Amburgo
Un’auto elettrica che fa il pieno in tre minuti. Possibile? Sì, se al posto della corrente per caricare una grossa batteria, riempite per bene i due serbatoi di idrogeno: operazione del tutto simile al rifornimento di gas Gpl (o benzina, a ben guardare), rapidissima e naturalmente senza alcun rischio.
In effetti, l’auto a emissioni zero che emette soltanto acqua come processo di trasformazione del carburante in energia è realtà: 1900 contratti già attivi in Usa, un centinaio gli esemplari che si venderanno in Europa in un anno (Germania, Belgio, Danimarca, Inghilterra). Da noi nulla, per ora: solo Bolzano – regione a statuto autonomo – dispone di una moderna area di rifornimento a idrogeno (700 bar), per tutto il resto d’Italia una vecchia legge limita la distribuzione a 350 bar tagliando di fatto le gambe all’eventuale volontà di sviluppare una realistica rete di distribuzione.
Ma come va la Mirai, dietro al volante? Al di là del design a dir poco originale (fa un po’ auto di “Mazinga”, forse per far spiccare la sua diversità nell’attuale panorama a quattro ruote), la vettura offre sostanzialmente un funzionamento analogo ad altre ibride Toyota, aggiungendovi però qualche pregio in più: è silenziosissima (un lieve ronzio, tipo aspirapolvere al piano di sotto quando voi siete sul divano in mansarda, è l’unico suono meccanico che perturba il fruscio aerodinamico) ed il cambio monomarcia offre una risposta assai più lineare e diretta rispetto ad esempio al CVT impiegato sulla Prius.
Più che valido lo spunto in accelerazione da fermo (0-100 km/h in 9”6), seguito da una progressione vivace verso il limite autolimitato di 178 km orari grazie ai 155 cv del motore elettrico. L’auto è anche piuttosto agile, specie a bassa andatura, seppur si avverta una certa inerzia alle velocità superiori (pesa 1850 kg).
Il funzionamento del veicolo resta semplicissimo e intuitivo come su un’ibrida o forse più ancora; volendo c’è una modalità “power” per aggiungere più grinta, insieme a quella “eco” che prolunga al massimo l’autonomia (550 km dichiarati, attorno ai 400 km rilevati dal computer di bordo durante il test su strada)
Quanto ai costi: in Germania, alla colonnina, un kg di idrogeno costa 9,5 euro; a bordo nei due serbatoi se ne caricano circa 5 kg (il pieno). La scelta dell’idrogeno (che si produce sia da idrocarburi, sia da fonti rinnovabili di energia) non è dunque strettamente legata ad una maggior convenienza economica, quando all’eco-sostenibilità del sistema. La Mirai costa in Europa circa 67mila euro più tasse (IVA) locali.
Toyota Mirai, come va l'idrogeno su strada - le foto