Date da segnare in rosso per leggere i prossimi passi delle politiche industriali legate all&#39;industria dell&#39;auto italiana: 28 novembre e 16 dicembre.  Il 28 novembre sar&agrave; in sede europea che l&#39;Italia prover&agrave; a raccogliere consensi sul documento finora supportato solo dalla Repubblica Ceca, sui temi dell&#39;anticipo al 2025 dell&#39;esame previsto nel &#39;26 sul Fit for 55 2035 e sulla sostanza stessa del piano di transizione alla mobilit&agrave; esclusivamente elettrica.  Il 16 dicembre, invece, sar&agrave; il confronto tra governo e Stellantis che andr&agrave; in scena con un nuovo tavolo riunito dal ministero delle Imprese e del made in Italy.  Stellantis presenti un piano convincente  Nel corso del Question time alla Camera, il ministro Urso, nel replicare all&#39;interrogazione del deputato Grimaldi, sulle iniziative in favore del comparto automobilistico, ha commentato: &quot;Abbiamo svolto, dopo la mozione parlamentare, un tavolo Stellantis il 14 novembre, si &egrave; concluso con la richiesta di presentare entro il 16 dicembre un Piano Italia convincente e sostenibile che preveda investimenti negli stabilimenti nel nostro paese, come richiesto dalle mozioni approvate alla camera.   Abbiamo chiesto, nello specifico, che l&#39;azienda precisi quante risorse intende investire in Italia, come intende sviluppare i contratti di sviluppo per gli stabilimenti italiani, garantendo una significativa tutela occupazionale. Abbiamo chiesto che venga data certezza su tempi e modalit&agrave; realizzative per la Gigafactory di Termoli e abbiamo chiesto che venga destinata all&#39;Italia la nuova piattaforma produttiva dedicata alle vetture di piccole dimensioni, che contribuirebbe ad aumentare la sostenibilit&agrave; delle imprese della componentistica italiana. Solo se vi saranno risposte convincenti e assertive su questi punti, sar&agrave; poi possibile supportare il percorso definito dall&#39;azienda&quot;.  Piattaforme, STLA Small nel 2026  La piattaforma sulla quale &egrave; al lavoro Stellantis, destinata alle auto &quot;piccole&quot;, &egrave; la STLA Small, che Tavares ha anticipato verr&agrave; lanciata nel 2026 con il primo modello. Vale ricordare come altri modelli, ad esempio Grande Panda elettrica, nascano sulla Smart Car condivisa con Citroen C3. STLA Small rimpiazzer&agrave; l&#39;attuale CMP ed e-CMP, base tecnica attualmente adottata da una miriade di modelli del Gruppo, nel segmento B, e assemblata in siti produttivi fuori dall&#39;Italia.&nbsp;  Fondo automotive, 640 milioni solo alla filiera  Urso, nella replica all&#39;interrogazione parlamentare, ha toccato nuovamente il punto della dotazione del fondo automotive. Il taglio di 4,6 miliardi di euro del primo prospetto, ha ottenuto un ridimensionamento ma resta il dato di fondo che le risorse messe insieme in vista del 2025 non verranno destinate a campagne di incentivazione all&#39;acquisto di auto meno inquinanti: ibride ed elettriche. Quindi, nessun supporto diretto alla domanda interna su elettriche e ibride.  &quot;In quella sede (tavolo Stellantis del 14 novembre; ndr) abbiamo anche annunciato il raddoppio del fondo automotive da 200 a 400 milioni di euro. A cui si aggiungono i residui dei precedenti piani di incentivi, che ammontano a 240 milioni di euro. Cos&igrave; da arrivare nel 2025 a 640 milioni di euro, che destineremo interamente a sviluppare la filiera della componentistica per accompagnarla nella transizione energetica&quot;, ha illustrato il ministro.  Della campagna di incentivi all&#39;acquisto 2024, di fatto esaurita se non per circa 80 milioni di fondi ancora disponibili su auto PHEV (21-60 g/km di CO2), sui 950 milioni di euro di stanziamento complessivo, 330 milioni erano frutto di risorse non fruite nel 2022 e 312 milioni nel periodo 2023. La nuova liquidit&agrave; immessa nel 2024 era valsa 310 milioni di euro.  Il problema dell&#39;auto nasce e va risolto in Europa  &quot;Per favorire i contratti di sviluppo, destinati alle filiere strategiche - quindi anche all&#39;automotive - ho firmato un decreto ministeriale che d&agrave; una dotazione iniziale di 500 milioni di euro. In questo modo, le risorse per i contratti di sviluppo, per gli investimenti delle imprese dell&#39;automotive, nel prossimo anno saranno di 1,1 miliardi di euro. Inoltre, dobbiamo dirlo con franchezza, il problema sta in Europa. Ford ha intenzione di tagliare 4.000 lavoratori in Europa, 3.000 solo in Germania. Volkswagen ha annunciato che chiuder&agrave; 3 dei 10 stabilimenti in Germania. Decine di migliaia di operai, dipendenti, ingegneri, sono stati licenziati o verranno licenziati nelle fabbriche europee.  Il problema &egrave; in Europa, nelle folli regole che ha imposto alle proprie imprese, al proprio lavoro. Per questo, abbiamo definito con il governo ceco un position paper che modifica la traiettoria, confermando gli obiettivi sempre pi&ugrave; difficili, ambiziosi e sfidanti del 2035.   Questo position paper sar&agrave; presentato nel Consiglio competitivit&agrave; del prossimo 28 novembre. Ci auguriamo venga condiviso - cos&igrave; sembra possibile - dalla maggioranza dei Paesi europei, in modo da cambiare queste regole folli che stanno imponendo alle imprese il taglio, i licenziamenti e la cassa integrazione, per mantenersi sotto la proporzione di auto vendute tra elettriche ed endotermiche, che dal primo gennaio &#39;25, ove non fosse raggiunto quell&#39;obiettivo, porterebbe a multe pari a 15 miliardi di euro. Un macigno che schianterebbe l&#39;industria dell&#39;auto europea&quot;. 

Intervenendo al Question time alla Camera, il ministro delle Imprese e Made in Italy ha parlato del tavolo Stellantis, del taglio al fondo automotive e della necessit&agrave; di cambiare le regole europee sulla transizione green

Urso: il 28 novembre in Europa per cambiare regole folli sull&#39;auto

I 59 giurati del premio The Car of The Year 2025 hanno appena selezionato le sette vetture finaliste che concorreranno all&rsquo;elezione dell&rsquo;Auto dell&rsquo;Anno 2025: Alfa Romeo Junior, Citroen e-C3/C3, Cupra Terramar, Dacia Duster, Hyundai Inster, Kia EV3 e Renault 5/Alpine A290. L&rsquo;elezione finale infatti quest&rsquo;anno sar&agrave; anticipata e si svolger&agrave; il 10 gennaio in occasione del Salone di Bruxelles. Ma, noi di Auto, che siamo gli organizzatori italiani del riconoscimento pi&ugrave; prestigioso e storico del settore dell&rsquo;automotive, come ogni anno esporremo e faremo testare a lettori e appassionati le vetture finaliste per raccogliere anche i giudizi delle persone che poi le acquisteranno e guideranno tutti i giorni. Ecco quindi che per 10 giorni, dal 6 al 15 dicembre, le sette vetture finaliste che concorreranno all&rsquo;elezione di The Car of The Year 2025 verranno esposte a Milano CityLife in piazza Burri. Ma i lettori di Auto e gli appassionati avranno anche l&rsquo;opportunit&agrave; di guidare in anteprima queste vetture grazie ai test drive che verranno organizzati nelle giornate di esposizione.    Come iscriversi ai test drive  In occasione dell&rsquo;appuntamento a Milano CityLife, come negli scorsi anni, sar&agrave; possibile guidare le sette vetture finaliste coadiuvati dagli istruttori di guida sicura di X-Leader - X-Driving School. Per poter provare le finaliste di The Car of The Year ci sono due opzioni. Dal primo dicembre ci si potr&agrave; prenotare attraverso il sito di Auto nella sezione The Car of The Year compilando la scheda di adesione, indicando la vettura che si vuole provare.&nbsp;Oppure ci si potr&agrave; presentare nei giorni dell&rsquo;evento, dal 6 al 15 dicembre al desk, presso l&rsquo;esposizione delle auto in Piazza Burri a Milano CityLife, e compilare con le hostess la scheda di prenotazione per effettuare il test drive quando la vettura prescelta sar&agrave; libera. La prenotazione sul sito garantisce per&ograve; il test drive e la disponibilit&agrave; della vettura nell&rsquo;orario prescelto. Consigliamo comunque di recarsi al desk 15 minuti prima dell&rsquo;orario stabilito per poter effettuare tutte le procedure di registrazione.  Un premio prestigioso  Il riconoscimento The Car of the Year, che dal 1964 celebra la vettura pi&ugrave; interessante dell&rsquo;anno, &egrave; organizzato da nove testate europee e l&rsquo;Italia &egrave; rappresentata da noi di Auto. L&rsquo;autorevolezza del premio &egrave; confermata anche dall&rsquo;ampio numero di votanti, ben 59 giornalisti dell&rsquo;automotive rappresentanti di 22 Paesi che, dopo aver analizzato le vetture candidate, selezionano le sette finaliste, esprimendo le loro valutazioni. Il numero dei giornalisti votanti di ogni nazione &egrave; proporzionale, da 1 a un massimo di 6, al peso che ha il mercato dell&rsquo;auto nel Paese. In Italia i giornalisti votanti sono 6 tra cui il Direttore Responsabile di Auto Andrea Brambilla. I voti finali dei giurati sono pubblici, come pure le motivazioni delle loro scelte. Anche questo conferma l&rsquo;autorevolezza del premio e il motivo per cui le Case auto lo ritengono il pi&ugrave; prestigioso.&nbsp;  Una votazione anticipata  L&rsquo;annullamento del Salone di Ginevra del 2025 ha costretto noi organizzatori ad anticipare l&rsquo;elezione della vincitrice di The Car of The Year al Salone di Bruxelles che si terr&agrave; dal 10 gennaio, giornata scelta anche per eleggere l&rsquo;auto vincitrice. Non perdete l&rsquo;occasione di guidare per primi quella che sar&agrave; l&rsquo;Auto dell&rsquo;Anno 2025.  Abbonati ad Auto e vinci una Fiat 600 Hybrid 

Appuntamento dal 6 al 15 dicembre in Piazza Burri a Citylife, per vedere e guidare le 7 vetture finaliste del premio Auto dell&#39;Anno 2025

The Car of The Year 2025: prova gratis le 7 finaliste a Milano

Alfa Romeo Junior, Citroën e-C3/C3, Cupra Terramar, Dacia Duster, Hyundai Inster, Kia EV3 e Renault 5/Alpine A290: scopriamo le Magnifiche 7

Auto dell'Anno 2025: le 7 finaliste

Car of The Year 2025, ecco le 7 finaliste: chi vincerà il premio?

Bella, colorata e davvero &ldquo;cool&rdquo;. E si guida veramente bene: &egrave; comoda, maneggevole, reattiva, brillante. Insomma, la nuova Renault 5 E-Tech Electric &egrave; davvero una figata. &Egrave; la scommessa del costruttore francese per risollevare il mercato elettrico in tutta Europa; &egrave; la prima elettrica nuova generazione da 25mila euro, ovvero il prezzo considerato da molti costruttori il giusto limite perch&eacute; l&rsquo;auto elettrica diventi davvero alla portata di tutti quanti gli automobilisti. Renault ci crede: per la sua nuovissima R5 ha messo in piedi un&rsquo;operazione industriale gigantesca per abbattere i costi produttivi dell&rsquo;auto elettrica e azzerare il maggior freno psicologico all&rsquo;acquisto: quello del prezzo elevato. Avr&agrave; successo?    Effetto nostalgia made in France  Di certo la R5, almeno come automobile nel senso pi&ugrave; stretto del termine, &egrave; davvero ben riuscita. Si presenta con colori sgargianti: giallo pop oppure verde brillante. E punta su un&rsquo;effetto nostalgia ben studiato: far rivivere il mito della leggendaria R5 che a partire dal 1972 motorizz&ograve; l&rsquo;Europa cambiando le regole delle city car e diventando la preferita del pubblico femminile e dei giovani single. La nuova R5 si ispira a quell&rsquo;antenata in tutto e per tutto: nelle forme, nello spirito e nelle sensazioni che riesce a trasmettere. Un&rsquo;auto giocosa, divertente e appariscente. E soprattutto ad un prezzo accessibile. Fra 25mila e 32mila euro.  Abbiamo avuto l&rsquo;opportunit&agrave; di guidarla e abbiamo scoperto il grande potenziale di questa city car elegante e moderna. Siamo saliti a bordo e siamo andati in giro con la Renault 5 elettrica nel suo paese di nascita, la Francia, nei contesti pi&ugrave; adatti al suo spirito: nel traffico urbano di Nizza, caotico e confuso come quello di una qualsiasi metropoli italiana, e sulle strade che dalla citt&agrave; francese si inerpicano in collina e montagna, fra tornanti e discese. L&igrave; abbiamo scoperto con piacere che la Renault 5 &egrave; una city car brillante e divertente nell&rsquo;uso urbano ma fuori diventa divertente e gustosa da guidare; sopratutto molto agile ed efficiente; quasi priva di difetti se non piccole scelte ergonomiche fuori luogo che poi spiegheremo.  Interni anni &#39;80, tecnologia 2000  A bordo si sta comodissimi: la prima cosa che colpisce &egrave; il volante di grande diametro, tagliato in alto e in basso come sulle auto sportive per facilitare la rotazione e non toccare le gambe. I sedili sono confortevoli: Renault nel progettarli si &egrave; ispirata al design dei sedili della vecchia Renault 5 Turbo anni &lsquo;80, un po&rsquo; old style nello stile ma con materiali modernissimi e attenti all&rsquo;ambiente: niente e pelle o similpelle, ma un tessuto Jeans ottenuto per&ograve; da bottiglie PET di plastica riciclata. E poi colpisce la ricchezza del comparto infotainment; un doppio display che quasi avvolge il guidatore: schermo da 10&rdquo; dietro al volante con grafica colorata e personalizzabile, e un monitor centrale da 10&rdquo;1 ; tutto l&rsquo;infotainment gira sotto sistema operativo Google e l&rsquo;interfaccia ricorda in tutto e per tutto il look familiare dei nostri smartphone.  Autonomia e batterie  La Renault 5 &egrave; un progetto davvero innovativo perch&eacute; &egrave; la prima vettura del gruppo francese costruita su una nuova piattaforma dedicata espressamente alle auto elettriche, la &ldquo;AmpR Small&rdquo;, nome che viene dalla societ&agrave; Amp&eacute;r&eacute; che &egrave; la divisione del gruppo Renault che progetta e industrializza soltanto le auto elettriche dei marchi Renault e Alpine. In questo la R5 &egrave; molto diversa da certe rivali, come le vetture piccole del gruppo Stellantis (Peugeot 208, Opel Corsa Citroen C3, Lancia Y, Fiat 600) tutte basate su piattaforme multi-energia per far convivere sulla stessa base motori elettrici o termici. La Renault 5 no: sar&agrave; solo e soltanto elettrica. Perch&eacute; secondo i francesi soltanto cos&igrave; si pu&ograve; ottimizzare il progetto, renderlo pi&ugrave; efficiente e risparmiare sui costi produttivi per abbassare al massimo il costo finale per l&rsquo;acquirente. Nella fattispecie la piattaforma AmpR Small della R5, modernissima, &egrave; costruita per ottimizzare i costi produttivi ma non &egrave; certo fatta al risparmio. Prova ne sia che prevede al posteriore sospensioni multilink, non il solito ponte torcente che di solito &egrave; la scelta pi&ugrave; economica. Lo stesso discorso vale per la batteria che usa chimica al nichel, manganese e cobalto che garantisce pi&ugrave; efficienza e non la pi&ugrave; economica ferro litio fosfato.  La batteria principale&nbsp; &egrave; da 52 kWh che garantisce un&rsquo;autonomia di 410 km nel ciclo WLTP; in alternativa c&rsquo;&egrave; una batteria pi&ugrave; compatta da 40 kWh (312 km WLTP) per le versioni d&rsquo;attacco dal prezzo pi&ugrave; basso. Il motore elettrico principale deriva da quello della Megane elettrica, sviluppa 110 kW (150 cavalli), &egrave; privo di magneti permanenti e non fa uso di terre rare. In alternativa ci sono altre due motori meno potenti per le versioni base: da 120 e da 95 cavalli. La piattaforma utilizza uno sterzo dedicato con un rapporto di trasmissione ridotto (13,7). Grande &egrave; stato anche il lavoro di contenimento dei pesi per arrivare a mettere sul mercato un&rsquo;auto sotto i 1500 kg che non rappresentasse una massa troppo elevata nella guida. Il risparmio peso ha interessato ogni aspetto: la batteria al litio, conm chimica al nichel, manganese e cobalto, molto sottile, &egrave; spessa appena 14 cm, pesa meno di 300 kg; il motore &egrave; pi&ugrave; leggero di 15 kg rispetto a quello della Megane da cui deriva; Tutti i materiali leggeri con cui &egrave; costruita alla fine contribuiscono a fermare la bilancia a 1450 kg.    Motorizzazioni  La bont&agrave; di tutto il lavoro progettuale si avverte guidando l&rsquo;auto. Noi abbiamo guidato la pi&ugrave; ricca e accessoriata: la versione Iconic, con motore da 150 cv e batteria da 52 kWh perch&eacute; quelel con motore meno potente e batteria pi&ugrave; piccola arriveranno a fine anno sui mercati. La Renault 5 &egrave; brillante sia in accelerazione che in ripresa; con i 150 cv e i 245 Nm di coppia istantanea dell&rsquo;elettrico schizza via bene quando si affonda il piede. L&rsquo;auto accelera da 0 a 100 km/h in 8 secondi e ha una velocit&agrave; massima (autolimitata) di 150 km/h. Lo sterzo diretto garantisce una precisione di inserimento in curva notevole: la taratura di indurimento cambia nelle varie mappature ma in quella Sport lo sterzo &egrave; davvero godibile pure per una guida sportiva. Fra tornanti e curve l&rsquo;auto si lascia buttar dentro con facilit&agrave; e precisione; le sospensioni lavorano benissimo e il multilink stabilizza bene la R5 al retrotreno. L&rsquo;auto appare ben poggiata per terra sulle ruote (che sono da 18&rdquo;). Cos&igrave; sia per merito della risposta immediata del motore sia per l&rsquo;assetto indovinato, la R5 sembra una piccola GTI. &Egrave; agile e scattante ovunque e si lascia guidare forte nelle curve. Una sua caratteristica &egrave; il freno: non ha il classico comando meccanico fra pedale e pompa ma una sorta di brake by wire a controllo elettronico. La frenata &egrave; potente, ma il pedale sembra duro e con poca modulabilit&agrave;. Bisogna abituarsi al feeling.  Il nostro test drive  Scendendo in citt&agrave;, nel traffico urbano e variando la mappatura su quelle Comfort ed Eco, la R5 si fa pi&ugrave; dolce e maneggevole; lo sterzo resta abbastanza diretto e permette manovre rapidissime: con due giri e mezzo di volante appena, si compiono inversioni di 360 gradi e il diametro di sterzata &egrave; di appena 10 metri. E poi con i suoi 3,92 metri di lunghezza la R5 &egrave; agilissima nel traffico urbano e si parcheggia facilmente.  Le dimensioni compatte non limitano tanto l&rsquo;abitabilit&agrave; a bordo perch&eacute; le ruote sono davvero alle estremit&agrave;, il passo &egrave; di ben 2,54 metri su 392 cm di lunghezza complessiva e tutto il pianale viene sfruttato per dare spazio agli occupanti. A bordo in quattro si sta bene; ci sono 138 cm di spazio anteriore e 136 posteriore. Chi siede dietro, se di media altezza, non tocca lo schienale anteriore con le ginocchia n&eacute; il tetto con la testa. Il baule ha una capacit&agrave; notevole per le dimensioni dell&rsquo;auto (326 litri). Certo, pur se omologata per 5 non &egrave; auto per viaggiare in tre dietro.  Quanto all&rsquo;efficienza,va fatto un discorso a parte. I 52 kWh di capacit&agrave; di batteria del modello che abbiamo guidato noi, sembrano garantire un&rsquo;ottima autonomia. In 108 km mischiando autostrade, citt&agrave; e strade collinari abbiamo consumato appena il 30% di batteria percorrendo circa 6,9 km con un kilowatt/ora. Valori ottimi. Certo, sui buoni consumi incide anche il peso ridotto dell&rsquo;auto. E anche se non si arriver&agrave; mai ai 410 km teorici con un pieno si possono toccare ampiamente i 350 km. Che per un&rsquo;auto cittadina &egrave; gran cosa. La ricarica a 11 kW in AC e 100 kW in corrente continua consentono tempi i ricarica adeguati per la vita di tutti i giorni: in DC basta meno di mezz&rsquo;ora per riportare la batteria dal 15% all&rsquo;80% e in AC servono 3h e 13 minuti per farlo. Con la batteria pi&ugrave; piccola l&rsquo;autonomia ovviamente scender&agrave; ma l&rsquo;adozione del motore meno potente, da 120 cv, permetter&agrave; di limitare in parte il calo di autonomia.  Tra i pochi difetti che abbiamo riscontrato nel nostro test ci sono certe scelte ergonomiche poco felici. Il cambio, ad esempio, &egrave; un&rsquo;enorme e prominente leva sul lato destro del volante che manca per&ograve; della funziona P per parcheggiare l&rsquo;auto. Bisogna spegnerla fisicamente e tirare la levetta del freno a mano che &egrave; nascosta in fondo al tunnel centrale, in posizione poco visibile. Altre elettriche hanno funzioni molto pi&ugrave; semplificate: si frena l&rsquo;auto, si spinge la leva cambio in P e addio pensieri. Qui no. Inoltre la R5 manca anche della regolazione della rigenerazione della frenata. Schiacciando la leva freno si va in B ma la funzione di rigenerazione non &egrave; a pi&ugrave; livelli, ma su uno soltanto.  Prezzi e allestimenti  La gamma prezzi della Renault 5 va dalla versione base, la &ldquo;Five&rdquo; (che &egrave; la pi&ugrave; economica) con batteria da 40 kWh e motore da 95 cv che parte da 25mila euro tondi tondi. E sale fino ai 34.900 &euro; della pi&ugrave; ricca, la Iconiq da 150 cv e batteria da 52 kWh che &egrave; quella della nostra prova. Le versioni pi&ugrave; interessanti sono le intermedie: la Evolution da 27.900 &euro; con motore da 120 cv e batteria da 40 kWh o l&rsquo;allestimento Techno che costa da 29.900 &euro;. L&rsquo;aspetto positivo &egrave; che anche le versioni pi&ugrave; economiche mantengono certe dotazioni delle pi&ugrave; ricche che le rendono gradevoli all&rsquo;aspetto e ne mantengono la personalit&agrave; originale: ad esempio i cerchi da 18&rdquo; sono di serie su tutte, come le sospensioni multilink e il grande display da 10&rsquo;&rdquo;1 centrale (mentre nelle meno ricche cambia il cruscotto che diventa da 7&rdquo;). Insomma, ha tutte le carte in regola per convincere gli italiani a dimenticare i pregiudizi sull&rsquo;elettrico. Perch&eacute; oltre che andar bene ha pure un aspetto seducente.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella 

Nel traffico urbano di Nizza e sulle strade che dalla citt&agrave; francese si inerpicano in collina e montagna, abbiamo scoperto una vettura brillante e divertente

Nuova Renault 5 E-Tech Electric: la city car gustosa da guidare

        Gli ultimi dati raccolti su Stellantis rivelano una significativa flessione delle consegne nel terzo trimestre, che si sono ridotte a 1,148 milioni di veicoli, registrando un calo del 20% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente. Numeri che hanno portato il Gruppo a fermare temporaneamente la produzione in alcuni stabilimenti italiani. Il Nord America &egrave; stata la parte del mondo pi&ugrave; colpita dal calo, con una discesa del 36% delle consegne, fermandosi a 299 mila unit&agrave;. Anche l'Europa allargata, che rappresenta il principale mercato di Stellantis, ha visto una contrazione delle consegne scese del 17%, pari a 496 mila unit&agrave;.&nbsp; Intanto Peugeot annuncia nuovi stop negli stabilimenti di Pomigliano D'Arco, Termoli e Pratola Serra per il mese di novembre. Stellantis, Urso: "Il gruppo deve presentare un piano preciso" Urso chiede un piano concreto Sul proclamato sciopero del settore auto poi, &egrave; intervenuto il ministro delle Imprese e del Made in Italy Adolfo Urso:&nbsp;"C'&egrave; una piena convergenza del sistema Paese nel chiedere a questa multinazionale di investire laddove &egrave; nata e quindi di rafforzare il sistema produttivo del nostro paese. Ci devono presentare un piano altrimenti diamo senza avere certezza che quel che diamo serve al rilancio industriale e alla salvaguardia occupazionale. Il Parlamento ha dato una chiara indicazione nei confronti di Stellantis e nei confronti dell'Europa. &Egrave; ora di cambiare, subito. Stellantis investa in Italia, l'Europa preservi l'industria". "Chiusure? Misure necessarie" Queste le parole del presidente John Elkann: "Con le polemiche e i rancori non si costruisce nulla. Le prospettive per il lancio dei nuovi modelli in Europa sono robuste con ordini per 50 mila unit&agrave; per la nuova Citroen C3 e di 80 mila unit&agrave; per la nuova Peugeot 3008.  Queste misure sono necessarie per adeguare la produzione alle attuali condizioni di mercato e per garantire una gestione efficiente delle risorse. C'&egrave; chi in questi mesi, in questi giorni, sembra poco disposto a riconoscere i meriti di tutti coloro, dipendenti, collaboratori e anche voi, dirigenti, che hanno contribuito, sempre, a superare le sfide e a raggiungere straordinari risultati nei 125 anni di storia del nostro gruppo. Ma noi conosciamo, e voi pi&ugrave; di tutti, quale &egrave; la realt&agrave;: con le polemiche strumentali, i rancori, i protagonismi non si risolve niente. Non si costruisce nulla. Diversi studi indicano che meno dell'1% delle aziende fondate all'inizio del Novecento risultano ancora in vita. Sopravvivono quelle che si sanno adattare meglio ai cambiamenti delle tecnologie, dei mercati, della domanda. Noi apparteniamo a questo 1% che ha superato 125 anni di cambiamenti". La confusione regna sovrana nel settore automotive       

Il presidente del colosso automobilistico ha inoltre affermato l'inutilit&agrave; delle polemiche e dei rancori sulla questione, ritenendoli poco costruttivi

Stellantis, stop ad altri stabilimenti, John Elkann: "Misure necessarie"

        Quarto compleanno per Citro&euml;n Ami che al Salone di Parigi si presenta nella sua nuova versione. Lanciata sul mercato nel 2020, ha suscitato da subito stupore e curiosit&agrave; e oggi vanta oltre 65.000 clienti che l&rsquo;hanno scelta. Il suo punto di forza? L&rsquo;aver reinventato il mondo dei quadricicli rendendo accessibile una soluzione di mobilit&agrave; morbida elettrica, dalla forma originale e dall&rsquo;architettura innovativa. A questo si aggiunge il suo essere economica e che in alcuni Paesi pu&ograve; essere guidata a partire dai 14 anni (e non richiede la patente). Pu&ograve; ospitare due persone e raggiunge una velocit&agrave; massima di 45 km/h, con un&rsquo;autonomia fino a 75 km (si ricarica tramite una normale presa elettrica).  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella Le novit&agrave; di Citro&euml;n Ami al Salone di Parigi La nuova versione di Ami, presentata al Salone di Parigi, &egrave; una proiezione di quella che sar&agrave; l&rsquo;Ami di nuova generazione, in vendita nel 2025. Nessun cambiamento di stile, ma il frontale &egrave; stato modificato e come il suo illustre predecessore, la 2 CV, ci sono striature sui parafanghi che arricchiscono la carrozzeria. Troviamo anche il nuovo logo, in posizione obliqua. La simmetria rimane un elemento chiave del design di Ami: oltre a contribuire all&rsquo;originalit&agrave; del modello, aiuta a tenere sotto controllo i costi, riducendo la spesa. Al Salone di Parigi, per&ograve;, c&rsquo;&egrave; anche spazio per un&rsquo;altra novit&agrave;: una nuova variante pi&ugrave; avventurosa, il concept Ami Buggy Vision. Senza porte e con un tettuccio aperto ai quattro venti, i designer si sono sbizzarriti creando una versione ispirata al tema del kitesurf. Il risultato &egrave; un&rsquo;Ami pratica e funzionale, perfetta per andare in spiaggia a cavalcare le onde. Ci sono pneumatici speciali, distanziati tra loro per dare stabilit&agrave; e fortemente intagliati per migliorare l&rsquo;aderenza. Inoltre, Ami Buggy Vision &egrave; dotata di una barra a LED sulla calotta sopra il parabrezza e a bordo troviamo sedili Citro&euml;n Advanced Comfort&reg; con nuovi cuscini trapuntati.  Nuova Citroen C4 e C4 X, anteprime al Salone di Parigi       

La piccola elettrica si presenta con due novit&agrave;: la versione che sar&agrave; sul mercato l&rsquo;anno prossimo e un&rsquo;altra pi&ugrave; avventurosa, ispirata al tema del kitesurf

Citroën Ami al Salone di Parigi con il modello 2025 e il concept Buggy Vision

Al Salone di Parigi c’è anche spazio per un’altra novità, oltre al modello 2025. Svelata una nuova variante più avventurosa, il concept Ami Buggy Vision. Senza porte e con un tettuccio aperto ai quattro venti, i designer si sono sbizzarriti creando una versione ispirata al tema del kitesurf.

Citroën Ami Buggy Vision

La nuova versione di Ami, presentata al Salone di Parigi, è una proiezione di quella che sarà l’Ami in vendita nel 2025. Nessun cambiamento di stile, ma il frontale è stato modificato e ci sono striature sui parafanghi che arricchiscono la carrozzeria.

Nuova Citroën Ami

        Una manager italiana per l&rsquo;Italia. Antonella Bruno &egrave; stata nominata Managing Director di Stellantis in Italia e riporter&agrave; direttamente a Jean-Philippe Imparato, passato da CEO di Alfa Romeo a Chief Operating Officer Enlarged Europe del Gruppo. La scelta di Carlos Tavares &egrave; calata su un dirigente che ha ricoperto sempre ruoli di crescente importanza con successo. La Bruno dovr&agrave; gestire la delicata situazione di Stellantis nel Belpaese. Sar&agrave; responsabile delle attivit&agrave; italiane di ben 10 Marchi auto - Abarth, Alfa Romeo, Citroen, DS Automobiles, Fiat, Jeep, Lancia, Opel, Peugeot e Leapmotor - e di 4 di veicoli commerciali, Citroen, Fiat Professional, Opel e Peugeot. Un paniere veramente ampio. "Antonella Bruno ha molti anni di esperienza nel settore dell&rsquo;automobile ed in particolare nel nostro Gruppo &ndash; ha affermato Jean-Philippe Imparato - e la sua profonda conoscenza del mercato e della rete con cui ha gi&agrave; un rapporto di fiducia, saranno importanti per le sfide che dovr&agrave; affrontare e un fattore chiave per il successo dei marchi Stellantis in Italia che, per storia e qualit&agrave;, non hanno rivali". La Bruno ha aggiunto. &ldquo;Da italiana sono particolarmente felice di assumere la responsabilit&agrave; di un mercato cos&igrave; importante nel mondo Stellantis. In questo momento delicato di transizione &ndash; anche nel nostro Paese - c&rsquo;&egrave; bisogno del contributo di tutti e sar&agrave; un onore offrire anche il mio nell&rsquo;interesse dei nostri colleghi, della nostra rete e dei nostri clienti consapevoli del valore che Stellantis ha in Italia e per l&rsquo;Italia&rdquo;. Una carriera in progressione Antonella Bruno ha iniziato il suo percorso nel 1998 in Ford, dove ha ricoperto nel corso degli anni molteplici ruoli. A fine 2007 &egrave; entrata in Fiat come Product Director di Croma e Bravo per poi passare ad occuparsi del lancio di Fiat Freemont nel 2011. Da settembre 2011 in Lancia come responsabile marketing per poi diventare l&rsquo;anno successivo capo del mercato per l&rsquo;Italia e successivamente responsabile della Casa per la regione EMEA. In seguito ha diretto &nbsp;a livello europeo l&rsquo;attivit&agrave; di Network Development e Customer Experience enel giugno 2020, ha assunto l&rsquo;incarico di responsabile per l&rsquo;Europa di Jeep. Dal 2021 ha ricoperto lo stesso ruolo europeo in Peugeot fino al nuovo incarico. Potrebbe interessarti: Tavares in Parlamento: &ldquo;Lotteremo come dannati, Stellantis resta in Italia&rdquo;&nbsp;       

Tavares affida alla manager italiana la questione delicata della gestione di 10 Marchi nel Belpaese

Antonella Bruno Managing Director di Stellantis in Italia

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Nuova Citroen C4 e C4 X

Una famiglia per tutte le esigenze dallo stile e dai contenuti elettrizzanti, in tutti i sensi, nel nome per&ograve; di quella comodit&agrave; che da sempre &egrave; l&rsquo;impronta voluta e data dal brand Citroen. Con il lancio delle nuove C4 e C4 X, per&ograve;, il brand del Double Chevron esplora e raggiunge un livello di comfort e di eleganza pi&ugrave; elevato in nome di una tecnologia raffinata. Senza tradire il messaggio nato con Andr&eacute; Citroen: quello di essere vicino alla gente, creare modelli comodi, efficienti, pratici, alla portata di tutte le tasche ma soprattutto moderni e audaci.&nbsp;  Cos&igrave; Parigi battezza due gioiellini superiori alle attese: la C4 diventa l&rsquo;esponente della gamma pi&ugrave; confortevole ed elegante di sempre, mentre la Nuova C4 X amplia gli spazi e offre un comodo rifugio in una raffinata fastback. Due modelli che sapranno imporsi sul mercato, di presenza e carattere, espressioni della nuova identit&agrave; di un marchio capace di rivoluzionare la sua offerta in tempi ristretti (da C3 a C4 nelle loro declinazioni e Berlingo) ammiccando a una elettrificazione pratica, utile e completa.&nbsp;    In comune  C4 e C4 X sono dunque figli di una rivoluzione, accomunati dal frontale identico per poi sviluppare ognuno la propria immagine, pi&ugrave; fluida la C4 nel posteriore, entrambe migliorate nell&rsquo;aerodinamica e nelle sensazioni visive. Il nuovo logo, le firme luminose, il grande spazio interno pensato e disegnato in nome della elevata comodit&agrave; e della praticit&agrave;, i sedili Advanced Comfort ridisegnati per offrire una migliore e avvolgente protezione grazie a imbottiture con schiume pi&ugrave; spesse, un inedito quadro strumenti digitale da 7&rdquo; affiancato al touch screen HD da 10&rdquo; che si pu&ograve; rendere personale con widget, sistema di riconoscimento vocale e assistente digitale pi&ugrave; &ldquo;sveglio&rdquo; nell&rsquo;interpretare voci, suoni e parole, tutto con trasmissione wireless.&nbsp;&nbsp;E poi le sospensioni Citro&euml;n Advanced Comfort, ben venti tecnologie di assistenza alla guida, per finire (ma pu&ograve; essere vista al contrario&hellip;) a una gamma di motori che sposa l&rsquo;elettrificazione per ridurre emissioni e consumi: dalle collaudate versioni elettriche da 100 e 115 kW fino ai nuovi modelli Hybrid 100 e 136. Insomma, un cambiamento radicale.  Firma luminosa  Spicca lo sviluppo orizzontale anteriore che porta una sensazione di larghezza: proiettori anteriori a Led sottili ed eleganti, con una firma anteriore subito riconoscibile e suddivisa in tre elementi orizzontali. Luci anteriori a Led integrate nella parte anteriore della firma luminosa.  Nuova Citroen C4  La C4 ha un assetto rialzato e deciso ma ottimizzato in una dinamica da coup&eacute; con alcuni spunti stilistici &ldquo;rubati&rdquo; ai SUV. In sostanza, crossover moderna, sportiveggiante, compatta: passo di 2.670 mm, con 198 mm di spazio posteriore per le ginocchia, migliore di categoria, larghezza esterna di 1.800 mm, per ospitare comodamente tre passeggeri sul sedile posteriore, con larghezza alle spalle di 1.380 mm e larghezza ai gomiti di 1.440 mm, bagagliaio da 380 litri con soglia di carico bassa e piatta (715 mm) e fianchetti diritti per un utilizzo ottimale, pianale del bagagliaio a due posizioni per un volume massimo di 1.250 litri con il sedile posteriore abbattuto, ganci laterali per appendere borse e portasci per trasportare oggetti voluminosi. Posteriore pi&ugrave; elegante, i gruppi ottici allargano l&rsquo;impatto visivo e l&rsquo;impronta, i fari sono collegati da una fascia nera che fa da sfondo al marchio.  Nuova Citroen C4 x  La C4 X &egrave; sintesi di eleganza e praticit&agrave; funzionale, il comfort sposa l&rsquo;estetica. Spazio ginocchia di 198 mm nella seconda fila, comfort superiore in questa categoria, postura rilassata grazle all&rsquo;inclinazione dello schienale di 27&deg;,&nbsp;&nbsp;larghezza esterna di 1.800 mm, alle spalle di 1.366 mm e larghezza ai gomiti di 1.440 mm nella parte posteriore per usufruire di un ampio spazio personale. Il bagagliaio sale 510 litri particolarmente apprezzato da professionisti e noleggi,&nbsp;&nbsp;con larghezza massima interna di 1.010 mm tra i passaruota, per caricare con maggiore facilit&agrave;.&nbsp;  Nuovi colori  Due le novit&agrave; cromatiche, Manhattan Green, luminoso, energico e elegante, Mercury Green pi&ugrave; sobrio ma moderno. Si uniscono a colori tradizionali come Elixir Red, Okenite White, Perla Nera Black (con riflessi perlacei), Eclipse Blue di forte intensit&agrave;. C&rsquo;&egrave; poi il tocco di esclusivit&agrave; con l&rsquo;opzione del tetto bicolore.  Semplice con ChatGPT  Il piacere di guida e i livelli di comfort possono crescere scegliendo l&rsquo;opzione della ChatGPT , strumento di intelligenza artificiale generativa, disponibile su entrambi i modelli con il pacchetto Connect Plus. Sviluppata da OpenAI, direttamente integrata nel sistema di infotainment grazie al sistema di riconoscimento vocale e audio SoundHound si propone come un&rsquo;esperienza smart e interattiva, capace di semplificare la vita quotidiana.  I motori  Novit&agrave; sulle motorizzazioni che non richiedono soste alle colonnine, con gli hybrid da 136 CV disponibile su entrambi i modelli e potenza da 100 sulla C4. Le autonomie annunciate vanno da 360 a 425 km. La Casa indica riduzioni di consumi ed emissioni del 20%, con vantaggi ovviamente nel circuito urbano dove si pu&ograve; arrivare fino al 50% in modalit&agrave; elettrica. Sulla versione Hybrid 136, il motore a tre cilindri da 1.199 cc eroga una potenza di 136 CV (100 kW) a 5.500 giri/min e una coppia di 230 Nm a 1.750 giri/min. La versione Hybrid 100 con motore di nuova generazione appositamente sviluppato (40% di nuovi componenti) sovralimentato a benzina offre 100 CV (74 kW) a 5.500 giri/min e una coppia di 205 Nm a 1.750 giri/min. Disponibili dal 2025. 

La Casa francese presenta alla rassagna parigina le nuove versioni delle sue berline per il segmento C

Nuova Citroen C4 e C4 X, anteprime al Salone di Parigi

        Per almeno una settimana, dal 14 al 20 ottobre, la capitale francese diventa il centro dell&rsquo;automotive. Il Salone di Parigi 2024, infatti, nonostante Covid e crisi del settore abbiano messo in discussione tutto l&rsquo;ecosistema dei Saloni del Vecchio Continente, con Francoforte che ha traslocato a Monaco e Ginevra cancellato dalla cartina geografica, vede la presenza delle Case tedesche, la conferma del Gruppo Renault, Alfa Romeo, Citroen e Peugeot per Stellantis e le immancabili Case cinesi.&nbsp; Il nuovo Suv di Volkswagen si svela a Parigi  Tra le novit&agrave; pi&ugrave; importati, il colpo un po&rsquo; a sorpresa l&rsquo;ha tirato Volkswagen. La Casa tedesca, presente non in via ufficiale, ma tramite l&rsquo;importatore francese, non si &egrave; limitata a portare la gamma attuale, ma presenta al pubblico la Tayron, Suv che si pone come ideale via di mezzo tra Tiguan e Touareg. Assemblato a Wolfsbourg e ingegnerizzato sulla piattaforma modulare MQB evo, sar&agrave; offerto in tre allestimenti: Life, Elegance e R-Line e sette motorizzazioni: due ibride plug-in, che abbinano il benzina 1.5 a un modulo ibrido, dotato di batteria da 19,7 kWh e due step di potenza da 204 o 272 cv, un 1.5 benzina mild hybrid a 48 volt da 150 cv, due motori turbo benzina, rispettivamente da 204 e 265 cv e infine due turbodiesel con potenze da 150 a 193 cv. I due turbo benzina puri e il motore turbodiesel pi&ugrave; potente sono abbinati alla trazione integrale 4MOTION; tutte le altre versioni sono a trazione anteriore. In tutte le versioni della Tayron, il cambio &egrave; l&rsquo;automatico a doppia frizione a sei rapporti per le plug-in e a sette per tutte le altre. Salone di Parigi, le elettriche di BYD e Skoda La Casa cinese BYD continua il suo programma di espansione in Europa portando al debutto il Suv coup&eacute; Sealion 07. Lungo 4,83 metri, largo 1,92 e alto 1,62 &egrave; l&rsquo;ultima vettura arrivata nella gamma Ocean, quella caratterizzata da un linguaggio stilistico basato su linee morbide e ondulate, che ricordano e richiamano appunto le onde del mare. Il frontale &egrave; impostato sul design classico di BYD, ma ci sono anche citazioni al concept Ocean X. &Egrave; realizzata sulla piattaforma e-Platform 3.0 Evo, l&rsquo;evoluzione dell&rsquo;architettura in uso sulla gamma attuale, migliorata nell&rsquo;integrazione tra powertrain e pacco batterie. Sono 4 le versioni disponibili: 550 Standard, con motore singolo 230 cv, e batteria da 71,8 kWh; 610 Long Range, 610 Smart, entrambe con motore singolo da 312 cv e batteria da 80,64 kWh; 550 4WD Smart, con doppio motore, 530 cv di potenza e batteria da 80,64 kWh.  Nella categoria dei Suv elettrici, aumenta l&rsquo;offerta anche Skoda con la Elroq, una declinazione a batterie, per proporzioni e dimensioni, della Karoq. Il Suv &egrave; in quattro versioni: da 168 cv e batteria da 55 kWh; da 204 cv e batteria da 63 kWh; da 286 cv e batteria da 82 kWh e infine la pi&ugrave; potente con trazione integrale, 299 cv di potenza e batteria da 82 kWh... Leggi tutto il servizio sul nuovo numero di Auto in edicola dal 12 ottobre, oppure clicca qui per la versione digitale.       

La rassegna francese vuole reggere allo stallo nel settore con i Gruppi europei, oltre ai cinesi. Il servizio su Auto in edicola dal 12 ottobre

Salone di Parigi, soluzioni anti crisi

        Con l'arrivo dell&rsquo;autunno, l'industria automobilistica si prepara a una fase cruciale, quella dei lanci e delle presentazioni di modelli che segneranno l'inizio del 2025. Questo periodo dell&rsquo;anno, che tradizionalmente segna il ritorno dalle vacanze e la ripresa delle attivit&agrave;, &egrave; anche uno dei momenti pi&ugrave; strategici per i costruttori automobilistici di tutto il mondo. Fino a dicembre 2024 sono, infatti, attese diverse novit&agrave;: dal restyling di modelli iconici a nuovi veicoli elettrici, il panorama &egrave; pi&ugrave; ricco che mai. Case automobilistiche provenienti da Germania, Stati Uniti, Cina e altri Paesi si preparano a sfidarsi con tecnologie avanzate, design all'avanguardia e una maggiore attenzione alla sostenibilit&agrave;. Settembre 2024, arrivi da Europa e Cina Settembre si &egrave; confermato uno dei mesi pi&ugrave; importanti dell&rsquo;anno per i lanci di nuovi modelli. Tra i protagonisti il restyling della Volkswagen Golf, un modello che continua a rappresentare il riferimento nel segmento delle compatte. L'aggiornamento di questo iconico veicolo migliora ulteriormente la sua offerta tecnologica, con nuovi sistemi di infotainment e una gamma motori ancora pi&ugrave; efficiente, tra cui il mild hybrid da 115 cavalli.  Opel ha introdotto la nuova Frontera, un Suv che sostituisce la precedente Crossland. Mini &egrave; pronta a sorprendere con la nuova Cooper 5 porte: l'iconica vettura si a Dalla Cina, invece, due importanti debutti: la Leapmotor C10 e la T03. Questi modelli rappresentano l'ingresso del marchio cinese nel competitivo mercato europeo. Leapmotor, gi&agrave; molto popolare in Asia, punta a catturare l'attenzione del pubblico europeo con veicoli elettrici altamente competitivi sia in termini di prezzo che di tecnologia. Nel frattempo, MG introdurr&agrave; la seconda generazione del suo popolare SUV MG HS, un modello che ha riscosso notevole successo a livello globale e che ora si prepara a rinnovarsi con tecnologie moderne e uno stile pi&ugrave; accattivante. Ne &egrave; un esempio Cupra Terramar, grande Suv (anche) ibrido plug-in che promette prestazioni elevate e una maggiore autonomia in modalit&agrave; elettrica: oltre 100 km.  Hyundai, dal canto suo, lancer&agrave; la Inster EV, compatta elettrica dal design accattivante e caratteristiche innovative. Infine, non possiamo dimenticare l&rsquo;arrivo della nuova Audi Q5, uno dei Suv premium pi&ugrave; popolari in Europa, che si rinnova con un design moderno e una gamma di motorizzazioni elettrificate, e&nbsp;smart #5, il modello pi&ugrave; grande in gamma (un Suv di segmento D), ormai completamente elettrica. &nbsp;L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Novit&agrave; auto ottobre 2024: Salone di Parigi e modelli sportivi Ottobre vedr&agrave; l'arrivo di numerosi modelli sportivi e a elevate prestazioni. Uno dei debutti pi&ugrave; attesi &egrave; quello della Abarth 600e, una versione completamente elettrica della city car italiana che promette &ndash; nello scetticismo generale - di mantenere intatto il carattere sportivo tipico del marchio. Sar&agrave; seguita da un altro importante modello italiano, la Alfa Romeo Junior Veloce, che si preannuncia come una compatta dal carattere dinamico e sportivo. Passando alla Germania, giunger&agrave; nelle concessionarie la BMW X3 di quarta generazione, uno dei SUV premium pi&ugrave; apprezzati sul mercato globale. Questo aggiornamento offrir&agrave; un design rivisitato e una gamma motori pi&ugrave; efficiente, con particolare attenzione alle versioni ibride plug-in. Mercedes-AMG, invece, sveler&agrave; la versione ad alte prestazioni della Classe E, un modello che unisce eleganza e potenza, destinato a soddisfare anche i clienti pi&ugrave; esigenti in termini di sportivit&agrave;. Il mese culminer&agrave; con il Salone di Parigi, che si terr&agrave; dal 14 al 20 ottobre, e dove verr&agrave; presentata la nuova Renault 4, un crossover elettrico ispirato alla storica "R4". Da non dimenticare, poi, Dacia Bigster, Suv di segmento C il cui reveal &egrave; atteso per il 9 ottobre.  Questo modello, che affiancher&agrave; la gi&agrave; nota Renault 5 elettrica, rappresenta il ritorno di un&rsquo;icona reinterpretata in chiave moderna e sostenibile. Renault punta a conquistare sia gli appassionati del modello storico che i nuovi acquirenti alla ricerca di un veicolo elettrico versatile e di design. Da non dimenticare anche la presentazione di Skoda Elroq, crossover 100% elettrico che sostituir&agrave; Karoq (che continuer&agrave; comunque a essere venduta fino al 2025 senza aggiornamenti). Elroq introdur&agrave; il nuovo linguaggio stilistico del marchio ceco - denominato "Modern Solid"- caratterizzato da gruppi ottici verticali con sottili luci diurne orizzontali e tanta tecnologia in abitacolo. &nbsp;L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Novembre 2024, crossover e Suv elettrici Novembre si distinguer&agrave; per l&rsquo;uscita di alcuni crossover elettrici. A partire da Kia EV3, un crossover compatto a zero emissioni pensato per un pubblico giovane e particolarmente attento al budget. Con un prezzo di partenza intorno ai 30.000 euro, la EV3 punta a diventare uno dei veicoli elettrici pi&ugrave; accessibili sul mercato europeo. Sempre parlando di vetture a zero emissioni locali, Volvo porter&agrave; nelle concessionarie EX90, un SUV elettrico a 7 posti che sostituir&agrave; il celebre XC90.  Questo modello rappresenta il culmine della transizione del marchio svedese verso una gamma completamente elettrica, combinando sicurezza, comfort e tecnologie avanzate come la guida autonoma. Volvo punta a fare della EX90 il nuovo punto di riferimento tra i SUV di lusso elettrici. Anche dalla Francia arriveranno due nuovi SUV a 7 posti: parliamo di Peugeot 5008 e Citroen C3 Aircross. Questi modelli rappresentano una scelta ideale per le famiglie numerose, offrendo ampi spazi interni e tecnologie di ultima generazione, ma con sistemi di propulsione tradizionali, mantenendo una forte presenza anche nei mercati dove l'elettrificazione procede pi&ugrave; lentamente. &nbsp;L'articolo continua nella prossima scheda &nbsp; Dicembre 2024, auto esclusive e nuove promesse elettriche  Dicembre si preannuncia come un mese di grande fermento con il lancio di modelli di alto profilo. Alfa Romeo consegner&agrave; i primi esemplari della sua tanto attesa 33 Stradale, supercar esclusiva (solo 33 unit&agrave;) basata sulla Maserati MC20 disponibile anche q00% elettrica (750 cv). Con le consegne fissate per il 17 dicembre, questo modello sar&agrave; uno dei gioielli del panorama automobilistico di fine anno. Jeep presenter&agrave;, poi, la versione europea della Recon, un Suv elettrico che segna una nuova era per il marchio americano, noto per i suoi veicoli fuoristrada. La Recon promette di offrire tutte le caratteristiche tipiche dei modelli Jeep, ma in una chiave completamente sostenibile.  Per quanto riguarda i costruttori giapponesi, Nissan sveler&agrave; la nuova generazione della Leaf, uno dei primi veicoli elettrici di massa, che si rinnova portando in dote&nbsp;design moderno e tecnologie avanzate. Anche Suzuki far&agrave; il suo ingresso nel mondo dei veicoli elettrici con la EVX, la prima auto a zero emissioni del marchio, attesa con grande curiosit&agrave; dagli appassionati e con unveiling previsto tra fine 2024 e inizio 2025. Dalla Corea del Sud arriveranno altri due importanti modelli: la Hyundai Ioniq 7, un SUV imponente da circa 5 metri, e la Kia EV4, una berlina elettrica con linee da coup&eacute; che punta a rivoluzionare il segmento delle berline premium elettriche. Chiuderanno l'anno la nuova MINI Aceman e la Opel Grandland, pronte a entrare nelle concessionarie europee prima delle festivit&agrave; natalizie.       

Numerose le vetture in arrivo entro fine anno: tra Suv, crossover e utilitarie, la maggior parte sono ibride o 100% elettriche

Novità auto 2024, ecco quelle in uscita fino a dicembre

        Tra le novit&agrave; che Citro&euml;n (qui trovi i modelli sul mercato dell'usato)&nbsp;presenter&agrave; al Salone di Parigi 2024, ve n'&egrave; una avvolta dal "mistero". Sar&agrave; una show car e quel che sappiamo al momento &egrave; appena il posizionamento in un "segmento importante" del mercato. Altro accompagner&agrave; la presenza del Marchio Stellantis al Mondial de l'Auto del 14 ottobre, a cominciare da un'anteprima in casa Ami. Il quadriciclo leggero vedr&agrave; un rinnovamento, mentre due restyling interesseranno la gamma C4. Citro&euml;n, i restyling dei due crossover Citro&euml;n C4 si posiziona nel segmento dei crossover compatti, con i suoi 4,36 metri di lunghezza. C4 X, sulla medesima architettura, opera tra le fastback rialzate del C superiore, visti i 4,60 metri di lunghezza. Entrambi i modelli introdurranno uno stile del frontale omogeneo al family feeling presentato dalla nuova gamma C3 e C3 Aircross, entrambe al Salone parigino.  Il concept prefigura la nuova C5 Aircross? Tornando alla pi&ugrave; interessante delle novit&agrave;, l'indizio di un modello che si posizioner&agrave; in un segmento importante del mercato potrebbe indicare un C-suv. Un progetto che raccolga l'eredit&agrave; della Citroen C5 Aircross, ad esempio. Il Suv ha ricevuto un importante restyling nel 2022 e nell'ordinario ciclo vitale di 8 anni dovrebbe rinnovarsi introducendo la prossima generazione nel 2026. Tempistiche compatibili con la trasformazione di una show car in progetto di serie. Pertanto, a Parigi potrebbe arrivare una visione di stile sul futuro C5 Aircross, da commercializzare nel 2027. Ipotesi che tra pochi giorni avranno o meno conferma. Citroen C3 Aircross: la 7 posti pi&ugrave; compatta del mercato       

Curiosit&agrave; per la visione che presenter&agrave; il marchio su un modello che dovrebbe arrivare sul mercato tra 2026 e 2027. All'immediato guardano le novit&agrave; su C4 e C4 X, oltre al quadriciclo Ami

Citroën, al Salone di Parigi il restyling delle C4 e un concept inedito

In Italia continua senza sosta la crescita dei furti d&rsquo;auto. Basti pensare che nel&nbsp;2023,&nbsp;i numeri sono aumentati del 5%&nbsp;rispetto all&#39;anno precedente.&nbsp;Particolarmente colpiti&nbsp;da questo fenomeno sono i Suv,&nbsp;le auto pi&ugrave; vendute ma, sfortunatamente, anche le pi&ugrave; rubate. Anche se in Italia, i modelli pi&ugrave; rubati sono altri: la Fiat Panda, la Fiat 500, la Citroen C3, la Lancia Ypsilon e la Smart Fortwo.  Fare i conti sulle auto elettriche, invece, &egrave; pi&ugrave; difficile, visto che rappresentano una fetta davvero esigua sul mercato. Ma negli Stati Uniti, dove le vendite delle vetture a batteria sono decisamente diverse rispetto al nostro Paese, &egrave; possibile inserirle nella classifica delle auto rubate. E si viene a sapere che non sono affatto considerate dai ladri per i loro furti. Ecco i tre motivi.  Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Troppo tecnologiche    Tra i vantaggi di avere un&rsquo;auto elettrica, e quindi moderna, c&rsquo;&egrave; quello di poter contare su una tecnologia all&rsquo;avanguardia e sistemi di sicurezza che mettono la vettura al riparo dai furti, rendendo il lavoro dei ladri decisamente pi&ugrave; difficile: dalle telecamere installate che permettono di registrare eventuali ospiti indesiderati a software quasi impossibili da violare.  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  Sono sempre tracciabili    Tutte le auto elettriche, come dicevamo sopra, sono dotate di tecnologie avanzate. Questo vuol dire che sono tutte dotate di Gps che ne permette la continua tracciabilit&agrave;. &Egrave; vero che &egrave; possibile disattivarlo, ma &egrave; altrettanto vero che pu&ograve; essere abbastanza complicato. Dunque, gi&agrave; in partenza, pensare di rubare una vettura facilmente localizzabile &egrave; scoraggiante.  Sfoglia per continuare a leggere  &nbsp;  I mercati di rivendita    Un altro motivo che fa precipitare le auto elettriche all&rsquo;ultimo posto delle vetture pi&ugrave; rubate &egrave; anche la mancanza di colonnine elettriche (o pi&ugrave; in generale dell&#39;infrastruttura di ricarica&nbsp;che serve) nei mercati dove vengono rivendute. Questo rende difficile la loro vendita. Da considerare, poi, che il mercato dei pezzi di ricambio delle auto a batteria &egrave; ancora molto limitato, con la maggior parte dei componenti tracciabili.  In Italia gli autobus elettrici (in circolazione) sono appena l&rsquo;1,3% 

Specialmente negli Usa, dove il mercato delle vetture a batteria &egrave; pi&ugrave; fiorente, i ladri si guardano bene da tentare il furto. Vi diciamo perch&eacute;

Perch&eacute; i ladri non rubano le auto elettriche? Ci sono tre motivi

        Manca sempre meno al Salone di Parigi 2024, appuntamento fissato dal 14 al 20 ottobre che segna in qualche modo una ripartenza per questa manifestazione cos&igrave; importante per il settore automotive. Cancellato nel 2020 causa Covid, nel 2022 ne era stata organizzata una versione &ldquo;ridotta&rdquo;, con pochi Marchi partecipanti (perlopi&ugrave; francesi). Quella del 2024, dunque, potrebbe essere vista come un nuovo capitolo, considerato il numero di Case che torna a farsi nutrito, e con diverse novit&agrave; da presentare. Vediamole nel dettaglio (in ordine alfabetico, Marchio per Marchio). Auto &egrave; anche su YouTube, iscrivetevi e attivate la campanella &nbsp; Alfa Romeo  Tra i ritorni al Salone di Parigi c&rsquo;&egrave; Alfa Romeo, che porta le sue novit&agrave;. Si parte con l&rsquo;anteprima nazionale della nuova Junior Veloce 280 CV e quella mondiale della sua versione ibrida. Ma le cose da vedere non finiscono qui: ci sono il model year 2025 della Tonale, la 33 Stradale Fuoriserie (realizzata in appena 33 esemplari), la Giulia Quadrifoglio SuperSport, per la prima volta con livrea nera. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Alpine  Pochi giorni prima dell&rsquo;inizio del Salone, Alpine presenta la A390_&beta;, showcar che anticipa la prima fastback elettrica del Marchio (la cui produzione inizier&agrave; nel 2025). Presentazione fissata l&rsquo;11 ottobre e poi diretti a Parigi, per mostrarla &ndash; in anteprima mondiale &ndash; agli appassionati che saranno alla manifestazione. Allo stand Alpine spazio anche per Alpenglow Hy6, la versione del prototipo alimentato a idrogeno, A290 e nuovi esempi di personalizzazione per A110. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Audi  Per gli amanti di Audi, la Casa tedesca porta al Salone di Parigi i suoi ultimi modelli, presentati nei mesi scorsi: si va dalla nuova A5 alla A6 e-tron, e poi ancora Q6 e-tron e Q5, che finalmente potranno essere visti da vicino. Potrebbero esserci anche altre novit&agrave;, come presentazioni mondiali, ma nulla di confermato: non resta che aspettare. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; BMW  La lista dei Marchi presenti al Salone di Parigi prosegue con BMW che dovrebbe portare la nuova M5 Touring, recentemente presentata, e gli ultimi modelli prodotti. Anche in questo caso, nessun annunciata novit&agrave;, ma mai dire mai. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; BYD  Tra i pochi Marchi presenti anche nell&rsquo;edizione 2022, BYD conferma la sua presenza anche per il 2024. D&rsquo;altronde, la Casa cinese sta andando piuttosto bene sul mercato europeo e questa &egrave; un&rsquo;ulteriore occasione per continuare il lavoro, facendo conoscere ancora di pi&ugrave; la sua gamma di modelli. Modelli che nel 2025 dovrebbero crescere, quindi potremmo assistere a qualche debutto. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Cadillac  Era da parecchio tempo che Cadillac non si vedeva in Europa. Il Marchio &egrave; tornato, anche se a piccoli passi (&egrave; presente, infatti, in pochi mercati), ma non poteva mancare al Salone di Parigi dove dovrebbe mostrare Optiq, vettura della gamma europea che si aggiunge alla Lyriq. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Citroen  Citroen gioca in casa e porta al Salone parecchie novit&agrave;, tra cui tre anteprime mondiali. Per la prima volta, saranno mostrate al pubblico&nbsp;le elettriche C3 e la C3 Aircross, su cui il brand punta molto. Non solo auto per&ograve;. A Parigi, grazie alla collaborazione con YouTube, c&rsquo;&egrave; spazio per il Citroen Studio aperto ai visitatori e dove verranno realizzati podcast e interviste. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Dacia  Allo stand Dacia sar&agrave; presente tutta la gamma. Con le novit&agrave; in prima linea: nuova Duster, Spring, Sandero e Jogger, oltre a un nuovo modello per il segmento C. C&rsquo;&egrave; spazio anche per il prototipo Sandrider nella livrea definitiva con cui Dacia parteciper&agrave; alla Dakar, dal 2025, nel Campionato Mondiale di Rally-Raid. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Ford  Le novit&agrave; al Salone di Parigi arrivano anche da Ford, dal nuovo Explorer all'elettrica Capri (entrambi basati sulla piattaforma MEB del Gruppo Volkswagen). E chiss&agrave; che la manifestazione non ci regali anche qualche altra sorpresa. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Forthing  Tra i Marchi cinesi c&rsquo;&egrave; anche Forthing, del Gruppo Dongfend, che gi&agrave; da qualche tempo ha fatto il suo debutto in Italia. A Parigi porta con s&eacute; la gamma di auto per l&rsquo;Europa e probabilmente potrebbero essere presentate alcune novit&agrave;. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; GAC  Ancora Cina a Parigi con GAC. Novit&agrave; in arrivo? Nulla di confermato, dovremo aspettare i giorni dell&rsquo;evento per capire se ci sar&agrave; qualche debutto. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; KIA  Al Salone di Parigi 2024 ci sar&agrave; anche KIA. La Casa coreana coglie l&rsquo;occasione di mostrare al grande pubblico tutti i suoi ultimi modelli (ma non &egrave; prevista alcuna presentazione in anteprima), come il Suv elettrico EV9. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Leapmotor  Dell&rsquo;universo Stellantis fa orma parte anche Leapmotor, reduce dall'avvio della&nbsp;commercializzazione in Italia della T03 e del C10 (rispettivamente una citycar e un Suv medio). Proposta inedita, che&nbsp;in Europa verr&agrave; importata nel corso del 2025, la Leapmotor B10 e che potremmo vedere a Parigi, insieme agli altri modelli gi&agrave; visti. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Microlino  Presente anche Microlino con le sue piccole auto elettriche, spinte da un potente ed efficiente motore da 12,5 kW&nbsp;(17 CV) che garantisce elevate prestazioni, i&nbsp;90 km/h&nbsp;di punta ma anche&nbsp;l&rsquo;accelerazione da 0 a 50 km/h in 5&rdquo;. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; MINI  A Parigi c&rsquo;&egrave; attesa anche per MINI che dovrebbe portare sia le sue ultime novit&agrave;, come la nuova Aceman, un crossover 100% elettrico, che presentare la nuova John Cooper Works, sia in versione endotermica che, per la prima volta, con motore elettrico. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Peugeot  Spazio anche a Peugeot, che al Salone di Parigi mette in mostra la sua gamma 100% elettrica, ma non solo. Qui, infatti, verr&agrave; presentata in anteprima mondiale la&nbsp;nuova Peugeot E-408, ma anche le versioni Long Range dei SUV fastback E-3008 ed E-5008. Infine, nella zona del Casa francese sar&agrave; possibile vedere da vicino le novit&agrave; in campo tecnologico: dal concept Inception al volante Hypersquare. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Renault  Ancora Francia con Renault, che riserva novit&agrave; attese. Come l&rsquo;anteprima mondiale dell&rsquo;R4, l&rsquo;elettrica sviluppata in collaborazione con Ampere, e la Renault 5. Allo stand, spazio anche per un concept che anticipa la prossima generazione di furgoni, insieme a un prototipo di Nuovo Master H2-Tech. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Skoda  Skoda non fa mancare nulla ai visitatori del Salone di Parigi, che qui potranno ammirare la gamma completa del Marchio. A mancare non sono neppure le novit&agrave;, come Elroq, il nuovo Suv elettrico che verr&agrave; presentato pochi giorni prima dell&rsquo;evento e che qui far&agrave; il suo debutto ufficiale. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Volkswagen  Volkswagen che porter&agrave; a Parigi la sua gamma di vetture (non &egrave; chiaro quali) e anche la sua divisione di veicoli commerciali. Probabilmente sar&agrave; l&rsquo;occasione per scoprire Tayron, il SUV a sette posti, e il concept ID GTI. Sfoglia per continuare a leggere &nbsp; Xpeng  La lista dei Marchi a Parigi si chiude con un&rsquo;altra cinese, Xpeng, che porta al salone i suoi ultimi modelli e forse ci sar&agrave; spazio anche per novit&agrave; sui veicoli che vedremo in Europa nel prossimo futuro. Rom-E 2024, un nuovo sguardo al futuro       

Dal 14 al 20 ottobre torna l'appuntamento con uno degli eventi pi&ugrave; importanti nel settore automotive. Ecco cosa dobbiamo aspettarci

Cosa vedremo al Salone di Parigi 2024: le novità Casa per Casa

        Dalla collaborazione tra Ferrari e Amalgam Collection nasce il nuovo ed esclusivo modellino della Ferrari 12 Cilindri, realizzato in serie limitatissima di soli 199 esemplari. Ogni modellino &egrave; in scala 1:8, con una lunghezza di oltre 59 cm. Rifinita nell'elegante Rosso Imola con interni Blu Sterling, ogni unit&agrave; pu&ograve; essere personalizzata su richiesta del cliente. Le automobiline sono assemblate interamente a mano da un team di artigiani (in partnership con Centro Stile Ferrari) con tempi di realizzazione di oltre 3.000 ore per lo sviluppo e pi&ugrave; di 300 per ogni singolo pezzettino: sono inclusi migliaia di componenti, tra le quali parti metalliche lavorate a CNC. Ogni modellino &egrave; costruito utilizzando i disegni CAD originali Ferrari, i codici di verniciatura e le specifiche dei materiali. Ovviamente il prezzo non pu&ograve; che essere estremamente alto.  Come la "vera" Ferrari 12 Cilindri La Ferrari 12 Cilindri &egrave; una berlinetta a due posti, mossa da un motore V12 aspirato montato in posizione anteriore centrale, che sfoggia prestazioni importanti. Con i suoi 830 CV, si ispira alle Gran Turismo degli anni Cinquanta e Sessanta, unendo emozioni da competizione a una versatilit&agrave; sorprendente. Il telaio &egrave; realizzato in alluminio, con un sistema di sterzo a quattro ruote indipendenti, ereditato dalla 812 Competizione.&nbsp; Il motore della "reale" Ferrari 12Cilindri &egrave; un F140HD, un'evoluzione del V12 Ferrari, che in questa versione raggiunge i 9500 giri/minuto. Abbinato a un cambio a doppia frizione a otto rapporti, &egrave; realizzato con materiali come il titanio per le bielle e l'alluminio per i pistoni, al fine di ridurre il peso del motore stesso. L'abitacolo &egrave; sraro realizzato con materiali pregiati. I vari display incrementano l'aspetto tecnologico e interattivo dell'auto, mentre un ulteriore tocco di fascino &egrave; dato dal tetto in vetro. Quanto costa il modellino Il modellino &egrave; direttamente acquistabile sul sito amalgamcollection.com e, come riportato, ogni ordine sar&agrave; evaso tra i 3-5 giorni dal momento della richiesta online. Il costo di ogni unit&agrave; &egrave; di ben 16.600 euro, pi&ugrave; di molti "modelli reali" attualmente sul mercato. Basti pensare che non arrivano a 16mila euro auto come la Mitsubishi Space Star (15.500 euro), la Citroen C3 (13.700), ma anche l'Italianissima Fiat Panda Ibrida (15.500).&nbsp; Mini Mentley, pazza idea tra V8 TVR e stile Bentley       

Amalgam Collection ha messo in vendita un'edizione limitata di 199 esemplari del celebre modello di Maranello: ogni unit&agrave; in scala 1:8 &egrave; realizzata a mano con estrema precisione

Arriva modellino della Ferrari 12 Cilindri: costa più di una Panda!

Peugeot e Citroen a fare gli onori di casa, poi Alfa Romeo e Leapmotor. &Egrave; la presenza Stellantis al Salone di Parigi 2024, annunciata con interessanti novit&agrave; in prima mondiale che interesseranno, soprattutto, Peugeot, Leapmotor e Alfa Romeo.  Citroen proporr&agrave; le nuove C3 e C3 Aircross, alla prima uscita pubblica a un Salone, accompagnate dalla Ami, che celebra quattro anni di presenza sulla scena.  Peugeot a Parigi, novit&agrave; e-408  In casa Peugeot, oltre alle versioni Long Range dei suv e-3008 ed e-5008, recentemente entrate a listino, ci sar&agrave; il debutto in prima mondiale della Peugeot e-408. Il crossover verr&agrave; presentato a inizio ottobre e dal 14 di trasferir&agrave; nello stand Peugeot a Parigi.&nbsp;  L&#39;intera gamma elettrica - 9 auto e 3 veicoli commerciali - far&agrave; da contesto a un&#39;altra novit&agrave;, stavolta di prospettiva. Il volante Hypersquare &egrave; destinato ad arrivare sulle Peugeot di serie nel 2026, accompagnato dall&#39;evoluzione dell&#39;i-Cockpit. Al Salone sar&agrave; possibile provare l&#39;Hypersquare, caratterizzato dall&#39;essere uno steer-by-wire, in un ambiente di simulazione.  Alfa Romeo, Junior Veloce e Tonale 2025    Passando in casa Alfa Romeo, il Mondial de l&#39;Auto 2024 vedr&agrave; il debutto del Tonale 2025. Un model year sul quale scopriremo le novit&agrave; apportate a due anni dalla presentazione, destinate a essere particolari di dettaglio piuttosto che un restyling assolutamente prematuro oggi.  Spazio anche alla prima mondiale della versione ibrida di Alfa Romeo Junior, cos&igrave; come sar&agrave; un esordio assoluto in pubblico per l&#39;elettrica Junior Veloce da 280 cavalli (qui trovi il test del nostro Centro prove).  Il resto della gamma, Giulia e Stelvio, nonch&eacute; la supercar 33 Stradale Fuoriserie, completeranno i modelli sullo stand Alfa Romeo.  Leapmotor svela il suv B10    Dell&#39;universo Stellantis fa parte anche Leapmotor, reduce dall&#39;avvio della commercializzazione in Italia della T03 e del C10. Due progetti elettrici che si posizionano agli antipodi, essendo una citycar l&#39;altro un suv medio.  Leapmotor T03 in prova: citycar low cost e full optional  Proposta inedita, che in Europa verr&agrave; importata nel corso del 2025, la Leapmotor B10. Dalla Cina arrivano le prime anticipazioni di stile, sobrio e sufficientemente &quot;globale&quot;. Il modello &egrave; un suv di segmento C, che porta al debutto la piattaforma per i modelli di fascia inferiore al C10. Leapmotor B10 che, nella pianificazione dei lanci globali, importati in Europa, verr&agrave; seguito nel 2026 da una berlina di segmento C, poi da un&#39;utilitaria e da un B-suv. 

Quattro marchi dell&#39;universo Stellantis saranno presenti al Salone di Parigi, con diverse novit&agrave; in anteprima mondiale. Peugeot presenta la e-408, Alfa Romeo focus su Tonale e Junior. Spazio anche per Leapmotor

Stellantis al Salone di Parigi, dall&#39;Alfa Tonale 2025 alla Leapmotor B10

        Una delle dive pi&ugrave; celebri del panorama cinematografico americano degli anni d'oro di Hollywood &egrave; stata Audrey Hepburn. Eleganza, classe, dolcezza smisurata, vera passione per il proprio mestiere l'hanno resa una delle attrici pi&ugrave; richieste e famose, che il cinema ha contribuito a rendere immortale. Tanti i momenti impressi nella mente, come tanti i ricordi creati dalla grande star. Uno fra questi coinvolge la sua auto personale, con cui la Hepubrn ha condiviso molti attimi. All'epoca Audrey opt&ograve; per una DS19, che acquist&ograve; a Roma nel 1962.  La DS di Audrey Hepburn: un'auto simile a lei Una delle foto rimaste nella storia (scattata da Ezio Vitale) la ritrae a bordo della vettura insieme a Antony Perkins mentre sono a Taormina in occasione del rinomato Film Festival. Tra i modelli disponibili, la Hepburn scelse quello che forse meglio si adattava allo stile di molti dei personaggi che port&ograve; sul grande schermo: una DS19 in allestimento Prestige, rigorosamente nera, su cui fece installare una speciale autoradio i cui comandi erano azionabili comodamente dai posti posteriori. Complice della scelta, fu probabilmente lo stilista Hubert de Givenchy, che fu a sua volta uno dei primi acquirenti della DS19 e l&rsquo;autore dei celebri abiti indossati dalla Hepburn sulle scene dei suoi film ed anche del suo personale guardaroba. Un'auto che la rispecchiava, e che ha reso la sua scelta assolutamente impeccabile! Auto &egrave; anche su YouTube, iscriviti e attiva la campanella       

L'attrice acquist&ograve; l'auto a Roma, nel 1962, e fu poi ritratta a bordo della stessa, in una foto famosa, insieme a Antony Perkins

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