In sostanza, un&rsquo;auto che &ldquo;riflette una profonda comprensione delle preferenze estetiche europee e delle dinamiche di guida&rdquo;, pronta a conquistare il mercato.&nbsp;  Luce e tecnologia  L&rsquo;apertura elettronica delle porte sottolinea il carattere premium del modello, le maniglie sono a scomparsa. All&rsquo;interno colpisce subito il maxischermo, un display digitale capace di raggruppare tutto quel che serve dalla navigazione alle info. Un gioiello tecnologico che pu&ograve; ruotare e si pu&ograve; impostare a piacimento. All&rsquo;accensione appare davanti agli occhi del guidatore l&rsquo;innovativo head up display AR-HUD (Augmented Reality Head-Up Display), che proietta nel campo informazioni essenziali come velocit&agrave;, indicazioni di navigazione e avvisi di sicurezza, migliorando la concentrazione sulla strada. L&rsquo;abitacolo &egrave; molto luminoso, in particolare aprendo il tetto panoramico da quasi 2 metri quadri, una connessione con il cielo. La comodit&agrave; &egrave; estrema, come l&rsquo;alta qualit&agrave;: lavorazione artigianale meticolosa e design moderno, un&rsquo;atmosfera in stile yacht. Sedili personalizzati, traspiranti e regolabili elettricamente, climatizzatore automatico bizona, controllabile anche tramite lo schermo touchscreen multifunzione posteriore, dietro si possono regolare in autonomia le tendine parasole elettriche. Spazi assortiti, con 28 vani portaoggetti, ampio bagagliaio per lunghi viaggi.  Gioca con AUTO e vinci una Fiat Topolino  Come va  Accelerazione potente (viva le autostrade tedesche&hellip;), agilit&agrave; e facilit&agrave; nelle manovre, brio e divertimento alla guida, con uno sterzo leggero, preciso e ubbidiente. Si passa da 0 a 100 km/h in menol di 8&rdquo;, velocit&agrave; 180 km/h. Il sistema di propulsione elettrico con un singolo motore pu&ograve; fornire una potenza massima di 217 cv e 320 Nm di coppia. La Deepal S07 &egrave; equipaggiata con una potente batteria agli ioni di litio da 79,97 kWh, offre un&rsquo;autonomia fino a 475 km (WLTP). Grazie alla funzione di ricarica rapida con una potenza fino a 93 kW, si carica dal 30 all&rsquo;80% in soli 35&rsquo;.&nbsp;  AI e la diagnostica  Inoltre, la Deepal S07 &egrave; dotata di un algoritmo AI di diagnostica intelligente basato su cloud, che garantisce il monitoraggio costante della tensione e della temperatura della batteria 24 ore su 24.  Il prezzo  Non c&rsquo;&egrave; ancora la definizione del prezzo per l&rsquo;Italia, ma di sicuro un&rsquo;auto elettrica di questa portata dar&agrave; molto fastidio sui mercati dove il BEV ha ormai un ruolo consolidato. &ldquo;Con un eccellente rapporto qualit&agrave;-prezzo a partire da 45.000 euro e una valutazione Euro NCAP a 5 stelle, la Changan Deepal S07 si propone come una valida alternativa ai marchi pi&ugrave; affermati, offrendo una scelta eccellente per i guidatori europei pi&ugrave; esigenti&rdquo;, ha detto Nic Thomas (Director Sales and Marketing Europe) confermando il lancio nel secondo trimestre del 2025 in Norvegia, Danimarca, Germania e Paesi Bassi. 

Marchio cinese con il centro stile a Torino attacca il Vecchio Continente con un Suv dal design italiano e alti contenuti tecnologici

Changan sbarca in Europa con la Deepal S07

        Prosegue l&rsquo;ampliamento della gamma Byd in Italia. Dopo il recente lancio della Atto 2, la casa cinese introduce un prodotto agli antipodi per posizionamento e dimensioni. Si tratta di Byd Tang, grande suv elettrico che si colloca nel segmento E, visti i 4,97 metri di lunghezza. Spazio a bordo per 7 persone, su un passo pi&ugrave; vicino a modelli del segmento D, visti i 2,82 metri di lunghezza. Misura 1,74 metri in altezza e 1,95 in larghezza, quote dimensionali che permettono di offrire un bagagliaio da ben 940 litri viaggiando in 5 a bordo, 235 litri se si occupano tutti i posti su tre file. Prezzi e incentivi Byd Il debutto in Italia avviene con un prezzo di listino di 72.950 euro, al quale si applicano gli incentivi Byd per un prezzo chiavi in mano di 67.250 euro. Tanto spazio a bordo, una dotazione full optional - dai sedili anteriori massaggianti, ventilati, riscaldabili e con regolazione lombare, all&rsquo;infotainment da 15,6 pollici, fino al Livello 2 degli Adas - e l&rsquo;autonomia sufficiente a un modello che per forza di cose si inserisce nel perimetro delle grandi stradiste.  Batteria, ricarica e autonomia I 530 km di autonomia sono assicurati dalla batteria da 108,8 kWh, ricaricabile a 170 kW in corrente continua e 11 kW in corrente alternata. Bastano 46 minuti per riportare la carica dal 10% all&rsquo;80%, accendendo alle postazioni rapide a 170 kW. BYD, la terza fabbrica europea in Italia? "Hanno votato per i dazi..." Percorrenza classificabile nella fascia medio-alta, con consumi dichiarati in 24 kWh/100 km. In tema di prestazioni velocistiche, lo scatto in accelerazione &egrave; al limite dello sportivo, questo dicono i 4"9 sullo 0-100 km/h (190 km/h la velocit&agrave; massima). &Egrave; un dettaglio, d&rsquo;accordo, ma con 2,6 tonnellate di massa in gioco &egrave; anche un&rsquo;attestazione al lavoro dei tecnici Byd, che sul Tang propongono un sistema a due motogeneratori e 517 cavalli complessivi. Il sistema elettrico a 640 volt prevede anche la possibilit&agrave; di alimentare dispositivi esterni (vehicle to load), per una potenza massima di 4 kW.       

Prezzi e caratteristiche di un modello da quasi 5 metri di lunghezza e configurazione 7 posti, abbinato a un sistema con due motori elettrici e 517 cavalli

Byd Tang, il suv 7 posti arriva in Italia: ecco quanto costa

        Colpo di scena,&nbsp;BYD introduce Super-e Platform, la nuova architettura da 1.000 Volt. Permette ricariche fino a un megawatt (1.000 kW). Con tale sistema, la Casa cinese punta a ripristinare fino a 400 km di autonomia in 5 minuti. Questo avvicina&nbsp;i tempi di ricarica a quelli di un'auto a combustione. Con questa architettura, BYD lancia la &ldquo;Flash Charging Battery&rdquo; sul mercato. Tale batteria consente il passaggio di correnti fino a 1.000 ampere.&nbsp; Per sostenere questi valori, l'azienda ha sviluppato processori in carburo di silicio a 1.500 V: &egrave; il valore pi&ugrave; alto per componenti di serie. I primi modelli che sfrutteranno tale tecnologia sono la berlina Han L e il Suv Tang L. Attualmente, sono venduti unicamente in Cina. Non &egrave; ancora noto se e quando la nuova architettura arriver&agrave; in Europa. Durante la presentazione della piattaforma Super-e, Wang Chuanfu , fondatore e presidente e CEO di BYD, ha dichiarato: &ldquo;La nostra soluzione spazza via l&rsquo;ultima nota dolente per gli utilizzatori di auto elettriche&rdquo;. Sul palco sono stati mostrati i primi veicoli che utilizzeranno questa tecnologia.  Insieme alla Super-e Platform, BYD ha presentato una nuova colonnina. Questa colonnina raggiunge una potenza massima di 1.360 kW. &Egrave; raffreddata a liquido e pu&ograve; operare a regimi elevati (anche 600 kW) fino al 90% di carica. Ci&ograve; supera la soglia dell&rsquo;80% dove le prestazioni delle colonnine perdono di intensit&agrave;. Nei prossimi mesi, BYD installer&agrave; in Cina le prime 4.000 stazioni di ricarica con questa tecnologia. Potrebbe interessarti: Elkann, gli impegni Stellantis in Italia e il futuro: "Produzione legata alla crescita del mercato"&nbsp;       

Nuova batteria Flash Charging e colonnine da 1.360 kW. Debutto su Han L e Tang L

BYD lancia la ricarica da 1 megawatt che recupera 400 km in 5 minuti

Da un lato, l&#39;elenco degli impegni gi&agrave; annunciati da Stellantis lo scorso dicembre, quando il Tavolo di lavoro presso il Ministero delle Imprese e del Made in Italy si concluse con la presentazione del Piano Italia. Dall&#39;altro, numeri per elencare l&#39;apporto di Stellantis dato al tessuto industriale italiano, rispetto alla fase di profonda crisi in cui versava Fiat nel 2004: &quot;Spero che da oggi e con il bilancio dare/avere tra il paese e l&#39;azienda, non sia pi&ugrave; un tema divisivo. Ma un&#39;opportunit&agrave; per continuare questo percorso virtuoso insieme che dura da pi&ugrave; di 125 anni orgogliosamente con l&#39;Italia&quot;.  Produzione europea e necessit&agrave; di un norme chiare  Poi, le prospettive sul futuro, di una produzione automobilistica che sar&agrave; legata alla domanda del mercato, un mercato che nei prossimi 20 anni vedr&agrave; soprattutto la presenza di auto elettriche: &quot;Cina e Stati Uniti stanno definendo una politica industriale per l&#39;auto con normative e risorse orientate a raggiungere i loro interessi nazionali. Noi auspichiamo che ci&ograve; possa accadere presto anche in Europa perch&eacute; nel nostro mestiere abbiamo bisogno di un quadro chiaro&quot;.  Cos&igrave; John Elkann, in uno dei passaggi dell&#39;intervento introduttivo davanti alle Commissioni Attivit&agrave; produttive di Camera e Senato. Un incontro al quale si &egrave; presentato accompagnato da Jean Philippe Imparato, responsabile regione Europa di Stellantis, Antonella Bruno, responsabile delle attivit&agrave; commerciali in Italia, Santo Ficili, a.d. Alfa Romeo e Maserati, Monica Genovese, responsabile Acquisti parte Powertrain.&nbsp;  La produzione italiana confermata&nbsp;  Ai rappresentanti dei Gruppi parlamentari ha illustrato gli impegni industriali gi&agrave; noti con il Piano Italia, specificando la produzione dei 7 modelli su architettura STLA Medium a Melfi. Si faranno 5 modelli a marchio Jeep e DS, due a marchio Lancia. Saranno auto ibride ed elettriche, dalla DS N&deg;8 e Jeep Compass previste quest&#39;anno, alla DS N&deg;7 e Lancia Gamma nel 2026. A Cassino si faranno le nuove Stelvio e Giulia.  Quanto a Mirafiori, &egrave; stato confermato l&#39;avvio della produzione a novembre per la Fiat 500 ibrida, accanto alla produzione della 500E e la realizzazione dei cambi elettrificati e-DCT, con una capacit&agrave; produttiva fino a 600 mila unit&agrave;.&nbsp;  Cambi elettrificati e ibride  &quot;Questa tecnologia la stiamo portando avanti e se uno guarda alla prossima generazione, stiamo parlando di modelli con emissioni sotto i 100 g di CO2 per km, ossia una riduzione del 20% rispetto ai motori ibridi di oggi&quot;, ha anticipato Elkann.  Se gli impegni industriali erano gi&agrave; chiari, resta l&#39;incertezza del contesto globale, a cominciare dalle dinamiche sui dazi previsti dagli Stati Uniti, che potrebbero impattare sulle vendite di Alfa Romeo e Maserati.  Contrazione del mercato dell&#39;auto e produzione  &quot;Il mercato mondiale degli autoveicoli conta circa 80 milioni di unit&agrave; vendute nel 2024. La Cina occupa il primo posto con 30 milioni seguita dagli Stati Uniti a 16 milioni e dall&#39;Unione Europea a 15 milioni. Rispetto a 20 anni fa, le vendite in Cina sono esplose quattro volte, un aumento del 400%. Negli Stati Uniti sono leggermente diminuite del 5%. In Europa sono calate del 12 e in Italia del 30%. Se oggi in Europa e in Italia si producano meno autovetture &egrave; una conseguenza della contrazione del mercato di questi ultimi 20 anni.  Analogamente, l&#39;aumento della produzione in Europa e in Italia, nel prossimo ventennio, dipender&agrave; dalla crescita del mercato che sar&agrave; sempre pi&ugrave; elettrico&quot;, ha dichiarato Elkann.  Auto elettriche, produzione e costi dell&#39;energia  Tema spinoso, quello della transizione energetica e delle precondizioni per essere competitivi su un terreno che vede i costruttori cinesi in posizione di vantaggio competitivo, specialmente sul tema dell&#39;approvvigionamento delle materie prime necessarie alle batterie, per il know how nella loro produzione e per i costi inferiori di produzione.&nbsp;  &quot;Vorrei approfondire con voi due elementi chiave per lo sviluppo del nostro settore in Europa. Il primo, i fattori di competitivit&agrave; per la produzione di macchine elettriche. Il secondo, la regolamentazione ambientale ed energetica.&nbsp;  Sulla competitivit&agrave;, vorrei soffermarmi su due aspetti. I costi di trasformazione industriale e lo sviluppo tecnologico delle batterie europee. I produttori automobilistici europei stanno affrontando uno svantaggio strutturale rispetto ai loro concorrenti cinesi, pari al 40% del costo manufatturiero complessivo. In particolare, i prezzi dell&#39;energia dei paesi produttori di auto europei risultano cinque volte pi&ugrave; alti di quelli cinesi.&nbsp;  Bisogna inoltre rammentare che, per quanto riguarda una Giga Factory, il consumo di energia necessario &egrave; 10 volte superiore a quello di uno stabilimento produttivo di autovetture. Per questa ragione, l&#39;Europa dovrebbe far scendere i prezzi dell&#39;energia a valori competitivi globali e di mantenerli a livelli costanti e prevedibili.  Per ridurre questi vari occorre agire sia sul mix di fonti energetiche, sui loro costi e sull&#39;imposizione fiscale a livello nazionale sia sull&#39;adozione di misure che favoriscano l&#39;autogenerazione di energia rinnovabile a livello di impianto produttivo&quot;, ha proseguito Elkann nel corso dell&#39;audizione.  &quot;Quello che oggi manca &egrave; un sentiero chiaro e definito delle misure energetiche necessarie a garantire la competitivit&agrave; del settore in Europa e il raggiungimento degli obiettivi di sostenibilit&agrave;&quot;.  Il tema Gigafactory ha visto un passaggio sul progetto di Termoli, messo &quot;in pausa&quot; da parte di ACC e Stellantis. &quot;Oggi sono attive 263 Giga Factory in tutto il mondo, 214 sono localizzate in Cina, 13 in Europa, di cui sette sono asiatiche. Le aziende cinesi e asiatiche hanno il primato del mercato, non solo in termini di produzioni, ma soprattutto di tecnologia. Inoltre, non controlliamo l&#39;estrazione e la raffinazione dei materiali critici necessari per la produzione. L&#39;impegno della Commissione Europea di mettere a disposizione 1.8 miliardi di euro con l&#39;action plan per produrre batterie a livello europeo &egrave; uno sforzo iniziale, ma non sufficiente a colmare il divario con la Cina e l&#39;Asia&quot;. 

Nel corso dell&#39;audizione parlamentare, il presidente Elkann ha ripercorso cifre e volumi della produzione Fiat nel 2004 e il supporto dato da Stellantis. Sul futuro chiede la riduzione dei costi energetici

Elkann, gli impegni Stellantis in Italia e il futuro: &quot;Produzione legata alla crescita del mercato&quot;

Il sole caldo di Roma, i primi alberi in fiore per l&rsquo;inizio della Primavera, i colori delle strade piene di turisti che festeggiano il weekend del 25 aprile proprio nella Citt&agrave; Eterna. Immaginate di alzare poi lo sguardo e vedere 50 automobili rigorosamente italiane sfilare dal Pincio a piazza Bucarest, fino a Casina Valadier. Non vetture qualunque, ma modelli che hanno fatto la storia: Alfa Romeo, Ferrari, Lamborghini, Maserati e Bugatti. Tutto questo &egrave; Antara Concorso Roma, un esclusivo concorso di automobili da collezione, che dal 24 al 27 aprile, celebrer&agrave; il lusso, il design e il Made in Italy. L&rsquo;evento &egrave; stato presentato nella storica cornice dell&rsquo;Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel, che sorge sulle antiche Terme di Diocleziano. A raccontarlo sono stati l&rsquo;Assessore allo Sport, Turismo, Moda e Grandi Eventi Alessandro Onorato, il Concours director Jeremy Jack son-Sytner, il grande esperto automobilistico Adolfo Orsi Jr, la Vicepresidente Delegata delle ACLI di Roma Lidia Borz&igrave;, il General Manager Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel Francesco Mennella e il Senior Vice President Luxury Hotels Europe Giles Selves.    BELLEZZA E SOLIDARIET&Agrave;  Protagonista unica e assoluta &egrave; l&rsquo;automobile italiana in una selezione dei capolavori d&rsquo;epoca: da quelli pionieristici, ai decenni della supremazia nelle corse, all&rsquo;era della potenza, delle prestazioni e dello stile, fino alle prime supercar. Le vetture saranno raggruppate per classe e giudicate da un team internazionale di specialisti, con Orsi presidente, per autenticit&agrave; ed eleganza. La tre giorni celebrer&agrave; la bellezza in pieno stile La Dolce Vita. Senza per&ograve; dimenticare solidariet&agrave; e sostenibilit&agrave;. Lo scorso febbraio, Anantara Concorso Roma 2025 ha promosso una raccolta fondi per l&rsquo;acquisto di un furgone refrigerato per l&rsquo;ACLI di Roma per recuperare e distribuire le eccedenze alimentari durante i grandi eventi. &quot;L&rsquo;idea di organizzare un evento internazionale cos&igrave; &egrave; vincente e mostra un&rsquo;immagine positiva di Roma&quot;, ha detto Onorato.    I 50 GIOIELLI  La lista delle 50 automobili italiane che prenderanno parte all&rsquo;evento &egrave; in via di definizione, ma qualche nome illustre &egrave; gi&agrave; certo. Si potr&agrave; sentire il rombo di una Fiat del Mauto, una Lancia del Museo Nicolis, un&rsquo;Alfa 20/30 Hp, carrozzata Falco del 1920, una Ferrari 275 P del 1963, due volte vincitrice a Le Mans, qualche Ferrari con motore montato sul posteriore, alcuni modelli carrozzati Zagato, una B24 spider, due Ferrari California ( a passo corto e lungo), la Miura del film The Italian Job, la Ferrari 512 appartenuta a Gianni Agnelli, una pi&ugrave; recente Pagani Zonda e una Maserati MC12.   

Presentato nella storica cornice dell&rsquo;Anantara Palazzo Naiadi Rome Hotel, l&#39;evento che dal 24 al 27 aprile celebrer&agrave; il Made in Italy delle quattro ruote

Anantara Concorso Roma: la Dolce Vita della automobili

        Tra le case auto a essersi dimostrata pi&ugrave; pragmatica verso l'elettrico, Mazda annuncia i prossimi passi per supportare da un lato l'offerta di modelli ancora a lungo dotati di motori termici e ibridi, dall'altro, l'introduzione di nuovi progetti a zero emissioni. Ha annunciato un riposizionamento degli investimenti destinati all'elettrificazione, in un'ottica di riduzione dei costi sull'architettura elettrica-elettronica, sulle batterie, i sistemi ibridi, la gestione termica delle auto elettriche e della batteria.&nbsp;La riduzione degli investimenti sull'elettrificazione passa dai 12,2 miliardi di euro (2 mila miliardi di yen) precedentemente annunciati a 9,1 miliardi di euro (1,5 mila miliardi di yen).&nbsp; Minore esposizione finanziaria e maggiore ricorso a partnership tecniche, secondo modelli gi&agrave; collaudati come quelli in atto con Toyota, i cinesi di Changan, Denso (brand di Toyota) e BluE Nexus.  Il riposizionamento di Mazda (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;sugli investimenti &egrave; stato pensato per "minimizzare i rischi del business e migliorare la sua efficienza. In quanto costruttore giapponese, aumenteremo significativamente le aree di cooperazione per conservare la nostra competitivit&agrave; internazionale", le parole del presidente Masahiro Moro.  Costruttori equilibristi tra finanze e sviluppo tecnologico &ldquo;Mentre l&rsquo;industria automobilistica sta attraversando un cambiamento epocale, Mazda continua la propria evoluzione aggiornando per la prossima generazione di vetture la nostra tipica gioia di guidare", ha spiegato il presidente Masahiro Moro. "Tutti noi di Mazda siamo impegnati a trovare il giusto equilibrio tra efficiente gestione aziendale e sviluppo di tecnologie sostenibili per offrire un valore unico, indipendentemente dalle dimensioni dell&rsquo;azienda&rdquo; Suv elettrico su architettura Mazda Nel 2027 Mazda lancer&agrave; il primo modello elettrico progettato su un'architettura (in foto il rendering dello skateboard) realizzata internamente e sar&agrave; un suv alimentato da celle della batteria fornite da Panasonic. Si tratter&agrave; di una piattaforma modulare, in grado di dar vita a modelli di segmenti differenti e impiegare batterie differenti per caratteristiche. Il suv arriver&agrave; insieme a un altro modello, sempre elettrico, prodotto in Giappone e destinato all'esportazione globale. SkyActiv-Z il motore Euro 7 Sul versante delle auto termiche e ibride, invece, conta registrare l'annuncio del nuovo motore SkyActiv-Z, che sar&agrave; sulla prossima generazione di Mazda CX-5. I muletti di sviluppo sono gi&agrave; su strada, il lancio sul mercato &egrave; atteso nel 2027. Sar&agrave; allora che lo SkyActiv-Z, omologato Euro 7, andr&agrave; a raccogliere l'eredit&agrave; dell'avanzatissimo SkyActiv-X.&nbsp; La nuova unit&agrave; si caratterizzer&agrave; per una semplificazione del numero di componenti, anzitutto di centraline elettroniche di gestione.&nbsp; Semplificare e ridurre i costi &egrave; una strategia che coinvolger&agrave; anche le operazioni di produzione. L'introduzione dei nuovi modelli elettrici beneficer&agrave; della produzione flessibile, caratterizzata dal flusso misto di componenti all'interno degli impianti, che siano per auto termiche o elettriche. Una possibilit&agrave; offerta dall'impiego di mezzi autonomi per l'approvvigionamento sulle linee di produzione. Flessibilit&agrave; che assicura un abbattimento dei costi pari all'85% rispetto alla realizzazione di impianti produttivi dedicati ai modelli elettrici.       

Strategia accorta quella di Mazda nel riposizionare gli investimenti sull'elettrificazione. Nel 2027 arriver&agrave; un'elettrica su piattaforma proprietaria e verr&agrave; approfondito il modello di collaborazioni tecniche

Nuova Mazda CX-5 avrà il motore SkyActiv-Z, novità anche sull'elettrico

        Prima la presentazione della nuova Alfa Romeo Stelvio, poi nel 2026 si alzeranno i veli sulla nuova Giulia. Tempistiche gi&agrave; note, come anche il sito di produzione che sar&agrave; Cassino e l'architettura multi-energia adottata dai due modelli: la STLA Large.&nbsp; Quel che di nuovo rivela Santo Ficili, a.d. Alfa Romeo e Maserati, attiene ai tempi per la commercializzazione dei nuovi prodotti. Se lo Stelvio verr&agrave; presentato nei prossimi mesi, si dovr&agrave; attendere il 2026 per la disponibilit&agrave; nelle concessionarie. A seguire toccher&agrave; alla nuova Giulia. Motori ibridi benzina: per forza Entrambi i modelli avranno motorizzazioni elettriche e ibride benzina, aspetto quest'ultimo ufficialmente confermato da Ficili. Il passo indietro sui piani iniziali di accompagnare il marchio verso la vendita esclusivamente di modelli elettrici dal 2027 &egrave; necessario e comune alla quasi totalit&agrave; delle case che avevano annunciato l'all in sull'elettrico. &nbsp;Visto lo scenario globale della domanda su auto a zero emissioni &egrave; un passaggio obbligato. Stile, che modelli saranno nuovo Stelvio e Giulia Stelvio continuer&agrave; il suo percorso quale suv di segmento D, mentre per Alfa Romeo Giulia si andr&agrave; verso forme inedite rispetto alla sportivissima berlina validata nella tecnica e nel design sotto la guida di Sergio Marchionne. Da berlina potrebbe imboccare la strada di una carrozzeria fastback rialzata da terra, un territorio attualmente snobbato da altri costruttori premium di riferimento.&nbsp; Ibrido GME-T4 Evo, sar&agrave; un millesei? Arrivata la conferma dell'offerta di motori ibridi benzina, resta l'interrogativo sulla tipologia di propulsore, chiamato a sostituire l'offerta nata intorno al 2.0 turbo benzina 4 cilindri (GME-T4, prodotto a Termoli). Un'unit&agrave; progressivamente in fase di dismissione sull'attuale gamma Stelvio e Giulia. A novembre dello scorso anno scrivevamo come negli States fossero iniziati i lavori per lo sviluppo e il lancio di un motore 1.6 turbo benzina (serie GME-T4 Evo), destinato alle prime applicazioni in serie sui modelli Stellantis dal 2025 e predisposto per l'elettrificazione ibrida. Un abbinamento verosimilmente alla trasmissione elettrificata, in linea con le scelte gi&agrave; fatte dal Gruppo sui sistemi mild hybrid di tipo P2 (in grado di dare trazione alle ruote) e molto vicini al funzionamento di uno schema full hybrid. Inoltre, la medesima predisposizione si presta all'offerta di alternative ibride plug-in, quindi l'impiego di una batteria ad alta tensione (400 volt anzich&eacute; i 48v tipici di un modello mild hybrid) e dall'elevata autonomia di marcia a zero emissioni.       

Alla presentazione del suv quest'anno si dovr&agrave; attendere il prossimo per la commercializzazione. Entrambi i modelli avranno motori ibridi benzina oltre all'elettrico

Nuove Alfa Stelvio e Giulia, su strada nel 2026

        BMW esce da un 2024 di crisi, che ha visto calare sensibilmente vendite, ricavi e fatturato. E il 2025 potrebbe portare con s&eacute; ulteriori strascichi negativi, soprattutto a causa della situazione internazionale estremamente incerta. &Egrave; questa la sintesi di ci&ograve; che hanno comunicato i vertici del Gruppo tedesco in occasione della conferenza sui risultati dello scorso anno, lasciando comunque intravedere ottimismo per il futuro e confermando gli investimenti. Zipse: condizioni difficili, ma BMW forte "Nonostante le condizioni globali volatili, rimaniamo fermamente impegnati nella crescita nell'attuale anno finanziario. Allo stesso tempo, stiamo portando su strada il nostro pi&ugrave; grande progetto incentrato sul futuro, la Neue Klasse &ndash; ha affermato Oliver Zipse, Presidente del Consiglio di Amministrazione di BMW AG &ndash; Abbiamo un piano chiaro: rimaniamo fortemente concentrati sull'innovazione e sulla crescita sostenibile. Nel 2025, prevediamo che le cifre di vendita aumenteranno ancora una volta. Allo stesso tempo, le spese in conto capitale diminuiranno, come previsto&rdquo;. A dare fiducia all&rsquo;azienda, spiega Zipse, sono la solida strategia intrapresa da BMW, la presenza globale, la forza dei quattro brand del Gruppo (BMW, Mini, Rolls-Royce e BMW Motorrad) e il progetto Neue Klasse, definito come il pi&ugrave; ambizioso e rivoluzionario attualmente in fase di sviluppo nel settore automotive. Il 2024 ha registrato complessivamente 2,45 milioni di automobile vendute&nbsp;da parte del Gruppo BMW, con una flessione del 4% rispetto all&rsquo;anno precedente. Positivo invece il dato relativo alle elettriche, che hanno raggiunto una quota pari al 17% del totale, vale a dire circa 426mila unit&agrave;. Numero che sale a 600mila vetture e al 25% del complessivo se si contano anche le ibride plug-in. Ma se la contrazione delle vendite &egrave; stata contenuta, pi&ugrave; difficile &egrave; la situazione dal punto di vista economico, con molti segni meno significativi di cui il board dell&rsquo;azienda dovr&agrave; tenere conto. In particolare, il Gruppo ha registrato un calo dei ricavi dell&rsquo;8,4% fermandosi a 142,4 miliardi di euro e soprattutto un utile netto gi&ugrave; del 37% a a 7,68 miliardi di euro. Si sono ridotti anche il margine, sceso dal 9,8% al 6,3%, e i dividendi, dai 6 euro del 2023 ai 4,3 del 2024. BMW M4 CS VR46, 46 unit&agrave; per i 46 anni di Valentino Rossi BMW, non si fermano investimenti e lanci Numeri che comunque non cambiano l&rsquo;approccio all&rsquo;innovazione e al rinnovamento della gamma che sta seguendo il colosso tedesco, come conferma la crescita degli investimenti che nel 2024 ha raggiunto quota 18 miliardi di euro, la met&agrave; dei quali destinata a ricerca e sviluppo con una crescita di oltre il 17%. Tra 2025 e 2026 &egrave; confermato il lancio delle nuove vetture elettriche della famiglia Neue Klasse, con il Suv iX3 e la berlina i3. Complessivamente, &egrave; previsto il lancio di 40 novit&agrave;, tra nuovi modelli e aggiornamenti, entro il 2027. Tali novit&agrave; riguarderanno tutte le tipologie di vetture, dalle elettriche alle ibride plug-in, ma anche le tradizionali endotermiche e sempre con la porta aperta a nuove tecnologie. &ldquo;Non facciamo distinzioni, che si tratti di motori a combustione, ibridi plug-in, veicoli completamente elettrici o, dal 2028, di un'auto alimentata a idrogeno. Implementiamo costantemente principi di progettazione, innovazione e le ultime tecnologie in tutti i nostri veicoli &ndash; ha proseguito Oliver Zipse &ndash; Nessuno padroneggia questa diversit&agrave; tecnologica meglio di noi. Il nostro approccio sta ottenendo sempre pi&ugrave; riconoscimento anche negli ambienti politici. Anche i nostri concorrenti stanno virando verso la nostra strategia. Abbiamo dimostrato che apertura tecnologica, crescita e riduzione di CO? sono molto compatibili&rdquo;. BMW Serie 2 Gran Coup&eacute;, 300 cavalli scatenati       

Il 2024 del Gruppo tedesco si chiude con molti segni meno, ma Zipse conferma il lancio delle novit&agrave; tra cui le elettriche della Neue Klaasse

BMW, giù vendite e fatturato, 40 novità entro il 2027

Salto quantico. La nuova Mercedes CLA ridefinisce gli standard delle vetture del presente e, come prima della sua specie, del futuro della Stella. Porta al debutto, infatti, la nuova piattaforma MMA, la base sulla quale nasceranno elettriche efficienti e potenti, versioni tradizionali con motorizzazioni ibride, oltre a una innovazione storica per la Casa di Stoccarda: MB.OS, il primo sistema operativo realizzato in casa, che permetter&agrave; alla quarta generazione di MBUX di andare oltre le integrazioni standard tra infotelematica e intelligenza artificiale.    Debutta l&rsquo;elettrica  &Egrave; la versione elettrica la prima a mostrarsi. La nuova Mercedes CLA 250+ EQ Technology &egrave; la prima pietra della nuova filosofia Mercedes, che ha abbandonato le precedenti Classe A e B per concentrarsi sull&rsquo;alto di gamma. &Egrave; una berlina di 4,7 metri di lunghezza, 1,85 di larghezza, 1,46 di altezza, con il passo di 2,79 metri e il peso che si attesta attorno alle 2 tonnellate. L&rsquo;estetica non &egrave; una vera e propria rivoluzione, pi&ugrave; che altro &egrave; un ammodernamento dello stile attuale Mercedes. Il muso &egrave; caratterizzato dalla nuova griglia che, sull&#39;elettrica, reinterpreta il pattern delle versioni endotermiche con 142 Led animati a effetto cromato. La firma luminosa, invece, &egrave; composta da una sottile striscia di Led che unisce i proiettori principali a goccia con la possibilit&agrave; di avere in opzione i Multbeam Led con le luci diurne a forma di Stella come il logo Mercedes. La stessa impostazione anche per le luci posteriori, anche qui ad andamento unico con la linea di Led lungo tutto il cofano a connettere le luci principali. Il look generale &egrave; molto influenzato dalle necessit&agrave; legate all&rsquo;efficienza con tutte le linee che definiscono i profili dedicate a massimizzare l&rsquo;aerodinamica. Lo stile &egrave; quello di una berlina sportiva, dal cofano lungo e coda corto come le GT e il montante C del detto che scende con l&rsquo;inclinazione quasi da coup&eacute;. Una carrozzeria filante che mette in mostra i muscoli enfatizzati dai passaruota ampi e pronunciati.  Come &egrave; fatta dentro    Lusso e tecnologia definisco gli interni della nuova Mercedes CLA. Tutte le versioni hanno come standard il tetto panoramico, un unico pannello di vetro dal parabrezza al lunotto che dona luminosit&agrave; all&rsquo;ambiente e spazio per le teste degli occupanti. Il clou &egrave; il MBUX Superscreen interfaccia fisica del sistema di controllo - di cui parliamo dopo - che si estende per l&#39;intera larghezza dell&#39;abitacolo. Dietro un&#39;ampia superficie in vetro si trovano il cruscotto da 10,25 pollici&rdquo; e il display centrale da 14 pollici. Dopo il lancio sul mercato della CLA, il MBUX Superscreen sar&agrave; disponibile, come optional, con un terzo display aggiuntivo da 14&rdquo; per il passeggero anteriore. Un altro elemento importante &egrave; la consolle centrale. In posizione flottante, divide nettamente posto guida da quello del passeggero ed &egrave; divisa in due livelli. La sezione superiore offre un&#39;ampia superficie di rivestimento tridimensionale, con un doppio portabicchieri integrato e un supporto di ricarica wireless per smartphone opzionale, mentre nella parte bassa &egrave; ricavato un ulteriore spazio per riporre oggetti. C&#39;&egrave; il frunk anteriore, capace di 101 litri di volume, mentre la capacit&agrave; di carico del baule &egrave; di 405 litri.  MB.OS, cervello tecnologico  Detto dell&rsquo;hardware, &egrave; il momento del software, la prima vera innovazione della nuova Mercedes CLA. Il sistema operativo MB.OS &egrave; stato scritto in casa dalla Stella cos&igrave; da poter essere sempre aggiornato sulle funzioni pi&ugrave; importati. Ma &egrave; nelle possibilit&agrave; di personalizzazione della quarta generazione di MBUX e il rapporto di integrazione con terze parti la funzionalit&agrave; game changing. Il sistema, infatti, &egrave; il primo al mondo a usare contemporaneamente l&rsquo;IA sia di Microsoft sia di Google, ma &egrave; aperto anche a ulteriori partner. Ad esempio, l&rsquo;assistente virtuale basato su ChatGPT4o sfrutta Microsoft Bing come motore di ricerca e permette di gestire interazioni complesse con gli utenti, basandosi su ricerche istantanee sulla rete, oltre a imparare e adattarsi alle richieste in modo progressivo e predittivo. L&rsquo;integrazione con Google Gemini, invece, permette di accedere alla piattaforma di Maps per personalizzare ancora di pi&ugrave; le opzioni di navigazione. Ma Merceds &egrave; in grado di far girare qualsiasi altra terza parte ritenesse pi&ugrave; adatta ai suoi obiettivi.  Capacita di guida autonoma  Un cervellone enorme, insomma, capace di oltre 254 triloni di operazioni al secondo, aggiornabile over-the-air, che non solo supporta chi guida con una navigazione intelligente, ma anche con livelli di guida assistita avanzati e pi&ugrave; sicuri, quasi a un passo dalla guida autonoma. Il dispaly di guida, ad esempio, restituisce un&#39;immagine a realt&agrave; aumentata del percorso, particolarmente utile nel traffico urbano, in modo da vedere in anticipo cosa c&#39;&egrave; davanti, ad esempio dietro la svolta successiva. Edifici e altre infrastrutture sono facilmente e rapidamente riconoscibili. Il sistema fornisce anche una panoramica integrata dello stato del veicolo tramite visualizzazione in realt&agrave; virtuale in tempo reale, inclusa l&#39;illuminazione degli indicatori, degli abbaglianti e degli anabbaglianti. Accelerazione e decelerazione sono visualizzate dalla velocit&agrave; regolata delle ruote.  La tecnica    Il cuore di tutto resta, comunque, la nuova piattaforma MMA. Nella declinazione elettrica &egrave; un&rsquo;architettura a 800 volt che, integrando una nuova generazione di batterie permette la ricarica veloce fino a 320 kW sia per la versione 250+ a trazione posteriore sia per la pi&ugrave; potente 350+ a trazione integrale 4Matic. Il caricatore standard a corrente alternata &egrave; a 11 kW. Mercedes dichiara che la 250+ pu&ograve; ricaricare fino a 325 km di autonomia in 10 minuti. Due sono le opzioni di batteria. La pi&ugrave; piccola, da 58 kWh - che arriver&agrave; dopo il momento del lancio - ha chimica LFP, mentre la pi&ugrave; grande, da 85 kWh &egrave; al nichel-manganese-cobalto. La struttura delle celle ha permesso di aumentare la densit&agrave; energetica del 20% rispetto alla passata generazione, ma sono anche pi&ugrave; green perch&eacute; hanno ridotto la loro impronta di carbonio del 30%. La batteria alimenta un motore singolo sull&rsquo;asse posteriore da 271 cv e 335 Nm per la versione 250+, capace di far scattare la vettura da 0 a 100 km/h in 6,7&rdquo;, mentre nella versione bimotore e trazione integrale 350 4Matic i cavalli sono 353, i Nm di coppia 515 e lo 0-100 km/h &egrave; coperto in 4,9&rdquo;. Per entrambe, la velocit&agrave; massima &egrave; autolimitata a 210 km/h. Il propulsore &egrave; abbinato a un cambio a due rapporti che ottimizza i flussi di energia in diverse situazioni per massimizzare l&rsquo;efficienza. Il primo rapporto, infatti, &egrave; per la guida di tutti i giorni anche nei percorsi urbani, mentre il secondo rapporto &egrave; dedicato ai viaggi, per regolare prestazioni e consumi in autostrada per aumentare il pi&ugrave; possibile la percorrenza. Infine, La CLA elettrica &egrave; il primo veicolo Mercedes dotato di una pompa di calore aria-aria. Non fa pi&ugrave; la deviazione attraverso un circuito idraulico e pu&ograve; utilizzare tre fonti di energia in parallelo: il calore di scarto della trasmissione elettrica, la batteria e l&#39;aria ambiente. Utilizzando questo calore &quot;gratuito&quot;, la pompa di calore aria-aria contribuisce all&#39;elevata efficienza della CLA. Richiede solo circa un terzo dell&#39;energia elettrica di cui un riscaldatore ausiliario comparabile avrebbe bisogno per la stessa potenza. La 250+ sar&agrave; dotata di entrambi i pacchi batteria, mentre la 3504Matic sar&agrave; disponibile solo con il taglio di alimentatore pi&ugrave; grande. A seconda della versione scelta, Mercedes dichiare che l&#39;autonomia varia da un minimo di 694 Km a un massimo di 792 km.  Le versioni a benzina arriveranno dopo  La natura modulare della piattaforma MMA permetter&agrave;, successivamente, l&rsquo;introduzione delle versioni endotermiche, a trazione anteriore o integrale 4Matic, spinte da un 1.5 benzina mild hybrid a 48 volt declinato in tre step diversi di potenza - annunciati in seguito - abbinati a un cambio a doppia frizione a e 8 rapporti. Motore elettrico, inverter e trasmissione sono integrati in un&rsquo;unica unit&agrave; integrata per massimizzare l&rsquo;efficienza e diminuire le dispersioni di energia. Il sistema inoltre, permette alla vettura di veleggiare in elettrico in manovra, o nelle situazioni di traffico in citt&agrave;, usando meno di 20 kW, oltre a poter recuperare fino a 25 kW dalla frenata. Nel corso del prossimo biennio, infine, arriveranno anche le varianti di carrozzeria crossover GLA e Shooting Brake. 

La berlina &egrave; la prima della nuova dinastia di vetture Mercedes, portando al debutto la piattaforma multienergia MMA e il nuovo sistema operativo con infinite capacit&agrave; di integrazioni e personalizzazioni

4561 risultati per 'Lancia'