La notte diventa giorno: abbiamo provato lo stato dell’arte in materia, dove molta tecnologia è italiana
di Lorenzo Facchinetti
06.06.2014 ( Aggiornata il 06.06.2014 08:44 )
Fari auto intelligenti: led, laser e telecamere.Vi siete mai chiesti cosa prova un pilota della 24 Ore di Le Mans, quando di notte percorre 90 metri al secondo sul rettilineo dell’Hunaudières nel bhttp://www.lemans.org La sensazione non dev’essere delle più rassicuranti. Ed è per questo che costruttori come Audi, ad esempio, negli ultimi anni hanno iniziato a dotare i propri prototipi da corsa di proiettori sempre più potenti ed evoluti. Certo, forse ha fatto maggiori pressioni il marketing di Ingolstadt che Audi Motorsport, affinché le R18 da corsa fossero dotate di fanali a Led già nel 2011 e al laser per l’edizione di quest’anno.
Ma senza ombra di dubbio, avere una potenza illuminante superiore a tutte le altre vetture è un sicuro vantaggio in termini di sicurezza, sia la propria sia quella altrui. Gli “altrui” delle corse sono i doppiati che guidano le più lente vetture GT, gli “altrui” della strada sono gli altri automobilisti. E sulla strada esattamente come a Le Mans che di fatto è un tracciato ricavato su statali aperte, poter disporre di proiettori potenti, e soprattutto intelligenti, rappresenta un notevole aiuto per la sicurezza. Affermazione banale ma non del tutto scontata.
Perché prima gli xeno, e oggi i sempre più diffusi Led, talvolta vengono scelti unicamente per il fatto che donano alla vettura uno sguardo più affascinante. Ed è vero. Ma questa volta vorremmo calcare la mano unicamente sugli effettivi benefici pratici dei più moderni proiettori sul fronte della sicurezza. Per farlo abbiamo provato quelli che attualmente rappresentano lo stato dell’arte in materia di proiettori, i Matrix Led di Audi e i Full Led adattivi di Mercedes. Ma abbiamo anche dato uno sguardo al futuro toccando con mano i proiettori al laser, che debutteranno a breve nella produzione di serie sulla BMW i8. Il meglio, insomma, di ciò che l’attuale tecnologia mette a disposizione degli automobilisti.
AUDI MATRIX LED
Hanno debuttato sulla nuova Audi A8, sulla quale vengono proposti a richiesta a circa 2.400 euro, ma anche la ben più abbordabile TT Coupé in vendita in autunno li potrà avere come optional. Sono i cosiddetti Matrix Led, un passo oltre i tradizionali full Led perché in questo caso c’è un’intelligenza artificiale che fa miracoli. Esistono già da tempo i fanali adattivi, che seguono l’andamento della strada oppure dispongono del sistema automatico di gestione degli abbaglianti per non dar fastidio alle altre vetture. Ma i fari a matrice attiva dell’Audi, grazie a una particolare tecnologia che adesso vi spiegheremo, sono davvero un passo avanti. Tutto il gruppo ottico è a Led: anabbaglianti, indicatori di direzione e abbaglianti. Questi ultimi, però, sono composti da 25 piccoli diodi per ciascun proiettore e ognuno di questi Led può essere spento o acceso singolarmente grazie a una centralina di controllo.
Il vero cuore del sistema è la telecamera posta sulla sommità del parabrezza, capace di “leggere” l’andamento della strada, le segnalazioni stradali, le vetture che abbiamo di fronte o che incrociamo, ma anche pedoni e animali. Il dialogo fra la telecamera e gli abbaglianti a Led ad attivazione selettiva, ha come scopo quello di offrire sempre la massima potenza illuminante, ma senza disturbare le altre auto. Detta così sembra semplice, ma vi assicuriamo che un viaggio notturno con una vettura dotata di questa tecnologia ti può davvero cambia la vita. Abbiamo aspettato che il sole tramontasse e ci siamo messi al volante di una A8 4.2 TDI per un test notturno. Abbaglianti accesi in posizione “auto” e via verso l’autostrada. C’era poco traffico, quella notte, dunque il manto stradale nero veniva totalmente illuminato a giorno dai Matrix Led. Ma non appena arrivavamo a ridosso di qualche altra vettura, ecco partire la magia: la coda della vettura davanti era totalmente indisturbata dalla nostra presenza, ma contemporaneamente il proiettore Oggi su A8, a breve su TT Attualmente soltanto l’ammiraglia A8 può montare a richiesta i Matrix Led. Ma sono già previsti anche sulla TT in vendita in autunno. di destra puntava verso l’alto mostrandoci i cartelli stradali, mentre il fanale di sinistra sparava un cono di luce sul jersey. Luce piena ovunque, tranne che sulla vettura davanti. Ma il bello arriva una volta imboccata una strada collinare in mezzo al buio pesto. Lì percepisci nettamente il lavoro di ogni singolo diodo, con il fascio luminoso che si muove continuamente in ogni direzione per far luce sul ciglio della strada, i cartelli di segnalazione di una curva pericolosa che vengono illuminati uno ad uno man mano che l’auto percorre la curva stessa. Ancora, se incroci un’auto in direzione opposta il proiettore di sinistra abbassa lo sguardo in una frazione di secondo, mentre il destro continua a illuminare in profondità, per non sparare luce negli occhi al guidatore della vettura in senso opposto.
MERCEDES FULL LED ILS
Siamo rimasti favorevolmente impressionati, comunque, anche dall’ultima evoluzione dei proiettori Mercedes, i full Led con sistema di assistenza degli abbaglianti Plus disponibili sulla nuova C. Pur non disponendo della stessa capacità altamente selettiva dei Matrix Led Audi — questa tecnologia, a Stoccarda, si chiama Active Multibeam Led e arriverà quest’anno —, anche i proiettori Mercedes possono contare su una telecamera frontale che trasmette informazioni alla centralina di controllo dei proiettori sull’ambiente circostante.
In questo modo, è possibile viaggiare costantemente con gli abbaglianti accesi, il cui fascio viene regolato continuamente secondo il medesimo principio: illuminare al meglio, e il più possibile, senza infastidire gli altri. Ecco allora che anche la nuova C garantisce un’illuminazione “a giorno” nelle zone dove serve veder bene, ma regolando continuamente l’inclinazione dei proiettori consente di non accecare le altre auto.
BMW LASERLIGHT
Anche Monaco ha un sistema del tutto simile a questi: si chiama Selective Beam e, come descritto sopra nel caso di Mercedes, grazie a una telecamera consente di viaggiare ad abbaglianti spianati (300 metri di gittata contro i 70-80 metri degli anabbaglianti...) escludendo le altre vetture dal raggio accecante. Ma la sfida del futuro è rappresentata dal laser e BMW, giocando d’anticipo su Audi anch’essa al lavoro sulle Laserlight, lancerà questi proiettori in produzione di serie a giugno sulla supercar ibrida i8. Abbiamo avuto modo di sperimentare anche questa soluzione e il passo in avanti è ancor più marcato.
Innanzitutto i laser vengono utilizzati unicamente per gli abbaglianti, mentre il resto del proiettore è a Led. I vantaggi di questa tecnologia sono innumerevoli. E quelli percepibili dal guidatore sono fondamentalmente due: la luce ha un’intensità luminosa dieci volte superiore rispetto a un proiettore allo xeno e soprattutto una “gittata” doppia, 600 metri contro i 300 metri di un tradizionale abbagliante. Questo significa poter vedere, come fosse giorno, quasi a perdita d’occhio. Soprattutto nelle strade senza illuminazione, questo fornisce una sensazione davvero rassicurante, poiché è possibile vedere con largo anticipo l’andamento della strada ed eventuali ostacoli.
Come nel caso delle tecnologie che abbiamo descritto, anche gli abbaglianti Laserlight dispongono di assistenza con telecamera affinché il fascio luminoso non infastidisca le altre vetture. I vantaggi della tecnologia Laser riguardano anche il costruttore stesso per motivi di risparmio di peso e di assorbimento energetico, due aspetti cari a chi deve abbassare la CO2. Pensate che un diodo laser ha un’uscita della sua luce cento volte più piccola di un Led. Questo significa poter utilizzare un riflettore di dimensioni e pesi infinitamente più piccoli rispetto a un proiettore normale. Il riflettore della BMW i8, ad esempio, misura appena 30 millimetri di diametro contro i 70 mm del riflettore di un faro allo xeno e i 120 mm di un classico alogeno. Una tale compattezza fa dunque gioco anche agli stilisti, che potranno sbizzarrirsi in futuro con disegni dei proiettori più compatti. Poi c’è l’aspetto efficienza: un proiettore laser assorbe circa il 30% di energia in meno. Chi temesse poi che i raggi laser possano essere nocivi o utilizzati come arma fantascientifica contro le altre vetture, può star tranquillo. La luce blu dei tre diodi laser per ciascun proiettore della i8, viene trasformata in un fascio bianco e non nocivo attraverso una sofisticata tecnica: i raggi laser puntano prima su una serie di ottiche, poi su un luminoforo al fosforo, cosicché dal proiettore esce una luce bianca del tutto simile a quella del giorno, effetto voluto proprio perché l’occhio umano la percepisce come gradevole e poco affaticante.
E per la coda ci saranno gli OLED
Acronimo di Organic Light Emitting Diode, gli OLED sono in sperimentazione da una decina d’anni soprattutto nell’elettronica di consumo, per creare prodotti con display sottilissimi, curvi o pieghevoli adatti per TV, smartphone e smartwatch. Ma anche l’industria automobilistica sta guardando con interesse agli OLED perché porteranno vantaggi su due fronti: il design e l’efficienza. I diodi organici, infatti, generano luce grazie a sottilissimi strati di materiale organico (polimeri, alti 400 nanometri, 150 volte più sottili di un capello da 0,06 millimetri) incapsulati assieme a strati che conducono la corrente necessaria per farli accendere.
In tutto, il componente formato dai vari strati di materiale organico e conduttori misura fra gli 0,8 e gli 1,5 millimetri di altezza. I vantaggi in termini di efficienza arrivano dal fatto che gli OLED assorbono pochissima energia e pesano quasi nulla, che tradotto in parole povere significa una riduzione di CO2. Sul fronte del design, invece, si stagliano scenari futuristici grazie alla enorme malleabilità degli OLED stessi. Audi e BMW sono già al lavoro per creare gruppi ottici posteriori dalle forme più disparate, perché i diodi organici si prestano appunto ad essere plasmati a piacere. Pertanto, verranno usati anche in abitacolo per effetti altamente scenografici o addirittura sulla carrozzeria, come questa concept Audi.
Con il Led della Marelli si abbassa il CO2
Abbiamo accennato più volte al fatto che i moderni proiettori consentono un risparmio energetico e dunque anche un miglioramento dell’efficienza globale di un veicolo. I costruttori, costantemente a caccia di ogni singolo grammo di CO2 da limare qua e là in vista dei futuri regolamenti (130 g/km come media di gamma entro il 2015, che diventeranno 95 nel 2020), stanno montando fanali a Led a man bassa anche per questo motivo.
Un esempio? Magneti Marelli Automotive Lightning propone un modulo anabbagliante battezzato E-Light che assorbe appena 11 watt contro i 68 watt di una classica lampada alogena, circa un sesto in meno. Questo risparmio energetico è di portata tale che è stato addirittura preso in considerazione dall’Unione Europea, la quale ha sancito che a ogni costruttore che monterà un gruppo anabbagliante E-Light verrà concesso un bonus di 1 g/km di C02 a veicolo. Che pare poco, ma nell’ottica delle pesantissime sanzioni che le Case dovranno pagare per ogni grammo in eccesso oltre il limite, rappresenta invece un vantaggio da non sottovalutare. Magneti Marelli, tra le altre cose, è anche fornitore dei proiettori Full Led adattivi della Mercedes Classe C e dei fari a matrice attiva di Audi.
Fari auto intelligenti: Audi e BMW in pista coi laser
il momento peggiore, durante una 24 Ore, è naturalmente la notte. L’occhio del pilota, già stanco da alcune ore di guida, deve adattarsi alle diverse condizioni di luce; i riferimenti cambiano, i fari delle altre vetture complicano la situazione e, in caso di pioggia, il tutto diventa critico. Ecco allora che una buona potenza illuminante diventa quasi imprescindibile, sia per le prestazioni, sia per la sicurezza. Audi, che di Le Mans ne ha vinte 11, lo sa bene. E ogni anno potenzia i proiettori dei suoi prototipi sperimentando nuove soluzioni che finiscono poi in produzione di serie. Quest’anno è la volta dei Laserlight combinati ai Matrix Led, adottati dalla R18 e-tron quattro.
Marcel Fässler, uno dei nove piloti Audi che parteciperà alla 24 Ore a metà giugno, li ha provati per primo: “Rispetto all’anno scorso — quando montavano solo i Led, ndr — direi che si tratta non di un passo avanti, ma di tre! La luce laser è più chiara, concentrata e precisa. E ci consente di vedere molto meglio il punto di corda delle curve, per esempio.” Ma Audi non sarà l’unica a portare in pista i fari laser.
Anche BMW impiegherà le sue Laserlight su quattro Z4 GT3 dei Team Schubert e Marc VDS che parteciperanno alla massacrante 24 Ore del Nürburgring in calendario il 19-22 giugno, la settimana dopo Le Mans. Jens Marquardt, direttore di BMW Motorsport, dice: “Il Nürburgring, per BMW, è da sempre un banco di prova importantissimo ed è dunque logico che anche una tecnologia del genere venga sperimentata in pista”